Francia, i dilettanti contro lo stop: «Si convochi un'Assemblea federale straordinaria per rivedere le decisioni del Comitato esecutivo»

Il presidente dell'Associazione francese di calcio amatoriale (AFFA), Eric Thomas, continua la sua battaglia e protesta contro le decisioni del 16 aprile relative alla sospensione delle competizioni dilettantistiche (ad eccezione delle donne National 1 e D1) da parte della Federcalcio francese che stabilito anche le classifiche con promozioni e retrocessioni (leggi qui).

In una lettera indirizzata a Noël Le Graët, capo della FFF, nonché al Comitato esecutivo, Thomas (nella foto) chiede che vengano riviste le decisioni: 

«Il 16 aprile, il Comitato Esecutivo ha preso decisioni senza tener conto delle numerose opinioni emerse dal settore. In Inghilterra, ad esempio, sono stati consultati i club dilettantistici e il 90% ha deciso di chiudere i campionati. In un contesto eccezionale, l'FFF ha preso decisioni arbitrarie, scegliendo di sacrificare l'equità sportiva, l'interesse generale e l'uguaglianza. Mentre il mondo dello sport e del calcio va ogni giorno sempre più a fondo nella crisi, è stata fatto la scelta di aggiungere infelicità all'infelicità. In effetti, alcuni membri del Comitato Esecutivo, di cui rispetteremo l'anonimato, ci hanno espresso il loro rammarico».

Thomas, che è stato tre volte candidato alla presidenza della "FFF" (2011, 2012, 2017), continua: «Dopo questa drammatica crisi sanitaria, è probabile che una crisi economica e sociale porti gli ultimi sopravvissuti di un mondo dilettante che non è difeso dalla FFF, di cui è comunque uno dei pilastri. Ecco perché, in una situazione di "autodifesa", il calcio dilettantistico ha scelto di organizzare e unire le forze per entrare in resistenza. Useremo tutte le armi pacifiche a nostra disposizione per rimettere i nostri club nel cuore del calcio».

Eric Thomas specifica che farà un appello rivolto al CNOSF (Comitato Nazionale Olimpico e Sportivo Francese) formato da un cospicuo gruppo di club dilettanti e si auspica che «si convochi, nel più breve tempo possibile, una Assemblea federale straordinaria per rivedere le decisioni del Comitato esecutivo del 16 aprile».