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Gianluca Podda, attaccante, Ferrini
Il Ghilarza tra le grandi, vittorie nette per Ossese, Nuorese e Ilva

Fuori i secondi e il Taloro dà una spallata al Sant'Elena restando in scia alla Ferrini

La Ferrini non cala il ritmo indiavolato che l'ha portata in vetta solitaria da quattro turni e piega anche il Porto Rotondo con un primo tempo da vera leader, avvantaggiandosi nel turno che prevedeva lo scontro diretto tra le immediate inseguitrici e che ha promosso a pieni voti il Taloro quale squadra più solida per reggere la corsa dei cagliaritani in vista del big-match al Maristiai del prossimo 8 dicembre. Non è facile per chi sta nelle retrovie reggere questo passo, come dimostrano Arbus e Castiadas annullatesi a vicenda nella sfida al Santa Sofia, ci prova però il Ghilarza battendo il Guspini e ricordando anche che se è vero che l'unica gara persa è stata quella dell'esordio contro i gavoesi è altrettanto vero che è l'unica in campionato a non aver lasciato il bottino pieno alla capolista. Buoni segnali arrivano da Ilva, Nuorese e Ossese che nelle loro vittorie ci mettono una voglia di riemergere che, necessariamente, dovrà passare per filotti da tre punti che ricomprendano anche le sfide con le prime della classe. In zona calda un passettino lo fa il Budoni con un pareggio contro un Monastir tra le più in forma del momento. 

 

Alla Ferrini bastano 45' per archiviare la sfida col Porto Rotondo ottenendo la quinta vittoria su cinque gare disputate sul sintetico di Viale Marconi e rispettando la media di tre reti a gara nelle uscite casalinghe. La squadra di Sebastiano Pinna apre i conti con il tocco di testa sottomisura di Matteo Argiolas sull'assist tagliato e al bacio di D'Agostino da destra, poi è il bomber Camba ad avvitarsi di testa sul cross (sempre da destra) di Cuccu per far carambolare la palla prima sul palo e poi in rete, il tris lo firma Podda dal dischetto (nella foto l'esultanza) completando il giro di gol degli attaccanti. Nella ripresa la capolista abbassa i ritmi, concede un calcio di rigore a Ruzzittu che il rientrante Galasso neutralizza da par suo ma poi deve arrendersi successivamente al gol della punta gallurese. Dall'altra parte ancora Podda (sinistro fuori di poco) e il neoentrato Fabio Argiolas (palo pieno su punizione) sfiorano il poker in un finale controllato in cui si rivedono in campo anche Aresu e Sigismondo, quest'ultimo all'esordio stagionale.

 

I fari sulla decima giornata erano però puntati sul big-match di Gavoi tra le ancora imbattute inseguitrici della Ferrini nonché le più longeve del campionato di Eccellenza. Dallo scontro ne esce trionfalmente vittorioso il Taloro che "sbriciola" il Sant'Elena con 4 reti. Dopo un rischio iniziale con il portiere Cossu che strappa dai piedi la palla a Stizia liberato da uno schema su punizione, la partenza della squadra barbaricina è bruciante perché, nel giro di 5', incanala la sfida nei giusti binari: al 7' combinazione veloce tra Falchi, Fadda e Mele con Mattia Fadda a chiudere l'azione per il gol del vantaggio. Poi si scatena di Littarru vicino al raddoppio con il salvataggio di Palumbo sulla linea, ma il portiere biancoverde deve capitolare al 13' quando lo stesso Littarru va a segno grazie anche ad una deviazione sul tiro al termine di una caparbia e insistita azione personale. Il Sant'Elena è alle corde e subisce nella ripresa una nuova spallata dei rossoblù sospinti dal folto pubblico. Littarru è incontenibile e si procura al 55' un calcio di rigore (espulso Claudio Mura per doppia ammonizione) che il capitano Mele trasforma. Nel finale entra Pusceddu e serve l'assist giunto per Falchi. Poker e apoteosi rossoblù, biancoverdi ridimensionati nel grande sogno del primo posto ma ancora ampiamente dentro l'etichetta di autentica rivelazione.

 

Il Ghilarza conquista il quarto posto con la quarta vittoria di fila al "Walter Frau" imponendosi all'inglese sul Guspini, inarrestabile nella sua discesa in classifica con il quarto ko di fila dopo aver fatto illudere i propri tifosi, in avvio di stagione, di poter stare al tavolo delle grandi. I giallorossi proseguono la loro marcia di risalita con un gruppo risicato di giocatori in cui anche le assenze di Doukar (in attacco) e Patteri (a centrocampo) costringono il tecnico Cirinà a centellinare gli undici in campo. Dopo circa mezzora di gioco ci pensa proprio Stefano Oppo, che si fa trovare prontissimo nel salto dalla panchina a titolare, ed è bravo a rompere l'equilibrio con una bordata dalla lunga distanza rendendo vano il volo di Fortuna. I biancorossi di Carracoi reagiscono immediatamente e sono sfortunati quando Fernandez si avvicina al pari ma è sfortunato perché centra il palo. Nella ripresa i conti li chiude Dessolis, ad un quarto d'ora dalla fine, con una staffilata da fuori area. Per i guilcerini è il nono risultato utile di fila, una striscia migliore ce l'hanno solo le prime due della classe dopo la caduta del Sant'Elena.

 

Pareggio senza reti tra Arbus e Castiadas scese in campo con diverse assenze (tra infortuni e squalifiche) e privilegiando una certa attenzione difensiva. Senza Kamana a guidare la retroguardia, Grosso e Atzori a centrocampo, il tecnico dei granata Falco retrocede Stochino in coppia con Baggini e pesca dalla panchina Casu, Rostand e Deias mentre Perra ritrova Brondani in difesa ma perde Carboni e in attacco non recupera né Villa e nemmeno Tesfai. Il pareggio a reti inviolate porta ancora più lontano i sarrabesi dalla vetta con una vittoria che manca oramai da quattro turni e il bomber Villa inchiodato a quota 10 da un malanno fisico e da due gare out.

 

Rinviene forte l'Ilvamaddalena al terzo successo di fila nella difficile domenica al campo Delfino, quasi completamente allagato dalla bufera di pioggia e grandine che ha anche ritardato per diversi minuti la ripresa del match contro l'Idolo. In mezzo alla tempesta affonda la barca degli ogliastrini colpita dal solito Tapparello con una rete per tempo. In occasione del vantaggio, a 10' dall'intervallo, la punta argentina colpisce bene di testa sul perfetto assist da destra di Chiappetta; nella ripresa, invece, addomestica a centroarea il pallone crossato da destra da Gallo, si sposta la sfera sul sinistro e fa secco Marongiu con una conclusione a mezz'altezza per l'ottavo centro in campionato.

 

La Nuorese riscatta immediatamente lo scivolone di Budoni e torna al successo rifilando tre gol all'Asseminese. Parte bene la squadra di Cantara con il tentativo al volo di Periale e la conclusione di Cocco dal limite ma in entrambi i casa la palla sfila sul fondo campo. Non sbaglia Demurtas, il centrocampista premia l'inserimento con un diagonale imprendibile per Accinelli. Nella ripresa il raddoppio porta la firma di Vinci che ferma la voglia dei campidanesi guidati da Suella di agguantare il pareggio, poi i barbaricini potrebbero ancora andare in gol con Putzu e Periale mentre Ragatzu centra il palo sul traversone di Manfredi. Non sbaglia, invece, il neoentrato Bulla che arrotonda il risultato e certifica il tentativo di rilancio dei verdazzurri che non può prescindere dalla ripresa di risultati continui interrotti coi galluresi. 

 

L'Ossese si mostra nella sua veste di squadra travolgente e ne fa le spese la Villacidrese cui non giova il cambio in panchina con Mannu, però, non ancora tesserabile e perciò relegato in tribuna a dirigere la squadra. Che è partita bene col vantaggio di Paulis su calcio di rigore dopo 7' ma la reazione bianconera è veemente sull'asse Madeddu-Dettori che da sinistra confeziona il cross per la sponda di Zinellu verso Virdis pronto nell'insaccare di testa. Alla mezzora ancora Dettori confeziona l'assist per il gol del vantaggio siglato ancora dal puntuale Virdis. Il tris ha la solita matrice, duetto tra Madeddu (ottimo nelle vesti di vice-Arca) e Dettori e traversone per il destro di Scognamillo al primo gol con la maglia bianconera. Prima del riposo c'è il secondo rigore per i mediocampidanesi che Paulis si fa parare da Cherchi ma il centrocampista è il più lesto nell'insaccare sulla respinta del portiere. Ad inizio ripresa la squadra di Loriga prende il largo, l'incontenibile Madeddu va via in slalom a sinistra e serve Virdis che si libera bene per il preciso diagonale col destro. Tripletta per l'ex Lanusei e Torres. Gloria anche per Dettori che premia la sua ottima gara con la rete che sigilla il pokerissimo e il sorpasso in classifica sui canarini.

 

Il nuovo Budoni di Cerbone non trova il bis di vittorie contro il Monastir nonostante una gara costantemente votata all'attacco. Contro il Budoni il match l'aveva deciso Monteiro e l'assenza del brasiliano si è fatta sentire al pari di alcune parate decisive del portiere Zanda. I campidanesi di Manunza (compagno di squadra di Cerbone a Budoni a metà anni Duemila) hanno sofferto nel primo tempo, aggiustato le cose nella ripresa e hanno chiuso sfiorando il colpaccio con l'errore sottoporta di Idda e la mancata concessione di un rigore per un netto fallo su Ghiani. Sarebbe stato però troppo per i galluresi ai quali è mancato solo il terminale offensivo di un gioco che sta già dando certi frutti in pochissimo tempo.  

 

Nell'unico anticipo del sabato è arrivato il primo pareggio per Li Punti e Bosa, coi sassaresi che devono recitare il mea culpa per non aver mantenuto il doppio vantaggio maturato nella ripresa grazie ai gol di Oggiano e Ivan Del Rio, mancando anche il colpo del ko sull'1-2 quando hanno permesso ai planargiesi di credere nella rimonta avviata dal sinistro di Mastromarino e dal rigore che l'ex Asseminese ha procurato permettendo a Coquin di trasformarlo nel recupero. La squadra di Salis interrompe la striscia di sei sconfitte di fila ma resta ultima e per rimediare in classifica deve fare punti in casa (finora 0 su 4 gare giocate) mentre i rossoblù di Carboni mancano il poker di successi ma allungano dalla zona calda.

In questo articolo
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2021/2022
Tags:
10ª giornata