«La Lega sperava di riprendere ma è giusto così»
Federcalcio francese, Le Graët conferma: «È finita per Ligue 1 e Ligue 2, ma anche per la National 1 e le ragazze della Division 1»
Il presidente della Federcalcio francese, Noël Le Graët, non può che prendere atto di quanto affermato dal Primo Ministro Edouard Philippe che, nel primo pomeriggio, mette fine «alla stagione 2019-20 degli sport professionistici» e, in serata, annuncia: «È finita per Ligue 1 e Ligue 2, ma anche per la National 1 e per le ragazze della Division 1. Questi quattro campionati sono finiti».
Il numero uno dell'FFF commenta la decisione che gli eventi che riuniscono più di 5000 partecipanti non possono essere tenuti prima di settembre: «Se non possiamo iniziare a porte chiuse in agosto, il programma sarà estremamente difficile. Sta al calcio tornare a colloquio con il Ministro dello Sport per vedere se possiamo giocare a porte chiuse ad agosto. Spero vivamente che ciò sia possibile. Altrimenti, ritengo che la decisione presa dalle autorità pubbliche sia giustificata, non c'è nulla da dire. Ma se non potessimo iniziare fino a settembre, saremmo nei guai».
La LFP (Ligue de Football Professionnel) che gestisce i principali campionati professionistici è rimasto aggrappato fino alla fine alla ripresa della Ligue 1 il 17 giugno: «Gli altri paesi vogliono riprendere. Ciò che la Lega avrebbe dovuto fare l'ha fatto, speravano di iniziare a metà giugno. Ma come ho detto, la decisione di smettere di giocare è quella giusta. Priorità alla salute. Il presidente della Repubblica si è consultato ovunque, ha ritenuto che esistessero rischi. Altri paesi ritengono che possano giocare. Ma ciò che sembra vero oggi potrebbe non essere vero domani».
In serata è arrivato anche il comunicato della Lega calcio francese: «Riunito il 28 aprile, il consiglio di amministrazione di LFP ha preso atto delle dichiarazioni del primo ministro Edouard Philippe. Come dall'inizio di questa crisi sanitaria, la LFP seguirà rigorosamente le istruzioni del governo e delle autorità sanitarie. L'ufficio di presidenza del consiglio di amministrazione si riunirà il 30 aprile per studiare le conseguenze sportive ed economiche delle misure annunciate dal primo ministro. Questo ufficio sarà seguito da un consiglio di amministrazione che dovrà formalmente decidere di terminare la stagione 2019/2020 e quindi convocare un'assemblea generale dell'LFP».
Le Graët svela di aver parlato con Macron («Ho avuto un colloquio ieri sera, mi ha brevemente indicato la linea di governo») e ha interloquito con l'UEFA anche in funzione della chiusura delle coppe europee (il Lione gioca contro la Juve in Champions) e le qualificate per la prossima: «Ho ricevuto una telefonata da Aleksander Ceferin e Théodore Theodoridis (presidente e segretario generale Uefa, ndr). Sono stati avvertiti che, sfortunatamente, il nostro calendario non aveva più strada da percorrere. Loro sono molto dispiaciuti e ci hanno chiesto se potevamo giocare a porte chiuse in agosto ed è nel nostro interesse giocare all'inizio di agosto la finale della Coupe de France (PSG-Saint-Étienne, ndr), altrimenti non è possibile assegnare il trofeo, e l'Uefa vorrà comunque le qualificate francesi alle Coppe Europe prima possibile».
Il presidente dell'FFF tocca il tema delle classifiche e in Ligue 1 il titolo, le qualificate in Europa e le retrocesse sono determinate dalle classifiche maturate fino alla sospensione per l'emergenza Covid-19: «I regolamenti sono così e ne abbiamo dato esempio con i dilettanti (leggi qui). Credetemi, non è così facile. Ci saranno due retrocessioni in Ligue 2 e due promozioni in Ligue 1».