«Col Villasimius una vittoria di cuore e carattere»
Il Cortoghiana riprende quota, Piras: «Ma per la salvezza servirà lottare tanto, ci aspettano nove finali»
Grazie al secco 2 a 1 maturato nel recupero contro il Villasimius, andato in scena sabato scorso, il Cortoghiana conquista la vittoria numero sette in stagione, che permette ai ragazzi allenati da mister Fabio Piras di salire a quota 24 in classifica, al quinto posto, in coabitazione con Andromeda e Villamassargia. I rossobiancoblù stanno viaggiando verso la salvezza con il vento in poppa e ora puntano a completare la missione nelle prossime nove battaglie che mancano alla fine del torneo, partendo proprio dal confronto verità contro l'Orrolese, con i biancorossi che inseguono staccati di una sola lunghezza.
«Per noi si tratta di una vittoria sicuramente importante — dichiara mister Fabio Piras a proposito del successo ottenuto contro il Villasimius — soprattutto perché giocavamo contro una squadra che ha qualcosa in più rispetto a noi, sia per quanto riguarda l'esperienza dei giocatori che per la qualità della rosa. Nei primi 20' abbiamo sofferto, una cosa che ci aspettavamo potesse succedere, a dire la verità, ma i ragazzi hanno stretto i denti, sino all'episodio che ci ha permesso di passare in vantaggio e che, di fatto, ha cambiato il volto alla partita».
Il tecnico prosegue con la sua analisi: «Da quel momento in poi la fiducia nei nostri mezzi è aumentata, così è arrivato anche il raddoppio. Alla fine del primo tempo il Villasimius ha sbagliato un calcio di rigore, dunque per noi è andato tutto benissimo, insomma».
Nella ripresa il Cortoghiana ha saputo gestire bene la gara. «Ci siamo preoccupati soprattutto di limitare le loro giocate, ma allo stesso tempo abbiamo rischiato per due volte di segnare pure il terzo gol. Loro hanno riaperto la partita e ci hanno messo in grossa difficoltà sino alla fine, ma nel complesso credo che si tratti di una vittoria tutto sommato meritata, figlia dello spirito di squadra, della coesione e della compattezza con cui siamo scesi in campo, cosa che vale sia per chi è partito dall'inizio e sia per chi è subentrato a partita in corso. Una vittoria tutto cuore e carattere».
La classifica è assolutamente positiva, con i rosso-bianco-blu che agganciano il quinto posto in classifica, a quota 24.
«Siamo felici, non lo nascondo, ma siamo consapevoli che per raggiungere la salvezza, che è il nostro obiettivo principale, servirà lottare tanto, ci sarà da sputare molto sangue ancora. Mancano nove partite alla fine del campionato ed ogni domenica ci aspetta uno scontro diretto, non c'è tempo per rilassarsi o cullarsi sugli allori: su quattordici squadre, undici corrono per guadagnarsi la permanenza in Promozione. Noi siamo sicuramente più fiduciosi rispetto alle settimane scorse, l'autostima del gruppo è in netta crescita e i ragazzi stanno raggiungendo l'autostima necessaria che ci permetterà di esprimerci al meglio».
Il 2022 non si è aperto nel migliore dei modi. «Per tutto il periodo di Natale e per le tre settimane successive siamo riusciti ad allenarci davvero poco, a causa di alcuni positivi al Covid e a causa degli impegni lavorativi dei ragazzi. Ora stiamo ritrovando la condizione atletica ideale e speriamo di proseguire su questa strada».
L'unico ko del girone di ritorno è quello rimediato in casa del Villamassargia.
«Una partita che abbiamo meritato di perdere, ma c'è da dire che tre o quattro dei nostri ragazzi non si reggevano in piedi, considerando che nelle gambe avevano soltanto due allenamenti nel giro dell'ultimo mese, ma sono dovuti scendere ugualmente in campo per cause di forza maggiore, anche se non erano assolutamente nelle condizioni per poterlo fare. A questo bisogna aggiungere che non giocavamo da quarantacinque giorni, considerando che la sfida contro il Villasimius è stata posticipata a causa del Covid, per l'appunto; in sostanza non siamo riusciti a fare la prestazione che avremmo voluto».
Il passo falso è stato metabolizzato piuttosto in fretta.
«La squadra, nonostante sia molto giovane, ha mostrato grande voglia e carattere, ci siamo rimboccati le maniche e abbiamo lavorato con maggiore impegno».
E i risultati positivi non sono tardati ad arrivare.
«Contro la Sigma abbiamo disputato una buona gara, che si è chiusa in parità ma avremmo pure potuto vincerla. Il Selargius si è confermata un'ottima squadra, che gioca davvero un buon calcio: per circa 70' abbiamo sofferto il loro possesso palla e le loro geometrie, ma siamo riusciti a rimanere uniti e alla fine abbiamo portato a casa il bottino pieno».
Piras guarda al futuro con ottimismo. «I sette punti conquistati in questo inizio di girone di ritorno sono ossigeno puro, ma non possiamo abbassare la guardia proprio ora. Sappiamo bene quante battaglie ci aspettano da qui alla fine».
A partire dal prossimo confronto casalingo con la quotatissima Orrolese: all'andata le due squadre chiusero a reti bianche, per il più classico degli 0 a 0.
«Mi aspetto una partita accesa e combattuta: conosco Marcialis per averci giocato contro diverse volte, è stato sempre un avversario scomodo e fastidioso da affrontare (ride) e credo che valga lo stesso per le squadre che allena. Possono contare su alcuni elementi davvero importanti per questa categoria, come Mirko Atzeni, Mariano Atzeni, il loro portiere; Podda, Vitellaro, Mura. Cercheremo di far valere il fattore campo, considerando che giochiamo in casa, ma credo che in definitiva a spuntarla sarà chi avrà più fame, chi riuscirà ad essere più determinato, oltre ad avere quel pizzico di fortuna negli episodi decisivi che sono quelli, in sostanza, che ti permettono di far girare la gara a tuo favore. Per il resto, credo che i valori in campo si equivalgano: tolta la Monteponi Iglesias, che sta giocando un campionato a parte, il Villasimius e pure la Sigma e l'Atletico Cagliari, le altre sono tutte allo stesso livello: puoi vincere o perdere una partita a causa di un dettaglio, di una sottigliezza».
L'allenatore sprona i suoi. «Per prima cosa mi aspetto di raggiungere la condizione atletica ottimale, e non sarà facile, considerando che facciamo un po' di fatica ad essere tutti presenti agli allenamenti; mi rendo conto che il lavoro sia importante e non posso chiedere a nessuno di rinunciare ai propri impegni professionali, anzi, sono contento per loro, ma c'è il rischio che si perda qualcosa a livello di squadra. Possiamo migliorare anche per quanto riguarda la gestione del pallone, ad esempio, e su tanti altri aspetti, ma le prestazioni offerte nelle ultime partite mi fanno ben sperare: i ragazzi si mettono a disposizione con tanta concentrazione e voglia, e il fatto che vengano al campo con il sorriso è la ricompensa più grande per me».