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Antonio Madau, allenatore, La Palma
«Contro Carloforte e Arbus meritavamo di più; il Vecchio Borgo Sant'Elia non va assolutamente sottovalutato»

Il La Palma è sulla strada giusta, Madau: «Stiamo cercando la nostra identità, non è mai facile ripartire dopo una retrocessione ma i risultati sono incoraggianti»

Per ripartire dopo una retrocessione servono pazienza e buon senso, oltre a tanta voglia di lavorare e di mettersi in discussione: in questo senso Tonio Madau sembra l'uomo giusto per il La Palma, con il club del presidente Sandro Murtas che ha puntato forte sull'ex tecnico del Quartu 2000 e, visti i risultati, si tratta già di una scommessa vinta. Dopo dieci gare infatti i bianco-azzurri occupano il sesto posto in classifica, a quota 17 punti, in coabitazione con il Carbonia. Domenica è arrivato il successo numero cinque in campionato, ottenuto nella delicatissima trasferta contro il Barisardo, che ha lavato via l'amarezza per le tre sconfitte di fila incassate contro le corazzate Seulo, Carloforte e Arbus Il prossimo turno offrirà invece il big-match salvezza contro la matricola Vecchio Borgo Sant'Elia: un appuntamento cruciale per il proseguo della stagione, un derby dal sapore tutto particolare che si annuncia combattutissimo.

«Il successo di domenica è pesantissimo, perché venivamo da tre sconfitte consecutive, anche se l'unica gara in cui abbiamo realmente meritato di perdere è stata quella contro il Seulo. Una partita che si è messa subito in salita, loro hanno realizzato il gol in avvio, dopo appena un minuto; noi non ci eravamo ancora trovati ad affrontare una situazione del genere, c'è poco da dire, abbiamo accusato il colpo e non siamo riusciti ad esprimerci come sappiamo fare di solito». Contro Arbus e Carloforte invece la prestazione è stata assolutamente convincente. «Due belle partite, in cui l'unico rammarico è stato quello di non segnare neppure una rete, e questo nel calcio fa la differenza. Penso comunque che si tratti di sei punti persi: erano abbondantemente alla nostra portata».

Considerate le premesse, la trasferta di Barisardo era il classico appuntamento da non fallire. «Una gara che sulla carta poteva sembrare facile, ma ti assicuro che le cose in campo sono andate ben diversamente. Loro sono tornati da pochissimo nel loro impianto, ci tengono a fare bella figura con i tifosi e giocano al massimo, con grande intensità. Noi siamo stati bravi, nel primo tempo abbiamo costruito 3-4 occasioni, senza riuscire a buttarla dentro. Poi è arrivato il calcio di rigore, e di conseguenza il vantaggio. Si tratta di tre punti giusti, abbiamo fatto la partita, anche se la nostra prova non è stata perfetta ed esaltante come quella contro l'Arbus di sette giorni prima: in quell'occasione Fabio Toro ha effettuato diversi interventi che in questa categoria si vedono raramente, degni di palcoscenici sicuramente più prestigiosi».

Madau fa il punto della situazione dopo dieci gare. «Non posso che complimentarmi con i miei ragazzi, non è mai facile ripartire dopo una retrocessione, soprattutto se cambi molto come è successo a noi. In estate ci sono state tante partenze: Porcu, Meloni, Garau, Sarritzu; hanno invece deciso di rimanere, tra gli altri, il capitano Littera e Gigi Sanna. Il nostro valore aggiunto sono comunque i ragazzi più giovani, con Matteo Sarigu, ad esempio, che è un giocatore che può dare molto, molto di più e potrà togliersi grandi soddisfazioni anche in tornei più competitivi della Promozione, ma deve riuscire ad essere maggiormente incisivo».

Nelle prime sei uscite il La Palma ha collezionato ben 14 punti, per una partenza brillantissima. «La società ci è stata molto vicina sin dalle prime battute della preparazione, un aspetto che nel calcio ricopre una percentuale importante, se vuoi fare bene. Ci siamo concentrati principalmente sulla testa, sulle motivazioni e sullo spogliatoio in generale; la prima cosa da fare è creare un buon amalgama, ho a disposizione dei giocatori validissimi, con gli anziani, tra virgolette, visto che i più grandi sono dei classe '93 e '94, chiamati a dare il buon esempio ai meno esperti. Poi mi sono portato appresso qualche elemento dal Quartu 2000, che conosceva già i miei metodi di lavoro. In generale ho un gruppo che in questa categoria ci sta alla grande e può tranquillamente dire la propria. Mi hanno trasmesso grande fiducia sin dal primo giorno, allenandosi al 100%, e le vittorie, molte delle quali contro squadre importanti come il Siliqua, sono state la conferma più bella. Se fossimo stati leggermente più attenti ci saremmo potuti trovare in una situazione addirittura migliore, ma per il momento va benissimo così. Cerchiamo di giocare a calcio, in una dimensione in cui spesso ci si preoccupa più del risultato che del bel gioco. Noi abbiamo iniziato un percorso di ricostruzione: nell'arco di tre anni puntiamo a tornare in Eccellenza, con una rosa di elementi che dimostrino attaccamento alla maglia e al progetto».

Il lavoro da fare è comunque ancora tantissimo, soprattutto in avanti, considerando che i gol realizzati sino ad ora sono appena otto, per l'attacco meno prolifico del torneo. «Stiamo cercando le soluzioni al problema: sarebbe riduttivo addossare tutte le colpe alle punte, il resto della squadra deve metterli nelle condizioni migliori per poter colpire con efficacia. In questo momento soffriamo troppo, ma sono sicuro che le cose cambieranno, anche perché puntualmente creiamo tante situazioni interessanti in area di rigore avversaria. Il mio compito ora è trasmettere la giusta serenità e far capire ai miei che si tratta solo di aver pazienza e non farsi prendere dallo sconforto».

La difesa invece è già una delle armi migliori del La Palma. «Sicuramente incassare pochi gol rappresenta un bel vantaggio; un dato positivo, soprattutto se pensiamo che gli elementi che compongono il nostro pacchetto arretrato non hanno praticamente mai giocato assieme. Amiamo mantenere il controllo del gioco; ci troviamo molto spesso in fase di possesso, una condizione fondamentale per subire poco come sta capitando a noi».
I margini di miglioramento, da questo punto di vista, sono comunque tantissimi. «Soprattutto sul piano mentale: mi aspetto maggiore attenzione e la capacità di reagire anche di fronte alle situazioni più problematiche. Contro il Seulo, ad esempio, abbiamo preso tre gol evitabili, proprio per questo dico che dobbiamo imparare dai nostri stessi errori, siamo una squadra a caccia di un'identità ben precisa e penso proprio che la strada sia giusta».

La prossima sfida contro il Vecchio Borgo Sant'Elia mette in palio punti pesantissimi. «Il nostro primo obbiettivo è la salvezza, domenica ci aspetta un confronto diretto, una di quelle partite che non puoi assolutamente farti sfuggire. Non caricherò tanto la partita sul piano emotivo, preferisco che i ragazzi si esprimano in tutta serenità; concentriamoci invece sulla prestazione, il risultato sarà una conseguenza, come sempre». Madau avvisa i suoi: «Quando incontri le squadre di vertice gli stimoli arrivano in automatico, perchè vuoi fare bella figura contro i giocatori più forti del torneo e dimostrare di non essere da meno». Il Sant'Elia non va sottovalutato: «E' una grande squadra, li abbiamo già affrontati in Coppa; sono convintissimo che si salveranno in tutta tranquillità, stanno già mostrando il loro valore, grazie ad alcuni colpi importanti, come il pareggio strappato alla San Marco, una compagine che assieme a Siliqua, Arbus, Carloforte e Seulo può vincere il campionato». Che risulta tra i più equilibrati degli ultimi anni. «Una stagione diversa rispetto a quanto successo nel recente passato, in cui c'era un netto divario tra le prime e tutte le altre inseguitrici. Ci sono tante compagini ben organizzate: oltre a quelle già citate aggiungo il Sant'Elena, anche se ora stanno attraversando un periodo non facile, e il Carbonia, che gioca il miglior calcio. Puoi perdere davvero con chiunque, se vuoi stare in alto non puoi distrarti neppure per un secondo».
Nemmeno quando di fronte ti trovi un pezzo del tuo passato: nella penultima uscita del 2017 il tecnico affronterà il Quartu 2000, per un match ad alto tasso emozionale.
«Per me sarà una partita particolare; ho vissuto con loro tanti momenti esaltanti, da giocatore prima e poi da allenatore: l'anno scorso abbiamo conquistato una salvezza clamorosa, un ricordo che mi porterò sempre appresso».

In questo articolo
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2017/2018
Tags:
Promozione
Girone A