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Sebastiano Pinna, allenatore, Ferrini
«Chi ci mette tra le favorite non conosce i valori del torneo»

Ferrini coi cerotti, Pinna: «A Nuoro gara proibitiva ma ce la giocheremo con grande entusiasmo»

Terza gara in sette giorni. L'Eccellenza fa subito gli straordinari per smaltire il fitto calendario di 34 giornate e, nella prossima, si incontrano Nuorese e Ferrini. Una gara che, per il tecnico dei cagliaritani Sebastiano Pinna, rappresenta uno scoglio elevatissimo alla luce degli assenti (Boi, Fabio Argiolas, Usai e Cuccu) e, dalla parte dei barbaricini, dei rientri dalla squalifica (Peana e fratelli Santoro) e il nuovo acquisto Manis. 

Dopo il blitz a Guspini, la Ferrino ha perso in casa 2-1 contro il Ghilarza. «Un risultato che non ci premia - dice Pinna - per quanto visto nell'arco dei 90' nei quali stecchiamo completamente il primo tempo. Non l'abbiamo giocato e siamo stati puniti, c'è il rammarico di non aver fatto nulla di quello che prepariamo negli allenamenti. La sveglia è arrivata ad inizio ripresa col loro palo del possibile 0-2 e lì abbiamo cambiato marcia, andando meritatamente al pareggio e cercando anche di vincerla. A 10' dalla fine è arrivato un gol pazzesco di Mancosu, che meritava gli applausi ricevuti, spezzando un equilibrio di un gara avviata sull'1-1. Il risultato di parità sarebbe stato più giusto ma abbiamo commesso degli errori che paghi».

 

La mancanza di quattro pedine importanti quanto ha inciso?

«Le assenze sono sempre un bell'alibi ma chi ha giocato, e parlo del secondo tempo, è sceso in campo dando tutto. Parliamo di 4 giocatori che sono top per la Ferrini e le loro assenze hanno valenza doppia e tripla quando giochi sempre, perché non puoi scegliere e far rifiatare nessuno. Col Ghilarza abbiamo iniziato con tre fuoriquota, ne sono entrati degli altri e siamo in linea con la nostra programmazione, questa è la nostra normalità. Quando la sfortuna ti priva di certi giocatori, ci dev'essere il lavoro sui giovani che crescono in prima squadra. Noi abbiamo anticipato i tempi ma è questa la missione della Ferrini, c'è un percorso fisiologico dei giovani, che crescono col lavoro e sbagliando. Un giovane che non gioca mai non acquisisce esperienza. Non vivo di risultati, non mi sono illuso della vittoria di Guspini, tra l'altro una signora squadre che ci ha messo in difficoltà, e non mi deprimo per la sconfitta col Ghilarza. Andiamo avanti con positività, facendo il nostro lavoro e inseguendo il nostro obiettivo, ossia mettere 4 squadre dietro valorizzando i giovani costruiti in casa»

La Nuorese ha smaltito il fardello dei 5 punti di penalizzazione, voi non avete fatto en-plein sennò sarebbe stato uno scontro al vertice

«Ma quando io leggo in un quotidiano regionale che c'è chi indica la Ferrini tra le favorite o ha sbagliato chi scrive o l'intervistato non conosce i valori del campionato, non sa il budget della Ferrini e quello delle altre. Noi andiamo a Nuoro, dove un solo giocatore loro fa il nostro budget, tra l'altro inferiore all'anno scorso causa Covid. E qui la chiudo, ma è giusto dare degli indicatori per capire bene come fare le graduatorie. Io ho già lanciato il monito ai miei giocatori, c'è da soffrire fino all'ultima giornata, perché quest'anno non ci sono i playout, dove ti giochi tutto in uno spareggio, ma retrocedono le ultime 4 squadre. Noi sappiamo qual è la nostra vittoria del campionato e lottiamo contro i giganti. Ci sono tre/quattro squadre con rose ben costruite, come Nuorese, Atletico Uri, Castiadas e Ossese, poi le solite sorprese e vedo bene le neopromosse Idolo e Ilva che hanno fior di giocatori; la stessa San Marco ha fatto acquisti importanti»

Probabilmente il vostro bel campionato scorso è ancora nella mente dei vostri avversari 

«La Ferrini fa un lavoro importante dove spende bene i soldi e completa la rosa coi giovani; è un lavoro ad incastri fatto da una società virtuosa che non fa mai un qualcosa che possa sforare il principio di gestione del budget. Abbiamo una squadra che ha fatto sognare quando eravamo nel gruppo delle grandi, ma per reggere il passo devi avere una rosa di un certo tipo e, nel momento in cui manca l'asse portante, qualcosa la paghi e l'anno scorso l'ha pagata»

Al Frogheri nessuna possibilità di far risultato?

«È una gara proibitiva e ci arriviamo con gli stessi giocatori di mercoledì, perciò con molti giovani anche a questo giro. Il calendario ci porta in casa di una delle migliori del campionato, con un allenatore importante come Marco Sanna, tecnico navigato che sa centrare gli obiettivi, e una campagna acquisti che si sta sviluppando in modo notevole come dimostrano gli ultimi arrivi di Mannoni e Manis. Sfida peggiore non poteva capitarci ma siamo ugualmente positivi, ce la giocheremo con grande entusiasmo com'è nella nostra mentalità, magari non buttando un tempo come abbiamo fatto col Ghilarza. Sappiamo la forza della Nuorese, è a punteggio pieno, come noi è andata avanti in Coppa Italia, e sta perciò rispettando il pronostico iniziale per centrare un grande obiettivo»

E poi mercoledì prossimo ancora in campo e ricevete la visita dell'Idolo

«Ma non tutti stiamo giocando sempre e allora mi domando dove sta la regolarità di un campionato in cui c'è chi non ha ancora esordito, chi ne gioca una e poi salta quella dopo. Siamo figli del sistema legati al Covid e lo accettiamo ma nei turni infrasettimanali hai poco tempo per rigenerare le energie nervose; eravamo fermi quasi sette mesi e iniziare con questo carico forse spiega anche certi infortuni. Si parlava di far slittare il turno di mercoledì prossimo per iniziare a recuperare qualche gara e un po' di credibilità, facendo gli interessi di chi ha giocato e di che deve allinearsi agli altri. A domenica saranno già 7 le gare rinviate su 27 in programma, mercoledì diventerebbero 10 su 36»    

Per i quarti di Coppa Italia c'è la proposta della gara secca per recuperare un mercoledì di gare

«Che può essere carina, ma a noi della Ferrini la Coppa non interessa come obiettivo della vittoria ma come una gara ufficiale per far fare esperienza ai nostri giovani, per acquisire maggiori certezze. Se permette di avere un turno in più visto il calendario che, continuando così, sarà ingestibile e con variabili pazze, credo sia una proposta intelligente»

E si giocherebbe in casa con sorteggio o in campo neutro?

«L'importante è che ci sia condivisione e una unità d'intenti. Va bene anche un campo neutro con una distanza raggiungibile facilmente per entrambe le squadre»

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2020/2021