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Cagliari
Il 1970 stagione d'oro dei rossoblù di Gigi Riva

Il Cagliari celebra 100 anni di storia e a metà strada arrivò l'indimenticabile scudetto

Un compleanno speciale da passare assieme: sabato 30 maggio il Cagliari compie 100 anni. In attesa di poter festeggiare dal vivo, l’appuntamento è sui social. Le iniziative, in programma nel corso dell’intera giornata, culmineranno nel “Live Show Centenario”, un evento in diretta trasmesso su Facebook, Twitter e YouTube, dove il popolo rossoblù potrà riabbracciare i personaggi che hanno contributo a scrivere alcune delle pagine più belle della gloriosa storia del Cagliari. Ognuno da casa propria, distanti ma più che mai uniti: un emozionante tuffo nel passato tra aneddoti e ricordi, nel segno delle imprese che hanno fatto sognare i tifosi.

 

Ci saranno gli eroi dello Scudetto, Enrico Albertosi e Giuseppe Tomasini; la coppia sarda del gol degli anni '70, Gigi Piras e Pietro Paolo Virdis; mister Claudio Ranieri e il “Principe” Enzo Francescoli, figure simbolo del “magico” Cagliari di fine anni 80’ e inizio ’90. Per raccontare la straordinaria cavalcata in Coppa UEFA due beniamini come Gianfranco Matteoli e Lulù Oliveira. Palla quindi al duo “Bum Bum” Muzzi e capitan Villa, per poi passare a “Magic Box”, Gianfranco Zola, insieme a “El Jefe”, Diego Lopez. A chiudere la reunion, tra passato e presente del Cagliari, mister Massimiliano Allegri e Radja Nainggolan.

Festeggiamenti al via alle 15:30, con una diretta Instagram che coinvolgerà i fan, chiamati a intervenire direttamente per fare gli auguri al Cagliari. I tifosi avranno, inoltre, la possibilità di inviare o pubblicare con l’hashtag #Cagliari100 i loro ricordi più belli legati alla propria squadra del cuore. Durante la giornata, sempre sui canali social del Club, si susseguiranno i video-messaggi dei protagonisti della storia rossoblù e degli amici del Cagliari. 

 

Una storia lunga cento anni che, a metà strada, è diventata scudetto.

Al Cagliari piacciono le cifre tonde e la primavera: il 30 maggio 1920 nasceva, dalle "mani" del chirurgo Gaetano Fichera, il club rossoblù; cinquant'anni dopo, il 12 aprile 1970, arrivava lo scudetto. Un secolo di vita: dai campi dello stallaggio Meloni a quelli, qualche decina di metri più indietro, dello stadio di via Pola, teatro del primo tentativo di raggiungere la Serie A naufragato in uno spareggio promozione perso con la Pro Patria nella stagione 1953/'54.

Una maledizione, quella degli spareggi: il Cagliari dei gemelli sardi del gol Virdis e Piras, perse il treno per la A nel 1976/'77. E retrocesse in B a Napoli, in una gara secca giocata vent'anni più tardi contro il Piacenza. Ma le fortune sono state sempre superiori alle sfortune. Una su tutte: l'acquisto di Gigi Riva nell'estate del '63. Con lui - che in B esplose nel finale di campionato - il Cagliari conquistò per la prima volta la A. Una toccata e fuga, diceva la classifica di andata del campionato 1964/65, con il Cagliari ultimo; e poi, invece, quella squadra finì sesta, alle spalle delle big. Sembrava l'apice, ma arrivarono nel 1968/69 il platonico titolo di campione d'inverno e l'anno dopo lo scudetto vero. Battendo anche il record in difesa, con appena undici gol subiti: nessuno è più riuscito a fare meglio.

Era un Cagliari dei miracoli: per poco, sei undicesimi di quella squadra non riuscirono a vincere anche il Mondiale, sconfitti solo in finale dal Brasile di Pelè. Il declino rossoblù iniziò dopo l'infortunio di Riva in Nazionale contro l'Austria. E nella stagione 1975/76, con un altro infortunio di Rombo di tuono, il Cagliari precipitò addirittura in serie B. Riva, pur nelle figurine della Serie cadetta della stagione successiva, in campo non tornò più. L'addio, dopo qualche tiro in porta insieme ai bambini della sua scuola calcio nello sterrato delle Saline, lo diede nell'aprile del '77.

Successivamente, per il Cagliari alterne vicende: il ritorno tra le big nel '79 e la nuova retrocessione nell'83. Fino alla caduta in C. A salvare la società dal fallimento fu indirettamente Diego Armando Maradona. Piras segnò il gol che eliminò dalla Coppa Italia '86 la Juventus e che consentì al Cagliari di giocare la semifinale con il Napoli del Pibe de oro: fu quell'incasso - ama ricordare Piras - a tenere finanziariamente a galla il club sardo.

La rinascita si ebbe con Claudio Ranieri, l'era Cellino, il ritorno in Europa con Mazzone e Francescoli e la semifinale di Uefa con l'Inter. Ancora alti in A e bassi in B. Sino al ritorno nella massima Serie con Gianfranco Zola, nel 2003/04. Quindi, cinque anni fa, l'acquisto della società da parte di Tommaso Giulini e, qualche mese fa, di nuovo il profumo d'Europa.

In questo articolo
Campionato:
Stagione:
2019/2020