La punizione è il suo forte, castigato il Fidene
Il cecchino Mattiello si è sbloccato: «Felice per il mio primo gol, il Castiadas agguanterà i playout»
Fin da quando giocava nella Primavera della Torres Antonio Mattiello, nato e cresciuto calcisticamente nel Bosa, squadra del suo paese, si distingueva per la facilità nel calciare la palla con potenza e precisione. Una caratteristica che ha reso il 26enne ex centrale della Nuorese uno dei giocatori più temibili sui calci piazzati. Domenica se ne accorto pure il Fidene castigato dal difensore per la gioia del Castiadas che attendeva una sua prodezza da quando il presidente Saverio Onano lo ha chiamato nel Sarrabus ad inizio dicembre. «Sono molto felice per aver contribuito alla vittoria – dice Mattiello – è stato il mio primo gol in maglia biancoverde ed è arrivato proprio al momento giusto visto che ci ha permesso di sbloccare la partita». In questa stagione tre gol pure con la Nuorese, tre calci piazzati che hanno bucato i portieri di Sant’Elena, Samassi e Torres. «Io credo che ogni giocatore abbia delle qualità – continua il difensore bosano – tra le mie c'è quella del calciare, è una cosa naturale ma che va allenata costantemente».
Il 2-0 in casa del Fidene vale la terza vittoria nelle ultime quattro gare, che cosa è cambiato nel Castiadas che aveva racimolato appena 2 punti in 12 gare?
«Abbiamo preso più fiducia in noi stessi e, nonostante i risultati tardavano ad arrivare, non c’è mai mancata la serenità. Poi è stata importante la vittoria con l’Astrea che ci ha sbloccati mentalmente»
Siete ancora ultimi ma in netta ascesa, l’obiettivo playout che pareva irraggiungibile ora è alla vostra portata
«Sì è vero, sembravamo spacciati e invece i play out distano ora soltanto tre punti, cercheremo in tutti i modi di raggiungerli»
Perciò la gara contro una rivale diretta come il Guidonia sarà fondamentale
«Domenica sarà una partita importantissima, giochiamo in casa e dobbiamo vincere a tutti i costi»
Le cronache della gara col Fidene hanno dato marcatore Dessena al tuo posto, Marco si rifarà magari facendo gol proprio al Guidonia?
«L’importante era vincere contro il Fidene e non chi segnasse. Dessena è un giocatore importante per la nostra squadra, ci aspettiamo tanto da lui come dagli altri nostri attaccanti, ci auguriamo che possa far gol domenica»
Dopo la gara col Guidonia giocherete in casa del Monterotondo capolista, una sfida altrettanto importante e molto particolare per te perché sei un ex, che ricordi hai?
«Sicuramente è stata una bella esperienza, era la stagione 2004/05 e fu il primo campionato che feci in prima squadra. Tra i ricordi più belli, un gol su punizione che ci permise di vincere il derby contro il Rieti al 90’»
Fu Ninni Corda, allenatore all’epoca della Berretti del Monterotondo, a chiamare te e Ferraro a Tempio?
«Sì fu mister Corda, senza dimenticare che in quella squadra facevano parte pure Rais e Caboni che ho ritrovato qui a Castiadas»
Vinci a Tempio la serie D, l’anno dopo vai ad Alghero ed ottieni un altro salto di categoria
«Furono due stagioni molto positive e diverse tra loro. A Tempio fu una splendida cavalcata terminata come tutti sanno con la mancata iscrizione in serie C2. Ad Alghero, invece, arrivai insieme ad altri compagni a novembre, la squadra era ultima e terminammo il campionato quinti, poi vincemmo i play off del girone e arrivammo fino alla semifinale nazionale che permise all’Alghero di essere ripescata in Lega Pro»
Dopo le esperienze a Samassi e Bosa, arrivi alla Nuorese, una stagione e mezzo ma il bel progetto cade a dicembre
«Andar via da Nuoro mi è dispiaciuto tantissimo, mi ero legato alla ambiente, ma purtroppo le cose non stavano andando come tutti volevamo»
Fabio Salis