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Sul futuro: "Se fosse per me non cambierei"

Finale amaro per il Seui Arcuerì; Mattia Carta: "dispiace aver deluso questi tifosi"

Non è mai facile commentare una sconfitta, soprattutto se questa mette la parola fine al sogno inseguito con tenacia, lavoro e determinazione in tutto l'arco di una stagione.
E' lo stesso Mattia Carta, fortissimo portiere del Seui Arcuerì, a mettere subito in chiaro questo aspetto, prima ancora di sentire la domanda d'apertura dell'intervista: "Certo – ammette – il morale non è al massimo, come è comprensibile".
Comprensibile soprattutto per chi, quest'anno, ha avuto modo di seguire il cammino del Seui, culminato con il primo posto in classifica, a quota 60, a pari punti con il Cannonau Jerzu: una stagione sicuramente esaltante, che ha però riservato a giocatori, tifosi e staff dirigenziale un finale decisamente amaro, a partire dal pareggio promozione perso proprio contro il Cannonau Jerzu, per arrivare poi alle due sconfitte rimediate nel triangolare play-off, contro Monserrato e Su Planu.
Abbiamo cercato di analizzare con Mattia Carta le possibili ragioni che stanno dietro a questo triste epilogo.

 

Quella di domenica è stata sicuramente una pesantissima sconfitta per voi, considerato che ha messo definitivamente la parola fine al sogno promozione, un traguardo che il Seui Arcuerì ha inseguito con grande determinazione.
Cosa non ha funzionato da parte vostra, secondo te?

«Sicuramente abbiamo disputato una buona partita, è stata una gara in cui tutti sono scesi in campo con lo spirito giusto. Abbiamo combattuto, noi dovevamo necessariamente fare una partita d'attacco e il Su Planu ci ha punito in contropiede.»

 

Mattia, pensi che qualche decisione arbitrale abbia potuto influire sul risultato finale del confronto?
«Da ex-arbitro son sempre portato un po' a difendere l'operato del direttore di gara; onestamente però domenica non è stato un arbitraggio all'altezza.
Molte, troppe decisioni discutibili; l'arbitro a mio avviso ha adottato due pesi e due misure.»

 

Quella contro il Su Planu è la terza sconfitta che avete subito dalla fine del campionato, contando quindi i ko contro il Cannonau Jerzu nello spareggio promozione e il passo falso contro il Monserrato nel primo turno dei play-off.
Pensi che si sia trattato di un calo atletico, oppure di un problema mentale?

«Forse la troppa tensione ha giocato un brutto scherzo su molti ragazzi della rosa.
Per me questa è la prima esperienza al Seui ma il resto della squadra gioca gli spareggi promozione ormai da tre anni; purtroppo questi problemi emergono puntualmente ogni stagione.
Abbiamo sbagliato un po' troppo sotto rete, troppi errori che poi puntualmente si pagano, soprattutto con squadre esperte come quelle che abbiamo affrontato noi in quest'ultimo periodo.»

 

Il vostro è stato comunque, a prescindere dall'epilogo, un ottimo campionato, giocato a livelli altissimi.
C'è qualche rammarico particolare?
«Il rammarico più grande è sicuramente quello di aver buttato via la stagione nei mesi di gennaio e febbraio, (alla fine del girone d'andata il Seui Arcuerì aveva un vantaggio di 9 punti sul Cannonau Jerzu. Nelle prime 8 partite del 2012 il Seui ha incassato 4 sconfitte, 3 pareggi ed è riuscita a vincere soltanto una partita, in casa contro il Calcio Nuragus n.d.r.), il rammarico più grande è inoltre quello di non essere riusciti a regalare questa grande gioia alla gente del paese, che ci ha seguito sino all'ultimo istante.»

 

C'è una partita che, potendo, vorresti rigiocare?
«Sicuramente le sfide con lo Jerzu sono state le più avvincenti, le più corrette, da una parte e dall'altra, le più interessanti.
Vorrei chiaramente rigiocare la sfida spareggio: è in quella gara che dovevamo dare tutto»

 

Cosa ha fatto la differenza tra voi e loro in quella particolare occasione?
«I motivi sono quelli che ti ho detto prima; i rigori poi sono una lotteria.»

 

C'è un ringraziamento o un messaggio che vuoi mandare ai vostri tifosi?
Ho avuto modo di leggere le parole davvero bellissime che hai speso per tutti loro.
«Dopo tutte le ultime partite, parlo di quelle valide per gli spareggi, sono stato il primo, assieme ovviamente ai miei compagni, ad andare a salutarli e a ringraziarli perchè sono stati in grado di trasmetterci davvero un amore particolare.
Per uno come me, che vive a Cagliari, è stata sicuramente una bellissima sorpresa: non sono abituato a queste cose, è stata una novità; ho incontrato e conosciuto bellissima gente, un bellissimo pubblico.
E' stato imbarazzante, veramente, chiudere la stagione con queste tre sconfitte: il dispiacere più grande è stato proprio deluderli.»

 

Hai già dei progetti, dei piani per il prossimo anno? Continuerai la tua avventura con il Seui?
«Per quanto mi riguarda, io a Seui ho lasciato veramente il cuore. E' un discorso che ovviamente dipende molto dalle scelte societarie. Se fosse per me non cambierei assolutamente.
Devo molto alla società e alla gente: mi hanno dato veramente tanto, anche e soprattutto a livello personale.
Io posso solo dire che sicuramente continuerò a giocare.»

 

 

In questo articolo
Campionato:
Stagione:
2011/2012
Tags:
Girone A