Ghilarza e Arbus tengono, al Bosa lo scontro diretto
Ferrini, Taloro e Sant'Elena accelerano e fanno il vuoto, Castiadas e Villacidrese sprofondano
Niente cambia in vetta ma le vittorie casalinghe di Ferrini, Taloro e Sant'Elena hanno prodotto un primo evidente scalino sul resto della compagnia in cui emergono Ghilarza e Arbus con la differenza che i mediocampidanesi hanno una gara in meno e potrebbero già col recupero di Monastir (il prossimo 3 novembre) avvicinare il terzetto di testa in attesa degli scontri diretti nella seconda metà di novembre proprio con le prime tre della classe. Sprofondano Castiadas, Villacidrese e Guspini, sconfitte dai quartesi, dall'Ilva e dall'Ossese, quest'ultima in cerca di un nuovo rilancio insieme coi maddalenini e la stessa Nuorese. Solo sconfitte tra le ultime sette della classe, tranne per il Bosa che vince lo scontro diretto con l'Asseminese e lascia in zona playout il Monastir cui vale lo stesso discorso per l'Arbus qualora dovesse sfruttare a proprio favore il recupero fra dieci giorni.
Altro che testa a coda quello tra Ferrini e Li Punti perché se i cagliaritani hanno comunque fatto vedere che piano piano stanno prendendo la dimensione della capolista, i sassaresi hanno confermato che la loro classifica è bugiarda, giocando alla pari con la prima e piegandosi solo ad un gol di mano di Fabio Argiolas da tre giornate decisivo subentrando dalla panchina come ha fatto anche con Asseminese e Guspini. I sassaresi perdono ad inizio gara, per infortunio, il nuovo acquisto Cereseto e Chessa ma si fanno vedere dalle parti di Saraò col guizzante Oggiano (destro dal limite) e Asara (punizione laterale) ma rompe gli equilibri D'Agostino alla mezzora con un collo sinistro all'incrocio dei pali. Prima del riposo buona chance per Asara ma sull'uscita di Saraò il pallonetto è fuori misura. Ad inizio ripresa la Ferrini si fa trovare scoperta su una punizione battuta veloce dai biancocelesti, palla sopra i difensori di casa per Oggiano che controlla e scaglia un siluro col sinistro imparabile per Saraò. Pinna si gioca la solita carta vincente: entra Fabio Argiolas e, sul cross di Murgia, spinge la palla in rete con la mano. Gol convalidato tra le vibranti proteste dei sassaresi ma la punta viene poco dopo "punita" con la rete annullata per un presunto fuorigioco sul bellissimo destro al volo. Altri tre punti pesantissimi per rimanere in vetta e il Li Punti si lecca ancora le ferite in penultima posizione.
Identico punteggio anche per le due immediate inseguitrici e sia per il Taloro che per il Sant'Elena la vittoria arriva in rimonta. I gavoesi sono costretti ad inseguire l'Idolo passato avanti con la gran botta da fuori di Lotto, non si perdono d'animo e diventano irresistibili nella ripresa. Il pareggio arriva dopo l'ora di gioco grazie al colpo di testa di Curreli, i rossoblù spingono e, a 8' dal termine, ci pensa Falchi ad insaccare la punizione da tre punti. La squadra di Mario Fadda prosegue nel suo momento magico che l'ha portata anche a conquistare le semifinali di Coppa Italia. Gli ogliastrini hanno confermato di poter far male a tutti ma, in questo caso, non sono riusciti a gestire a dovere il vantaggio. I quartesi, invece, hanno fatto capire al Castiadas che il divertimento della Coppa Italia era finito. Il 7-0 di mercoledì è stato messo da parte dal tecnico Dessì schierando gli undici titolari che non si sono disuniti al vantaggio dei sarrabesi con Tesfai perché, con immediatezza, è arrivato il pari di Caboni, col più classico gol dell'ex al veleno. Nella ripresa l'equilibrio resta, la gara è a tratti spigolosa coi biancoverdi capaci di piazzare il sorpasso con Sitzia a 5' dal termine. La favola del Sant'Elena continua, il Castiadas scivola a -9 dalla vetta superato anche da Ghilarza (prossimo avversario dei ragazzi di Perra) e Arbus che hanno sfruttato il turno casalingo per incamerare altri tre punti importanti. I guilcerini sono stati costretti ad un'affannosa rincorsa dal Budoni passato in vantaggio dopo 11' grazie a Pineda. La squadra di Cirinà ha dovuto attendere la ripresa per agguantare gli avversari con Atzei e, non pago, firma anche la doppietta condannando il fanalino di coda alla settima sconfitta di fila. I mediocampidanesi di Falco, invece, confermano la solidità difensiva data dai centrali Kamana-Baggini e il portiere Cardoso che fermano Mulas privo però del gemello Ruzzittu e poi piazzano il colpo da tre punti contro il Porto Rotondo grazie al diagonale chirurgico di Sylla. Con una gara in meno i granata ora sognano in grande collocandosi tra le prime cinque del campionato.
Nelle ultime due settimane la Villacidrese ha dapprima conosciuto la prima sconfitta in casa e ora anche il primo ko esterno contro l'Ilva. A La Maddalena la squadra di Congia trova un avversario ferito dai due ko per 3-0 tra campionato (Monastir) e Coppa Italia (Ossese) ma, soprattutto, col centrocampo rinforzato dai rientri di Aiana (dall'infortunio) e Gallo (dal Siniscola). Nel primo tempo regna l'equilibrio, la difesa dei mediocampidanesi regge l'urto di Tapparello e Cacheiro ma è ad inizio ripresa che si decide il match: Pinna viene espulso per un fallo su Cacheiro, 5' dopo arriva il super-gol di Aiana con un destro terrificante dal limite, la palla picchia sotto la traversa e si insacca alle spalle di Pisano. Il sigillo lo mette Tapparello con un diagonale mancino sugli sviluppi della punizione di Gallo. I maddalenini sperano di aver trovato la quadratura nel zona nevralgica del campo con giocatori validissimi anche in fase offensiva.
Quinto risultato utile per la Nuorese che piega di misura l'irriducibile Monastir. Sono proprio i campidanesi a sciupare la prima occasione con Mossa che supera Congiunti con un colpo sotto ma c'è il salvataggio sulla linea di Peana. Non sbaglia Ragatzu che sfrutta la ripartenza sugli sviluppi di un calcio d'angolo contro, supera Aramu e batte Zanda. Potrebbe pareggiare la squadra di Manunza che si procura un calcio di rigore ma Congiunti para l'esecuzione di Fantasia che poi spedisce alle stelle la respinta. Nella ripresa la gara si tiene sempre viva e incerta, Ragatzu sfiora il raddoppio così come rischia sulla pressione degli ospiti coi suoi giovani e pericolosi attaccanti. Alla fine arrivano i tre punti sudati e, con l'innesto anche dell'attaccante argentino Periale i verdazzurri di Cantara contano di scalare altre posizioni di classifica. Con un gol di Dettori a metà primo tempo l'Ossese incamera un altro successo casalingo dopo quello di mercoledì in Coppa Italia che ha portato i bianconeri in semifinale. Il Guspini rischia all'inizio sulle conclusioni di Dettori e Virdis, poi cerca di pungere con Fernandez (salva di piede Cherchi) ma capitola sul tiro di Dettori sugli sviluppi di un angolo. Prima dell'intervallo ci provano Chelo e ancora Dettori ma Fortuna si allunga e manda in angolo. Nella ripresa i biancorossi di Carracoi provano a riequilibrare le sorti del match col siluro di Andrada disinnescato da Cherchi, poi i ragazzi di Loriga reclamano un rigore per un fallo su Virdis e sfiorano il raddoppio con Gadau. Entrambe le compagini sono impantanate a metà classifica e mancano di continuità di risultati per rilanciarsi nelle posizioni che contano.
Tre punti pesantissimi per il Bosa che si aggiudica lo scontro salvezza con l'Asseminese grazie al più classico gol dell'ex. Ad inizio ripresa Mastromarino, dopo aver rilevato Coquin, sfrutta l'assist di Di Angelo e batte Accinelli. Il vantaggio mette le ali ai rossoblù di Tore Carboni che sfiorano il raddoppio con Ruggiu con un bolide di destro fermato dalla traversa. Con questo successo i planargiesi escono dalla zona playout nella quale resta invischiata la squadra di Suella.