Il punto sulla Liga
Davide blocca Golia: Barça fermato dai cugini dellEspanyol
No, non è ancora chiusa la Liga. Una settimana dopo il Clásico, è l’altro acerrimo nemico del Barça, l’Espanyol (la rivalità a dire il vero è più sentita dai tifosi pericos che blaugrana), a rimettere in pista il Real Madrid, fermando l’armata di Guardiola nel derby cittadino. Uno 0-0 che può anche andare bene al Barça, visto che per è stato l’Espanyol complessivamente a giocare meglio, meritando anche un golletto nel primo tempo. Validissima la proposta di Pochettino, che morde il Barça dove soffre di più, all’inizio dell’azione coi difensori, pressati sia loro che Busquets quando retrocede a dare una mano. Xavi si trova a giocare in una strana posizione da trequartista che lo taglia un po’ fuori, mentre il centravanti lo fa Messi: senza gente davanti a portargli via gli avversari ed evitargli i raddoppi, anche Leo deve retrocedere e forzare eccessivamente le azioni palla al piede. L’Espanyol ruba anche qualche pallone sulla trequarti avversaria, e sfiora il gol su un paio di ripartenze rapide. Ancora una volta decisivo Valdés, portiere mai troppo pubblicizzato nella squadra dei grandi talenti offensivi.
Ma anche il Real Madrid fa il suo: galvanizzato dal risultato della sera prima, ritrova il suo calcio migliore travolgendo un Valencia ancora una volta inadeguato per certi scontri, timidissimo e prevedibile anche quando il pallone ce l’hanno i vari Banega, Silva e Villa (fatta eccezione per il tiro da fuori di Silva nella ripresa: l’incrocio dei pali e il Bernabeu tremano ancora). Senza Kaká, Pellegrini ha accantonato il rombo di centrocampo, puntando su Guti e Van der Vaart falsi esterni che tagliano dentro e aprono gli spazi alle sovrapposizioni dei terzini Arbeloa e Marcelo, aiutati dai continui spostamenti di Cristiano Ronaldo che favoriscono la superiorità numerica sulle fasce. Xabi Alonso pensa come al solito a far correre la palla alla velocità della luce, ma vanno sottolineate anche le prestazioni di Gago (ora come ora più utile e complementare con Xabi rispetto a Lass Diarra), Marcelo e Guti, quest’ultimo alla sua stagione d’addio al Madrid.
Continua la sua straordinaria stagione, che resta straordinaria anche in una Liga così svalutata, il Mallorca, attaccato con unghie e denti al quarto posto, pur avendo uno dei bilanci più striminziti, debiti e una rosa cortissima fatta di giocatori di scarto o prestiti (Aduriz però resta uno dei migliori killer del campionato, tutt’altro che una sorpresa) assemblati ancora una volta con successo (e ricette semplicissime: ordine difensivo e contropiede) dal grande Gregorio Manzano, che con molta probabilità avrà l’anno prossimo al Sevilla una nuova meritata chance con una grande club, dopo la deludente esperienza sulla panchina dell’Atlético Madrid 2003-2004.
Il Villarreal convince poco contro l’Atlético ma riaggancia comunque un posto Uefa, il Tenerife (tripletta di Nino) è solo a –2 dalla salvezza.
ITALIANI NELLA LIGA: Notevole Osvaldo nel derby: non va in gol ma infastidisce parecchio il Barça agendo negli spazi con il suo gioco potente, veloce, profondo e pure ispirato in un paio di colpi di tacco smarcanti. In gol Giuseppe Rossi, assente Contini nell’inguardabile 0-0 fra Athletic Bilbao e Zaragoza.
Valentino Tola