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Il giorno di Marchetti, la parola ai Giudici
Nella sede della Lega il collegio arbitrale

Il giorno di Marchetti, la parola ai Giudici

Il calcio snobbato dagli intellettuali piace per le belle storie. Perché nel mondiale 1982 il francese Alain Giresse era così piccolo che sembrava lontano o perché Pelè aveva i piedi storti eppure... Piace meno per altre storie. Oggi, soprattutto per quella di Marchetti che si definirà in tribunale tra poche ore. Il portiere non più del Cagliari e non più della Nazionale ha chiesto la rescissione del contratto e un risarcimento danni di immagine per mobbing. Il collegio arbitrale si riunirà oggi dalle 15 nella sede della Lega di Serie A. Presiede l'avvocato Mario Fezzi, Antonio Conte assiste il giocatore mentre il club isolano è rappresentato da Mattia Grassani.

 

L'intervista del 22 luglio, l'inizio dei dissidi - Tutto ebbe inizio molto probabilmente prima del 22 luglio, quando sulla Gazzetta dello Sport comparve l'intervista rilasciata da Marchetti che ha fatto arrabbiare il presidente Cellino e qualche tifoso rossoblù. Questa la dichiarazione esattamente riportata: «Ho vissuto il finale di campionato e i primi giorni di raduno azzurro sperando nell’opportunità Samp. È normale essere ambiziosi. Pensavo a migliorarmi, a una nuova sfida, a una crescita internazionale con la Champions. Il rammarico c’è, non c’è dubbio. Ma costavo troppo e sono rimasto a Cagliari. A questa società devo tanto». Cinque giorni dopo sul sito del Cagliari: «Il Cagliari Calcio prende atto che il giocatore Federico Marchetti ha espresso il desiderio di andar via attraverso la sua dichiarazione a mezzo stampa. La Società farà di tutto per accontentarlo. Qualora Marchetti dovesse effettivamente lasciare il Cagliari, il portiere titolare sarà Agazzi». In mezzo, la prima uscita stagionale dei rossoblù di Bisoli, sabato 24 luglio a Ussana contro una Rappresentativa di calciatori dilettanti sardi, con il portiere contestato pesantemente da una parte del pubblico.

 

Un'ambizione che si è trasformata in guerra - Gli antefatti sono chiari e deducibili: prima della spedizione azzurra in Sudafrica la Samp ha chiesto Marchetti che, sostenuto dal suo procuratore, sperava nel salto verso l'Europa. Cellino ha rifiutato rimandando ogni trattativa sul portiere al post Mondiale sperando di far levitare il prezzo del giocatore dai 7 milioni ad almeno il doppio. Finita l'avventura in Sudafrica Marchetti per “ignoranti” leggi di mercato ha perso valore e Cellino si è ritrovato tra le mani un tris di assi ma nessuno al tavolo, se non gli scontenti Marchetti e di Bozzo. La guerra, che era già iniziata, si è scatenata con quelle dichiarazioni (l'ambizione è lodevole e legittima) e gli errori di Cellino (confusionario). Che prima ha messo fuori squadra il giocatore proprio per quelle sue dichiarazioni (così aveva confessato i primi di settembre in un'intervista video) per poi virare in un'esclusione di tipo “tecnica” («La scelta è di Bisoli»). Poco credibile anche per i meno informati sulla vicenda. Il tutto mentre Marchetti restava in silenzio, più saggiamente della controparte.

 

Cresciuto nei campi sterrati a zappare l'area di rigore - Parlando di danni, se Cellino ha perso il suo affare, e quindi soldi, Marchetti ha perso (ma si spera non sia così) mesi di lavoro con tanto di serenità annessa, cosa che non ha valore economico per qualsiasi sportivo che, come il 27enne di Cassola (Bassano del Grappa, Veneto), è cresciuto nei campi sterrati trattenendosi dopo gli allenamenti per lavorare ancora. Che con la zappa rendeva più morbido il suo terreno di gioco quando in passato si buttava sulle pietre e che a un certo punto si è ritrovato solo. Marchetti, che dopo aver esaltato il Cagliari con le sue qualità e il suo sudore è stato contestato per mesi da gruppi di tifosi, che allora potrebbero contestare chiunque. Perché chiunque ha il diritto di crescere e sperare il meglio per sé. Ma a decidere se la vera vittima è il Cagliari o Marchetti sarà solo il collegio arbitrale. Dalle ore 15. Prima si discute del caso Cassano-Sampdoria e poi di quello Marchetti-Cagliari. Altro intreccio tra squadre e giocatori che potrebbero magari scambiarsi le maglie da calcio.

Virginia Saba

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2010/2011
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