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Emiliano Melis assicura: «La vittoria contro il Budoni è la svolta per il Selargius»
La punta a segno nel derby: Tre punti fondamentali

Emiliano Melis assicura: «La vittoria contro il Budoni è la svolta per il Selargius»

Due selargini trascinano il Selargius alla vittoria nel derby contro il Budoni. E, se per il neanche maggiorenne Emmanuele Piras, classe 1996, si è trattato del primo gol in serie D, per il ben più navigato Emiliano Melis (35 anni a marzo) è stato il quarto gol stagionale, il primo che ha portato alla vittoria dei granata e non solo pareggi. «Finalmente è servito per vincere - dice l'ex trequartista del Cagliari - negli altri tre precedenti il mio gol è arrivato per compiere una rimonta, questa volta ho aperto le marcature ed è andata benissimo perché per noi i tre punti erano fondamentali da conquistare». Per di più col piede destro, così come all'andata e sempre contro il Budoni: «È vero, un po' strano per me che sono mancino, evidentemente non si finisce mai di imparare - ci ride su Melis - L'importante però è che la palla entri dentro».

 

Il Selargius si presentava al derby con 10 gol su 30 segnati nell'ultimo quarto d'ora, questa volta invece siete partiti a razzo

«La nostra pecca è sempre l'inizio gara, sia al primo che al secondo tempo, pare che dobbiamo prendere sempre uno schiaffo prima di reagire. Contro il Budoni siamo invece partiti col piglio giusto, certo non pensavamo di poter essere già sul 2-0 dopo 3' ma dopo siamo stati bravi a non accontentarci e continuare a spingere creando i presupposti per il 3-0, sfiorato diverse volte»

Potevate sentirvi appagati e non l'avete fatto, un bel segnale

«In vantaggio di due gol è anche più facile giocare e per 35' abbiamo fatto un ottimo calcio. Riconosco che giocavamo sul velluto ma siamo stati bravi a spianarci la strada. Poi l'espulsione di Mancosu a fine primo tempo ci ha consigliato ad un atteggiamento più prudente nella ripresa perché il Budoni voleva rientrare in partita»

Ad ogni vittoria del Selargius ci si chiede sempre se sia quella giusta per ripartire

«Ma dovrà essere così davvero questa volta perché il tempo oramai stringe, abbiamo iniziato il girone di ritorno e ci sono sempre meno giornate per recuperare posizioni. C'è anche da dire che infortuni e squalifiche non ci hanno mai permesso di stare al completo perché credo di poter dire che siamo superiori alle nostre dirette concorrenti. La vittoria contro il Budoni sarà quella della svolta e faremo un bel girone di ritorno»

Ma nel vostro spogliatoio c'è anche spazio per un'autocritica sulle gare in cui avete lasciato sul campo punti preziosi?

«Certamente. Sappiamo che non dobbiamo solo appigliarci alla sfortuna, se la classifica non rispecchia il nostro reale valore la colpa è di tutti, siamo consapevoli d'essere una buona squadra che può centrare tranquillamente la salvezza»

Si può allora dire che all'inizio non eravate la squadra che doveva vincere il campionato né ora siete da penultimo posto così come diceva la classifica prima della gara col Budoni?

«Esattamente, la verità sta nel mezzo. Le assenze sono un dato di fatto che nessuno può smentire ma non tutte sono state per infortunio e ci abbiamo anche messo del nostro accumulando giornate di squalifiche. Perciò come noi ci siamo messi nei guai, sempre noi ci toglieremo dai guai e, se ci siamo tutti, lo faremo il più velocemente possibile. Dobbiamo però dare continuità ai risultati»

Perciò domenica contro l'Isola Liri cercherete un bis che mai avete centrato in stagione

«Vincere in trasferta sarebbe il massimo perché poi avremo un altro scontro diretto per la salvezza, questa volta in casa, contro il Latte Dolce. L'Isola Liri è una buona squadra ma alla nostra portata, bisogna solo vedere come l'affronteremo perché io sono uscito domenica al 10' della ripresa per una contrattura al polpaccio, Alessio Figos ha una caviglia in disordine e Andrea Sanna è partito in panchina per un problema al polpaccio»

Per Emiliano Melis finora 14 presenze ma solo 5 da titolare, in attacco c'è affollamento

«È vero, poche volte sono partito dal 1' ma io cerco sempre di farmi trovare pronto quando vengo chiamato in causa. Non è facile lasciare il segno se giochi gli ultimi 15' di gara ma in avanti siamo in tre e tutti bravi, cerchiamo di aiutarci a vicenda facendo gol e buone prestazioni»

Porto Torres e Arzachena agli ultimi due posti, Selargius e Latte Dolce ora farebbero i playout. Quest'anno è più dura per le squadre sarde oppure ogni campionato è difficile quanto ilprecedente

«Ogni campionato presenta le sue insidie, ci sono sempre quelle quattro o cinque squadre un po' più attrezzate delle altre, come quest'anno lo sono Lupa Roma, Terracina, San Cesareo, Olbia, ma poi sarà comunque battaglia fino alla fine perché c'è chi a dicembre si è rinforzato»

E gli arbitraggi contrari centrano in questo cammino zoppicante delle squadre sarde?

«Per me non dev'essere un alibi, ci si ricorda sempre dei torti subiti e mai dei favori ricevuti, gli errori arbitrali alla lunga si compensano. Direi più che altro che incide parecchio la crisi economica che attraversa l'Italia e che la Sardegna sente in modo più marcato rispetto ad altre regioni. Le nostre società hanno sempre meno soldi e devono far ricorso al mercato interno o ad una rosa con più giovani e da noi, si sa, il bacino d'utenza è nettamente inferiore che nel Lazio»

Il Selargius scommette sui giovani del vivaio, Emmanuele Piras è uno di questi e contro il Budoni ha pure fatto gol

«Ha qualità ma non deve cullarsi sul gol segnato o sulle buone prestazioni ma allenarsi duramente per continuare a crescere. Per fare il salto di categoria deve allenarsi il doppio degli altri perché io dico che i giovani in serie D devono essere solo di passaggio e avere l'ambizione di tagliare traguardi sempre più importanti»

D'altronde c'è l'esempio di Feola che ha disputato alla grande il campionato scorso e ora è al Trapani in serie B

«Il percorso di Andrea fa capire che Selargius può essere un trampolino di lancio per molti. Io sono contento se Emmanuele potrà andare avanti, anche perché è del '96 ed è pure selargino»

In questo articolo
Squadre:
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Stagione:
2013/2014
Tags:
2 Ritorno
Girone G
Intervista