Taloro nei playoff, vittorie importanti per Arbus e Monastir
Il Carbonia toglie l'imbattibilità al Latte Dolce, il Budoni di nuovo in testa con l'Ossese ad un passo
Cade anche l'ultima imbattuta del campionato di Eccellenza e si riforma la coppia di testa con il Latte Dolce che inciampa sul Carbonia e trova il primo dispiacere stagionale permettendo al Budoni di ricondividere la vetta dopo una sola settimana col poker rifilato al Sant'Elena. L'effetto yo-yo tra le due grandi del campionato ha un trascinamento nella corsa al primo posto dell'Ossese che arriva a -2 dalla vetta buttando giù dalla torre il Ghilarza, ora superato in zona playoff dal Taloro che si riaffaccia di prepotenza nei quartieri alti imponendo lo stop e uno freno alle ambizioni del San Teodoro. Non ne approfitta la Villacidrese che cade malamente a Calangianus e resta capofila di una pattuglia di squadre che naviga in mezzo ma che porta alla luce il già citato Carbonia, oramai proiettato in alto anche come crescita del gioco, ma anche il Bosa dopo il poker rifilato alla Ferrini mentre Tharros (al palo per il riposto) e Lanusei (pari nell'anticipo a Nuoro) continuano a balbettare. Nel fondo della classifica importanti colpi di coda arrivano dall'Arbus, che si impone all'inglese sull'Iglesias e lo trascina definitivamente nella lotta playout, e dal Monastir, che batte e supera il Li Punti cedendo pure la maglia nera.
Le avvisaglie c'erano state già nella gara contro il Budoni, perciò che il Carbonia avesse in canna l'impresa sorprende solo chi non sta notando la forte crescita della squadra di Mingioni, giovane e frizzante, capace anche di lottare sul fronte Coppa Italia per accedere alla finale. Se ne accorge anche il Latte Dolce che vede cancellare lo zero nella casella delle gare perse perdendo in un solo colpo il margine che aveva creato sui galluresi. La gara di decide nel primo tempo coi sulcitani che già si avvicinano al gol nei primi 10' con il diagonale di Muscas, Congiunti è battuto ma sulla linea salva Cabeccia. La risposta è nella punizione dello stesso difensore mentre Porcheddu, con una deviazione volante, manda alta sulla traversa la palla crossata da Fabio Mastino. Un'occasione capita anche sui piedi di Saba ma, prima della mezzora, fa centro la squadra ospite con Muscas che arriva a tu per tu con Congiunti e lo trafigge. Padovani manda fuori a Idrissi battuto e Porcheddu non perdona prima dell'intervallo siglando il raddoppio concludendo un bello scambio con Porru. Nella ripresa la squadra di Giorico fa il massimo sforzo per riaprire il match ma i sulcitani concedono poco, un colpo di testa a Saba e un tiro di Olivera sui quali Idrissi è sempre pronto, e solo all’89’ Tuccio fa gol ma è troppo per un arrembaggio finale che eviti il primo ko in campionato.
Il Budoni torna a casa dopo tanto girovagare e, al Comunale, ritrova la vittoria segnando quattro gol al Sant'Elena e il piacere di stare in vetta dopo averla persa nel derby gallurese a San Teodoro. La squadra di Cerbone, dopo il pari in Coppa Italia col Latte Dolce, ripropone Villa in attacco e l'argentino ci impiega 2' a sbloccare il match perché si conquista un rigore e lo trasforma. Il compagno di reparto Meloni conferma di essere in ripresa fisica e, se mercoledì non ha centrato lo specchio di porta per pochi centimetri, alla mezzora raddoppia insaccando di piatto il traversone di Santoro. Nella ripresa i quartesi provano a riaprire la gara, tenendola viva fino alla fine ma poi devono arrendersi ai nuovi entrati Capellino e Ndiaye che sfruttano a dovere gli assist di Diop e Lancioni. I galluresi si riportano al comando e proseguono il testa a testa con il Latte Dolce.
Che ora conta, a tutti gli effetti, di un terzo incomodo, l'Ossese, che si porta a -2 dalla coppia regina piegando di misura il Ghilarza al termine di una gara ricca di capovolgimenti di fronte e di occasioni anche se poi verrà risolta ancora da Virdis dopo 10' dal suo ingresso. La contesa viene aperta coi guilcerini pericolosi con Orro e Atzei nei primi minuti ma Cherchi chiude ogni varco. I padroni di casa rispondo con un colpo di testa di Demartis e due tentativi di Castigliego, sul secondo c'è la risposta di Mereu. I giallorossi dell'ossese Cirinà provano a sorprendere gli avversari ad inizio ripresa ma Caddeo è sfortunato quando colpisce l’incrocio dei pali e Atzei chiama Cherchi al super intervento da distanza ravvicinata. La squadra di Loriga si scuote e risponde con l'affondo di Zinellu in dribbling concluso con un tiro ma la palla coglie in pieno il palo. Lo stesso esterno classe 2002 è protagonista dell'azione che decide la gara quando arriva sul fondo e serve l'assist sul primo palo per la deviazione vincente del neoentrato Virdis. Un gol pesante che ricaccia indietro i guilcerini e riavvicina i bianconeri al primo posto.
Il quarto posto va al Taloro con un doppio salto dopo aver battuto in rimonta e al fotofinish un San Teodoro in grande crescita con le sei vittorie nelle ultime sette gare disputate. Il succo del match è nella ripresa che viene aperta col vantaggio dei galluresi su palla inattiva: angolo di Molino e zampata di Ruzzittu che attacca bene il primo palo. I gavoesi devono riprendere il filo, vanno a segno con Mele e Falchi ma in entrambi i casi il gol viene annullato. Alla mezzora, però, fa davvero centro Falchi su un calcio piazzato (palla all'incrocio) contestato dagli ospiti. La squadra di Fadda carica alla ricerca del sorpasso, i toni si alzano, al 90' Ruzzittu protesta e viene espulso, in pieno recupero Mele ci mette la testa sulla punizione di Falchi e regala la gioia dei tre punti ai tifosi del Maristiai. Playoff riconquistati e vetta lontana solo sei punti.
Non sfrutta le sconfitte di Ghilarza e San Teodoro nemmeno la Villacidrese che conosce a Calangianus un tonfo simile a quello di Ghilarza con quattro reti al passivo ma con la scusante delle tante assenze, specie in difesa (il portiere Quiriti e i centrali Bruno e Llanos). I galluresi vivono un gran momento e cavalcano l'onda che li sta portando fuori dai playout. Mediocampidanesi pericolosi ma resi inermi nell'ottimo primo tempo dei ragazzi di Terrosu che sbloccano il match con il colpo di testa di Ongania sugli sviluppi di un calcio d'angolo, raddoppiano con la punizione di Bruno e calano il tris prima dell'intervallo con Savage. Ad inizio ripresa il diagonale di Putzu chiude la contesa rende pesante il ritorno al Signora Chiara di mister Mannu tra i protagonisti della vittoria in Eccellenza coi giallorossi nel 2000-01.
Se i galluresi lanciano un messaggio chiaro nella lotta salvezza non è da meno quello fatto dal Bosa che rifila quattro reti ad una Ferrini in crisi e alla terza sconfitta di fila in trasferta e senza vittorie da due mesi. Planargiesi subito aggressivi e vicini al gol con Romanazzo fermato a tu per tu da Galasso. Vantaggio rimandato al 9' dal piatto destro di Imoh ben appostato sul secondo palo. Il raddoppio porta la firma di Di Angelo con un bel destro al volo dentro l'area. I cagliaritani reagiscono con una doppia punizione di D'Agostino, rischiano quando Imoh calcia addosso a Galasso e dimezzano lo svantaggio col colpo di testa di Podda. Ad inizio ripresa l'allungo dei rossoblù ancora con Imoh. Sfortunato Matteo Argiolas quando con un sinistro a giro supera Sechi ma non la traversa che impedisce alla squadra di Pinna di rientrare in gara. Nel finale Faye sfrutta una ripartenza e batte Galasso con un colpo da biliardo appena entrato in area.
La Ferrini conserva un margine di due punti sulla zona playout perché l'Iglesias non riesce a fare più punti e, contro un Arbus che vuole rilanciare la propria corsa per la salvezza diretta, trova non la svolta bensì la quarta sconfitta di fila della gestione Marongiu. La squadra di Floris impone subito ritmi alti e, dopo i tentativi di Galloni e Ibba, trovano il vantaggio con il sinistro di Galloni che non lascia scampo all'ex Toro. Passano 10' e il raddoppio è una firma della famiglia Atzori: Lorenzo conquista palla e la serve per il fratello Samuele pronto a siglare il 2-0. A quel punto rientrare in gara per i minerari non è affatto facile, ci tenta Illario due volte ma la determinazione dei granata fa sì che la vittoria torni dopo due mesi di quattro sconfitte e altrettanti pareggi sempre per 1-1. Nella sfida tra le ultime due della classe la spunta in rimonta il Monastir che manda nel dramma il Li Punti incapace di ottenere un successo in 14 giornate. Eppure per la squadra di Salis sembrava la giornata giusta, contro il fanalino di coda atterrito da tre sconfitte e 14 reti al passivo perché allo svantaggio iniziale dei campidanesi con Rinino ha risposto l'attaccante Lemiechevsky con una splendida doppietta. I ragazzi di Madau non si danno per vinti e, come è accaduto in altre occasioni, ci pensa il solito Luca Floris a togliere le castagne dal fuoco segnando una doppietta utile a sfilare la maglia nera dell'Eccellenza e consegnarla agli avversari. Con questi risultati il pareggio della Nuorese nell'anticipo col Lanusei viene sbiadito dal margine che si riprende l'Arbus e dall'avvicinamento da dietro del Monastir.