«Il futuro? Giocherò ancora, sto bene e ho tanta voglia»
Il Guspini vicino al traguardo, Viani: «Con mister Piras siamo un'altra squadra. La salvezza è una vera impresa, a dicembre era inimmaginabile, la società se lo merita»
Se non ci fossero i fari puntati giustamente per il Castiadas che vola in serie D con una cavalcata magnifica, le luci della ribalta andrebbero tutte sul Guspini Terralba che, in tre mesi, sta stupendo tutti con un ritmo da primissima della classe (25 punti in 12 gare nel girone di ritorno), secondo di appena tre punti solo ai sarrabesi dominatori del campionato. Una rincorsa entusiasmante, che sta vedendo la matricola mediocampidanese scalare la classifica e passare dall'ultimo all'ottavo posto. Tra i tanti protagonisti dell'exploit dei biancorossi c'è Christian Viani, attaccante argentino capocannoniere della squadra con 8 reti e in gol anche nell'ultimo turno contro il Muravera battuto 3-1. «Una vittoria meritata e fortemente voluta - dice il 38enne cresciuto nel settore giovanile del San Lorenzo e in Sardegna dal 2004 - dopo l'1-0 di Corona abbiamo pensato che che fosse diventato tutto più facile e abbiamo un po' allentato la presa e il Muravera ha segnato addirittura in contropiede. Nella ripresa siamo tornati in campo con la consapevolezza di farcela, ho segnato io e poi ha chiuso i conti Luca Floris, sapevamo che loro avrebbero potuto fare un po' come nelle ultime uscite, cioè calare molto nella ripresa».
Nel tabellino non figura la doppietta di Viani
«E mi dispiace tanto perché mi hanno annullato un gran gol, di quelli che in carriera ho fatto spesso (tiro al volo con l'esterno destro, ndr). Un peccato perché a fine gara l'arbitro mi ha detto che probabilmente si sono sbagliati nel considerarmi in fuorigioco»
Lo score globale dice comunque 8 gol
«Vuol dire che ancora qualcosina so fare sottoporta. Mi piacerebbe arrivare in doppia cifra, probabilmente sarei stato più vicino senza il gol annullato di domenica. Ci proverò in queste ultime tre giornate ma, francamente, se anche non dovessi segnare sarei contentissimo di festeggiare la salvezza. Nessuno l'avrebbe detto a dicembre quando eravamo ultimi e staccati di diversi punti da tante squadre che poi abbiamo raggiunto e superato»
Come descrivere la vostra risalita?
«Stiamo facendo una autentica impresa, una cosa inimmaginabile per nessuno qualche mese fa. I numeri parlano chiaro e dicono che nelle ultime 14 giornate il Guspini ha un ritmo inferiore solo al Castiadas, l'unica sconfitta l'abbiamo subita proprio in casa della capolista»
Una rinascita che coincide con l'arrivo in panchina di Marco Piras, già avuto come tecnico nel Castiadas nel 2012-13
«Siamo cambiati tanto nella motivazione, nel gioco e nel gruppo. Poi sono arrivati dei giocatori come Corona, Damiano, Pillitu, anche giovani bravi come i gemelli Floris e Selis, che stanno facendo cose importanti. Siamo diventati un'altra squadra. Mister Piras l'ho ritrovato molto più esperto, sicuramente l'esperienza che ha fatto in serie D a Muravera e la sua voglia di fare l'allenatore in modo serio e professionale lo porta a migliorarsi sempre»
Dopo la sosta che Guspini vedremo?
«Noi non vogliamo fermarci, sarebbe stupido farlo perché comprometterebbe la nostra grande cavalcata ma, soprattutto, perché la salvezza ancora non c'è. Potrebbe arrivare nel prossimo turno se confermeremo il nostro momento anche contro il Samassi, non sarà facile perché loro puntano ancora ai playoff ma è un derby e ci faremo trovare pronti per questa importante sfida»
Primo verdetto c'è già: il Castiadas è in serie D
«Sono molto contento di questo traguardo che hanno raggiunto perché è una società che mi ha dato molto in passato. anche se io ho giocato quando c'era presidente Saverio Onano. Ora c'è un'altra proprietà che sta dimostrando di saper fare le cose molto bene e con tanta passione. Hanno vinto meritatamente, non c'è alcun dubbio, sono una grande squadra. So benissimo cosa si prova in questi momenti e mi fa molto piacere che li vivano i miei ex compagni Mattia Cordeddu e Alessio Figos, due grandi amici e ottimi giocatori»
Questa stagione sta confermando che Viani in Eccellenza fa la sua bella figura
«Ma non è tanto un discorso di categoria. Io sto bene fisicamente e mentalmente, la voglia di fare gli allenamenti, entrare nello spogliatoio e giocare le partite c'è sempre. Non voglio che il calcio giocato finisca ora»
E in quale squadra potrebbe proseguire la carriera?
«Io spero innanzitutto che il Guspini faccia qualcosa di bello per il prossimo anno, vedendo come è stato l'inizio della stagione e come si sta concludendo. A me personalmente preme, in questo momento, che la società possa festeggiare quanto prima la salvezza; il presidente Serpi e gli altri dirigenti che l'aiutano si meritano di tagliare questo traguardo, ci hanno sempre incoraggiato e mai fatto pesare la posizione in classifica che avevamo. Anche loro, come noi, ci stiamo togliendo delle belle soddisfazioni»