Ossese e Taloro a caccia del Ghilarza, il Bosa è quasi salvo
Il Carbonia frena il Budoni e riporta sotto il Latte Dolce, vincono Monastir e Li Punti, tremano S.Elena e Lanusei
L'ultimo turno infrasettimanale ingarbuglia ancor di più la corsa alla serie D e quella alla salvezza mentre riporta al minimo le speranze di tenere aperti i playoff. E questo perché il Budoni trova ancora una volta il gol di Meloni in pieno recupero ma, se domenica il gol del bomber era valso per il successo di Arbus, questa volta - nel match contro il Carbonia - porta ad evitare il secondo ko interno stagionale permettendo, di conseguenza, al Latte Dolce di dimezzare lo svantaggio (da -4 a -2) con la quaterna rifilata al Ghilarza che, a questo punto, perde contatto col terzo posto e la possibilità anche di accorciare sulla vicecapolista. Che ora riallunga sul San Teodoro, fermato sul pari dalla Nuorese ultima in classifica col gap che ritorna a +11 e una gara in meno da giocare per i galluresi. Vincono le proprie sfide interne la coppia di quinte classificate con Ossese e Taloro che hanno la meglio su Lanusei e Arbus e, a braccetto, si portano ad un passo dai guilcerini e il quarto posto. A questo punto il focus si sposta nella corsa salvezza coi successi di Monastir e Li Punti, identici per risultato (2-1) ma diversi per evoluzione, che portano i campidanesi e i sassaresi a riaprire totalmente la corsa alla salvezza diretta perché continuano a perdere sia il Sant'Elena - in casa del Bosa oramai salvo - che il Lanusei a Ossi senza trascurare il fatto che quartesi e ogliastrini devono ancora riposare. L'exploit della Tharros a Calangianus avvicina gli oristanesi al proprio traguardo stagionale.
Se per il Budoni il nome del Carbonia ricorda l'avversario della vittoria di un mese e mezzo fa della prima Coppa Italia della storia del club, per quanto riguarda il campionato i sulcitani sono ancora un osso duro che, per poco, non porta i galluresi alla sconfitta. Nella gara d'andata allo Zoboli fu Scioni ad evitare il ko a 5' dal novantesimo mentre nella sfida al Comunale è Meloni a firmare il gol del pari questa volta nel recupero, così come fece nella finalissima del trofeo tricolare all'ultimo respiro dei tempi supplementari per poi avere la meglio nella lotteria dei rigori. Di fatto la squadra di Mingioni resta imbattuta nelle tre gare stagionali contro la capolista e si presenta in avanti con l'esordiente, Riccardo Lambroni, classe 2007 insieme col 2005 Muscas. La squadra di Cerbone cerca il gol con Ortenzi (tiro alto) e Santoro (Idrissi vola e manda in angolo). La risposta dei biancoblù porta Serra a impegnare Faustico e dall'angolo che ne scaturisce va in gol il difensore argentino Hundt. Gara aperta e se Raimo impegna Idrissi il baby Lambroni sfiora il raddoppio di fronte a Faustico. Il finale è degli ospiti coi tentativi di Porcheddu, Serra e ancora Porcheddu a legittimare il vantaggio. Nella ripresa i due tecnici cambiano diversi interpreti, il Carbonia raddoppia con l'ex Monteiro ma viene annullato per presunto fuorigioco. Nel finale c'è il forcing della prima della classe con Scioni che fallisce il pari calciando e, nel recupero, Meloni insacca la respinta di Idrissi.
Mezzora prima del triplice fischio in Gallura, il Latte Dolce aveva archiviato la pratica Ghilarza con un eloquente 4-0 contraddistinto da tre rigori segnati dai sassaresi e uno fallito dai guilcerini. Dopo 4' c'è un tocco di mano sugli sviluppi di un calcio d’angolo e Cabeccia trasforma il calcio di rigore. Russu sfiora il raddoppio di testa sul calcio di punizione di Olivera ma il 2-0 arriva poco dopo grazie alla sgroppata di Grassi conclusa con un tiro vincente. La vicecapolista non arrotonda il punteggio prima del riposo con Scognamillo e Grassi. Ad inizio ripresa Rancez, da fuori area, prova a riaprire il match chiuso poco prima della mezzora da Marcangeli che si conquista il rigore e lo trasforma trafiggendo Mereu. Che capitola ancora 10' dopo col terzo rigore a favore dei sassaresi che conquista Piredda e non lo sbaglia capitan Cabeccia. I guilcerini potrebbero segnare il gol della bandiera al 45’ ma il rigore fischiato per fallo su Caddeo porta quest'ultimo a non vincere il duello dal dischetto con Congiunti che nega al capocannoniere il 20esimo gol in campionato.
Il San Teodoro sta facendo già moltissimo nell'aver assunto il ruolo di squadra che può ancora "salvare" i playoff ma le numerose assenze cui va incontro da settimane il tecnico Marini non agevolano le speranze di chi si augura una coda alla stagione regolare e non può nemmeno essere considerato un risultato negativo il pari con la Nuorese perché non c'è nessuna squadra che abbia alzato bandiera bianca men che meno i barbaricini che in casa hanno un rendimento superiore a chi staziona nei playout o è in posizione salvezza. E, infatti, la squadra di Picconi preme sull'acceleratore sin dai primi minuti e, alla mezzora, segna il vantaggio con Saura. I galluresi hanno la forza per pareggiare subito dopo uno scambio tra Casula e Piemonte che insacca alle spalle di Scarcella. Nella ripresa occasioni da ambo le parti con Murgia che di testa sfiora il vantaggio.
L'Ossese mantiene la quinta piazza e si avvicina al Ghilarza battendo il Lanusei al termine di un match che i bianconeri avevano messo sui binari giusti in poco più di mezzora andando sul doppio vantaggio ma che si è complicato dopo la reazione degli ogliastrini che, a cavallo dell'intervallo, hanno pareggiato i conti prima della rete decisiva di Silva De Miranda. Il brasiliano classe 2002 sblocca la gara a metà frazione con un perfetto stacco di testa su cross da destra di Sechi, poi Cherchi salva l'1-0 sul diagonale di Rako e Gueli non perdona dal dischetto trasformando il rigore procurato da Mari. La squadra di Masia torna subito in partita grazie grazie al piatto di destro incrociato del giovane Orrù. Prima del riposo Virdis si divora il 3-1 calciando alto davanti a Dessì e Campus rischia l’autogol ma viene salvato dalla traversa. La ripresa viene aperta dal bolide mancino al fil di palo di Silva de Miranda ma, 1' dopo, i biancorossoverdi trovano il pari con Orellano che risolve una mischia in seguito ad un calcio d'angolo. Tutto da rifare ma ci pensa il solito Silva Della Miranda a infilare la palla all'angolino anche in questo caso sugli sviluppi di un corner. All'ora di gioco squadre con l'uomo in meno per le espulsioni di Gueli e Novach per reciproche scorrettezze. Sfida sempre aperta, Campus impegna Dessì che si rifugia in angolo mentre Mainardi è sfortunato quando il suo destro si stampa sul palo. Sempre l'ex Arbus, nel recupero, cerca il gran gol dalla distanza ma super Cherchi blinda il 3-2.
Tiene il passo il Taloro che riprende la marcia vincente al Maristiai dopo il pari col Latte Dolce e batte all'inglese l'Arbus reduce dal quasi pari col Budoni, sfumato solo nel recupero. Protagonista di giornata l'esterno offensivo Pusceddu che sblocca la gara dopo appena 7' con un tiro-cross che sorprende il portiere Manfredi. Ad inizio ripresa mister Incani cambia qualcosa inserendo Gaita e Carta ma sono i rossoblù di Fadda a raddoppiare ancora con l'ispirato Pusceddu, che salta due uomini, entra in area e mette la palla in fondo al sacco. I gavoesi, come l'Ossese d'altronde, hanno già fatto il riposo a differenza di Ghilarza e San Teodoro. Per i granata la situazione si complica perché restano penultimi ma vedono scappar via Monastir e Li Punti entrambi vincenti in casa, con l'identico punteggio di 2-1, su Villacidrese e Ferrini. I campidanesi approcciano bene la gara che sbloccano dopo 9' grazie al cross da sinistra di Secci e l'appoggio facile di piatto di Sanna, bravo nell'inserimento in area avversaria. Prima della mezzora la squadra di Madau sfiora il raddoppio con il palo di Floris che stava sfruttando un retropassaggio errato della difesa ospite. Poco dopo l'ex Guspini si infila in area ma viene fermato da Cirronis in modo energico, sul ribaltamento di fronte Muscas impegna Galasso con un violento sinistro. Nella ripresa ancora i biancoblù sugli scudi con Floris che entra in area e calcia forte in diagonale ma Quiriti tiene in piedi i suoi. Non sbaglia a metà ripresa Cannizzaro che insacca dopo una prima respinta di Quiriti e festeggia il gol sotto la porzione di tribuna occupata dagli ultrà di casa. i mediocampidanesi rischiano alla mezzora sul diagonale di Floris che Quiriti manda in angolo, sulla battuta di Melis e la sponda di Selva manca la stoccata ravvicinata il neoentrato Deias. Poco si riapre improvvisamente il match, sgroppata a destra di Alfarano e palla perfetta per Palermo che chiude l'azione sembra problemi. Si accende la squadra di Mannu che sfiora il pari dopo l'irresistibile slalom di Alfarano sul quale salva Galasso. Poi nel recupero c'è il destro al volo di Palermo, alto sulla traversa, sull'angolo di Alfarano e al triplice fischio c'è l'urlo liberatorio del Monastir.
In gran forma anche il Li Punti che trova ancora nel finale la zampata vincente questa volta contro la Ferrini. I cagliaritani partono bene e la sbloccano con Piselli su palla inattiva, prima del riposo segna Ruiu su calcio d'angolo andando in gol come tre giorni prima a Lanusei. Il finale è acceso perché la squadra di Pinna ottiene un calcio di rigore ma Secchi respinge la battuta di Podda e mantiene il pari, poi al 90' ci pensa Fini col un sinistro all'incrocio dei pali consegnando ai sassaresi la preziosissima vittoria. I ragazzi di Salis hanno conquistato 10 punti nelle ultime 4 partite riproponendosi alla grande nel discorso della salvezza diretta. Anche perché il Lanusei solo tre punti sopra e il Sant'Elena è finito in una crisi profonda diventando la prima preda di Monastir e Li Punti dopo che col Bosa trova la quinta sconfitta di fila della gestione Piras. A Bonorva i quartesi ci provano subito con Littarru ma Maida non perdona risolve una mischia su punizione di Pucinelli. Neanche un quarto d'ora dopo arriva il raddoppio di Di Angelo sul quale il portiere Palumbo ci mette del suo. E se Caboni, con un colpo di testa, non la riapre, ad inizio ripresa Imoh cala il sipario segnando il tris mentre Marco Carboni sfiora il poker centrando la traversa. Poi il resto della gara testimonia di tre espulsioni (i rossoblù Grella e Pischedda, il biancoverde Mancusi) e del gol della bandiera di Mura. I planarigiesi scollinano la quota psicologica dei 40 punti (ne hanno ora 41) e sono ad un passo dalla salvezza come lo era il Calangianus che perde il treno per la volata del quinto posto facendosi trafiggere in casa dalla Tharros. Gli oristanesi partono bene anche se falliscono il rigore con Andrea Sanna ma rimedia Atzori alla mezzora segnando il vantaggio. Nella ripresa la squadra di Terrosu attacca alla ricerca del pari, i biancorossi di Nulchis tengono stretto il vantaggio minimo e irrobustiscono la classifica dopo che da dietro corrono forte e alzano la quota salvezza.