«L'ipotesi playoff non è accantonata, pronti a qualunque evento»
Figc Gravina: «Il protocollo va rivisto, difficoltà per le strutture dei ritiri e la squadra in quarantena è un problema»
Se per i club di serie A il protocollo sanitario della Figc, corretto sulle osservazioni fatte dal Comitato tecnico-scientifico, è considerato inapplicabile (leggi qui), sarà il presidente della Federcalcio, Gabriele Gravina, a sottoporre al Ministro per le Politiche Giovanili e lo Sport, Vincenzo Spadafora, al Ministro della Salute, Roberto Speranza, e al CTS i dubbi delle società e le integrazioni proposte.
Il numero uno del calcio italiano, in una intervista concessa alla Rai, spiega i punti contestati dalle società: «C’è una difficoltà oggettiva: l’impossibilità di reperire strutture recettive disponibili per i ritiri. Quindi dobbiamo consentire, condividendo il percorso con Spadafora e Speranza, una piccola variazione al protocollo che possa consentire di continuare ad allenarsi, trasformando gli allenamenti da individuali a collettivi». Gravina ha analizzato anche la questione legata alla quarantena di squadra: «Quello che ci preoccupa, e lo abbiamo rappresentato al ministro Spadafora trovando accoglienza e considerazione, è il tema dell'atleta positivo che porterebbe tutta la squadra in quarantena. È un problema che stiamo affrontando con determinazione, prudenza ma attenzione per evitare che un rapporto stressato possa generare tensione e bloccare la partenza del campionato. Stiamo cercando di trovare degli aggiustamenti per risolvere qualche problema, ma la salute non è derogabile».
Sul nodo della responsabilità dei medici, Gravina rivela: «C'è una circolare dell'Inail che ci fa essere più sereni perché chiarisce che c'è responsabilità solo in caso di dolo o colpa grave». E sul format per la ripresa rimette in campo altri format: «L'ipotesi playoff non è accantonata, dobbiamo essere pronti a qualunque evento. Ad oggi esiste la possibilità, attraverso la programmazione deliberata dalla Lega Serie A, fissando la data di partenza nel 13 giugno, di un calendario molto denso di appuntamenti ed impegni. Dobbiamo però essere pronti e metteremo sul piatto della bilancia anche il ricorso ad una modalità diversa per la chiusura del campionato».