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Il Budoni rischia e poi festeggia la salvezza, Rizzo e Palazzo mandano l'Arzachena in Eccellenza
Smeraldini illusi da Manzo, Siazzu fallisce il 2-2

Il Budoni rischia e poi festeggia la salvezza, Rizzo e Palazzo mandano l'Arzachena in Eccellenza

È finita con il tecnico Raffaele Cerbone a centrocampo, insieme con tutti i suoi giocatori messi in cerchio ad ascoltare le parole del mister che celebrava la salvezza del Budoni. Nel frattempo, i calciatori dell'Arzachena avevano guadagnato la via dello spogliatoio, a testa china, per una retrocessione che fa male ma che può essere cancellata se verrà accolta la domanda di ripescaggio che domani stesso il club di Menio Fiorini presenterà alla sede di Roma della Lega Nazionale Dilettanti. Il derby playout ha premiato la squadra che, nella stagione regolare, aveva fatto più punti (43 a 35) e che nello spareggio senza appello ha giocato meglio e vinto 2-1 in rimonta una gara intensa e ricca di occasioni anche se le tre reti sono arrivate su palle inattive. Gli smeraldini sono passati in vantaggio con Manzo al 15', poi subito pareggiata da Rizzo al 18', nella ripresa Palazzo, al 72', ha firmato il gol del sorpasso ed evitato che il match proseguisse ai supplementari. Quasi mille spettatori hanno assistito allo scontro fratricida, tifo correttissimo con la parte di fede biancoblù a far festa a fine gara mentre quella biancoverde a tributare con un caloroso applauso ai propri giocatori che hanno provato a regalare il dodicesimo campionato di fila in serie D.

 

Formazioni. Entrambe le squadre si schierano col 4-4-2 solo che il Budoni lo fa con tre linee di reparto mentre l'Arzachena schiera il rombo a centrocampo. Raffaele Cerbone non può contare sul difensore Ibba (squalificato) e mette Meloni, Pinna, Palazzo e Raimo davanti al portiere Perozzi, a centrocampo Mastinu, Steri, Gavioli e Zela, in attacco la coppia Rizzo-Caggiu. Luigi Alvardi, che sconta la seconda giornata di squalifica e non può disporre di Altobello, recupera in porta Ruzittu e mette in difesa Loi, Rossi, Pastore e Gnignera, davanti alla difesa c'è Manzo, gli interni sono Spina e Sola con il trequartista Hasa dietro Spanu e Siazzu.

 

Il gol di Palazzo, Cerbone festeggiato e la rete di RizzoPrimo tempo. L'Arzachena scende in campo deciso a far valere il proverbio "non c'è due senza tre" visto che arrivava dalla due vittorie in campionato negli scontri diretti, l'ultima delle quali appena tre settimane fa. Bravo il Budoni a non ripetere gli errori commessi lo scorso 27 aprile anche se nei primi 15' di gioco è stato poco efficace nel contrastare il gioco e l'aggressività della squadra di Alvardi. La tensione frena i biancoblù, le due ammonizioni dell'arbitro Colosimo a Caggiu e Steri inibiscono i giocatori di casa nei contrasti, il forte vento poi allunga le traiettorie dei passaggi e lo spettacolo ne risente col gioco che spesso si addossa verso le panchine. Al 9' Hasa ci prova con un sinistro in corsa abbondantemente fuori misura, un minuto dopo Siazzu su punizione costringe Perozzi alla respinta frontale ma Hasa, sbilanciato da Steri, cade a terra e non può battere a rete. Timide proteste per l'attaccante macedone. La replica biancoblù e nel tiro fiacco di Mastinu all'11' con Ruzittu che blocca facilmente. Resta più convinta l'azione dell'Arzachena, che passa al 15': Spano costringe al fallo (e all'ammonizione) Meloni, sulla palla si presentano Hasa e Siazzu, l'attaccante macedone calcia il corner corto in modo teso in area, Manzo tocca con la fronte e manda la palla ad infilarsi nell'angolino della porta difesa da Perozzi. Il centrocampista campano festeggia con la corsa verso lo squalificato tecnico Alvardi appostato dietro la panchina riservata agli ospiti. Il gol subìto ha l'effetto terapeutico di scuotere il Budoni che si fa, tutto d'un tratto, più convinto e minaccioso. Al 18' Mastinu calcia una punizione dalla trequarti destra al veleno, Ruzittu mura il tentativo di testa di Raimo, la palla ballonzola nella area piccola, si avventa Rizzo che scaraventa in rete col destro. Tutto da rifare per l'Arzachena che sa che il pareggio nei 120' premierebbe i rivali. Ma l'inerzia del match è già cambiata, al contrario del vento che resta forte e accompagna la palla nella fascia più vicina alla tribuna. Cresce Mastinu che illumina le giocate sulla trequarti di campo partendo sempre da destra. Al 28' il numero 10 serve con precisione Meloni in sovrapposizione dentro l'area smeraldina, cross basso e teso, interviene Ruzittu in tuffo e para ma non trattiene poi si risolleva a arpiona la sfera. Ancora l'intraprendente Meloni al 30' mette, dalla destra, un cross pericoloso sul secondo palo dove Loi e Zela vanno in collisione e cadono, sulla palla piomba Caggiu che crossa all'indietro, Mastinu in corsa scaglia un sinistro alto sulla traversa. L'Arzachena perde sempre più fluidità nella manovra, Hasa gioca i palloni che dovrebbero passare dai piedi di Manzo (chiuso da Steri) e le sue imbucate - per lo più alte - per Siazzu o Spano sono sempre preda degli attenti e famelici Pinna e Palazzo. Al 34' Mastinu vince un duello di forza con Gnignera, entra in area da destra, si aggiusta la palla e cerca l'angolo lungo con un sinistro a giro, Ruzittu si distende e devia in angolo con la punta dei guantoni. Il mancino sassarese pennella poi dalla bandierina la palla per la testa di Pinna la cui girata sfiora il palo alla sinistra del portiere teresino. Mastinu è imprendibile e alza il livello di ogni giocata, al 34' taglia una palla per Zela, interviene Rossi che tocca e, per poco, non sorprende Ruzittu che non può evitare l'angolo. Si fa vedere Caggiu al 37' con una insistita iniziativa sul centro destra e, dopo qualche dribbling e alcuni rimpalli favorevoli, il mini-attaccante calcia di destro con Ruzittu che blocca sicuro. Bravo l'ex portiere della Primavera del Cagliari quando al 38' anticipa il tocco sottoporta di Rizzo. L'attaccante biancoblù spreca malamente, trenta secondi dopo, quando non inquadra la porta con un esterno destro da posizione favorevole. Il Budoni non abbassa la guardia e Mastinu al 40' pennella un delizioso cross per Zela che strozza il destro in corsa e permette a Ruzittu di bloccare facile. Il numero 7 di casa reclama al 42' un calcio di rigore quando cade a terra dopo il deciso intervento di Spano ripiegato in fase difensiva. Si va al riposo con l'1-1 e un Budoni che ha messo alla frusta la difesa ospite spesso in sofferenza sul lato coperto da Loi in non perfette condizioni fisiche.

 

Secondo tempo. L'intervallo non porta i giusti correttivi che i tifosi dell'Arzachena si aspettano perché la danza la mena ancora il Budoni. È sempre l'asse Mastinu-Zela che funziona, i lanci dell'ex più ex di tutti quelli presenti in campo (Pinna, Steri, Palazzo, Corsini oltre a Cerbone e staff tecnico nel Budoni, Siazzu più Alvardi nel Budoni) a tagliare la difesa smeraldina trovano il compagno sempre in vantaggio su Loi.  Le fasce sono dei padroni di casa, al 12' Meloni mette un cross teso con Rossi che anticipa il tentativo di Rizzo, la palla arriva a Gavioli il cui sinistro è fuori misura. Due minuti dopo sfuma lo scambio Rizzo-Steri è potenzialmente pericoloso ma l'attaccante - che proprio all'Arzachena fece il primo gol in biancoblù quando arrivò a dicembre - chiude male un triangolo dentro area. Alvardi prova a riprendersi il centrocampo togliendo l'esausto Manzo e inserendo il dinamico Delrio. Trenta secondi dopo Sola, in area, calcia alto col sinistro una palla appena spizzata da Pinna. Al 22' Pastore deve alzare bandiera bianca ed entra Ballello. Mastinu al 23' vuole chiudere la contesa, salta netto Sola sulla trequarti e calcia forte di sinistro dai 25 metri, Ruzittu si accartoccia e blocca a terra. Ben più pericoloso l'affondo di Zela al 25' quando entra in area e calcia forte di esterno sinistro, Ruzittu c'è e respinge, la palla si innalza e sta per infilarsi all'incrocio, decisivo l'intervento di testa di Gnignera ad anticipare il tap-in di Rizzo, l'attaccante cade male e si infortuna. Gioco fermo per oltre 2' e Cerbone ne approfitta per mettere dentro Pala. Mastinu poi batte l'angolo, sul secondo palo Palazzo calcia di prima intenzione, Ruzittu salva ancora ma la palla torna sui piedi del difensore ex Olbia e Tavolara che scaglia un bolide imparabile da pochi passi, poi si scatena nell'esultanza con una corsa pazza di gioia che finisce in panchina dal duo Cerbone-Scirpoli. Il 2-1 è l'epitaffio per la retrocessione dell'Arzachena che, d'improvviso, ritrova orgoglio e pericolosità. Al 29' Hasa reclama un calcio di rigore. Zela però potrebbe chiudere il match al 32' ma il suo colpo di testa incrociato su assist del "solito" Mastinu supera Ruzittu, il gol viene annullato per fuorigioco e il numero 7 si mette le mani nei capelli. Il brutto colpo per il Budoni aumenta quando capitan Pinna deve abbandonare la contesa per un problema muscolare, Cerbone inserisce Farris a far coppia con Palazzo. Alvardi ne approfitta per togliere Loi e chiedere a Milia di fare la punta centrale con Spano e Siazzu larghi e Hasa trequartista ancora più avanzato mentre Spina scala dietro. Al 35' Siazzu non trova il tempo giusto per la battuta sottoporta e poi guadagna il giallo per un battibecco con l'arbitro. Ancora Zela tiene aperto il match quando al 37' calcia debolmente a pochi metri da Ruzittu. Un minuto dopo la musica non cambia con il tentativo di Caggiu che spreca un contropiede calciando in diagonale senza convinzione, para ancora Ruzittu. Cerbone si dispera perché i suoi non chiudono il match, Alvardi grida a più non posso chiedendo ai suoi di triplicare gli sforzi. Intanto Pala sbaglia qualche ripartenza con l'Arzachena che si scopre e presta sempre più il fianco. Gli smeraldini aumentano la pressione, vogliono restare attaccati al treno della serie D. Spano si libera al limite e scaglia al 39' un interessante sinistro rasoterra parato a terra dall'attento Perozzi. Cerbone corre ai ripari, toglie Mastinu, che si becca pure il giallo perché esce lentamente, e mette Corsini passando ad una difesa a cinque. Battute finali intense e cariche di tensione. Al 45' Perozzi esce sui piedi di Hasa e salva grazie anche alla copertura di Corsini. Al 47' Pala spreca il contropiede non calciando in porta con lo specchio apertosi al limite dell'area, ma tenta un ultimo superfluo dribbling, la palla poi giunge a Caggiu che calcia fuori in diagonale. Sul rovesciamento di fronte Perozzi anticipa il rinvio di Meloni e smorza la palla, Siazzu calcia ma viene murato da Zela, poi Milia di testa non inquadra la porta. Non c'è tregua nei 5' di recupero. L'ultima azione è un condensato di emozioni: al 50' Siazzu arriva prima di Raimo su una palla dentro l'area, per sfortuna dei tifosi biancoverdi il bomber di Torpè deve calciare col destro, conclusione ciccata e facile preda di Perozzi. L'arbitro Colosimo guarda il cronometro e fischia la fine, da lì in poi parte la festa biancoblù mentre si consuma il dramma sportivo biancoverde: il Budoni resta in serie D e spedisce l'Arzachena in Eccellenza. Ma non è detto che il derby non ricompaia già il prossimo anno perché il club di Menio Fiorini ha tutte le carte in regola per essere ripescato. L'anno scorso in quella situazione si trovò il Budoni, che piange ancora ma di gioia per una salvezza messa in discussione da due mesi di buio con un punto conquistato in otto partite, altrimenti il playout sarebbe stato un affare di qualche club laziale.

 

BUDONI: Perozzi, Meloni, Raimo, Steri, Pinna (33’ st Farris), Palazzo, Zela, Gavioli, Rizzo (27’ st Pala), Mastinu (44’ st Corsini), Caggiu. A disp. R. Sanna, Mastio, Piras, Saiu, A. Sanna, Cossu. All. Raffaele Cerbone

ARZACHENA: Ruzittu, Loi (33' st Milia), Gnignera, Rossi, Manzo (16’ st Delrio), Pastore (22’ st Ballello), Spina, Spanu, Siazzu, Hasa, Sola. A disp. Marzeddu, Buonocore, Cro, Guberti, Pili, Zucchi. All. Luigi Alvardi (squalificato)

ARBITRO: Colosimo di Torino

RETI: 15’ pt Manzo, 18’ pt Rizzo, 28’ st Palazzo

NOTE: Ammoniti: Caggiu, Steri, Meloni, Pastore, Spina, Manzo, Siazzu, Pili, Delrio, Mastinu. Angoli: 4-2. Recupero: 0’ + 5’. Spettatori: 1000 circa. 

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Campionato:
Stagione:
2013/2014