La Ferrini agguanta il Calangianus nel recupero con Podda
Il Latte Dolce ne approfitta e stacca il Budoni, pari di Ossese e Ghilarza e stop per Tharros e Lanusei, risale il Taloro
Il Latte Dolce approfitta subito del passo falso del Budoni nell'anticipo e si avvantaggia al comando superando agevolmente il Monastir. Manca invece l'aggancio alla vicecapolista l'Ossese che vede sfumare nel finale il successo a Villacidro con conseguente perdita di terreno nei confronti della vetta. Mantiene il quarto posto il Ghilarza anche se non riesce a vincere in casa contro il Li Punti e viene così affiancato dal San Teodoro la cui impresa del sabato nel battere l'ex capolista vale l'ingresso in zona playoff con una gara in meno giocata rispetto ai guilcerini. Dal centroclassifica riemerge solo il Taloro, col blitz ad Iglesias, mentre Tharros e Lanusei pareggiano i propri impegni in casa contro Nuorese e Bosa e si salvano dall'attacco del Carbonia, fermato sul pari dall'Arbus nell'altro anticipo, e dalla Ferrini che agguanta nel recupero il Calangianus il cui punto a Cagliari è utile per uscire dalla zona playout nella quale ci casca l'Iglesias. Tra le ultime quattro perde ancora il Monastir mentre avanzano di un punto Li Punti, Nuorese e Arbus.
Il Latte Dolce non va in testa-coda e centra l'obiettivo della vittoria a Monastir contro un avversario in difficoltà e inchiodato da numeri pesanti specie nelle ultime tre gare in cui ha subito 14 gol. La cinquina calata dai ragazzi di Giorico è stata avviata da capitan Cabeccia sugli sviluppi di un calcio d’angolo di Piredda, dopo che nel primo quarto d’ora si erano avvicinati al gol con Marcangeli e Celin. La Kosmoto reagisce col tiro di Floris, parato da Panai, e soprattutto con quello più pericoloso da parte di Pilloni e deviato in corner. Ad inizio ripresa i sassaresi raddoppiano ancora con Cabeccia, con un potente tiro da fuori area, ancora sugli sviluppi di un calcio d’angolo e ancora battuto da Piredda. Passano 8' e il capitano biancoceleste serve l'assist dello 0-2 firmato da Celin. Il Monastir, come spesso accade anche nelle sconfitte larghe, non si dà mai per vinto e diminuisce lo svantaggio con Floris ma la ritrovata spinta dei padroni di casa cozza con la quarta rete della capolista a firma di Piga su assist di Saba. Nel finale c'è spazio per la personale doppietta di Celin e, prima del triplice fischio, anche per la rete del giovane Pilloni che rende un pochino meno amaro il ko del fanalino di coda. Il Latte Dolce arriva con entusiasmo all'appuntamento di mercoledì nell'andata delle semifinali di Coppa Italia contro il Budoni, appena staccato di tre lunghezze in campionato. E questo perché, nell'anticipo di sabato, la squadra di Cerbone si è fatta infilare dal San Teodoro e dai bomber dei viola: ad inizio ripresa Ruzzittu serve l'assist da tre punti al gemello del gol Mulas. La prima frazione, molto equilibrata e con poche occasioni, ha visto sempre la squadra di Marini avvicinarsi al gol con Molino, con l'insidiosa punizione dello specialista neutralizzata da Faustico con l'aiuto della traversa. I viola entrano dentro la zona playoff con la sesta vittoria nelle ultime sette gare giocate passando anche per il turno di riposo di settimana scorsa. Per l'ex capolista si tratta della terza sconfitta nelle ultime sei partite in cui ha raccolto sette 7 punti.
Non aveva un impegno facile ma l'Ossese rimanda ancora l'appuntamento con lo strappo giusto per inserirsi pienamente nella corsa al primo posto. L'1-1 in casa della Villacidrese ovviamente non estromette dalla corsa i bianconeri ma diventa un'altra riga nell'elenco delle occasioni mancate. In un Comunale tirato a lucido dopo le ultime migliorie al fondo erboso nel primo tempo c'è tanta intensità e battaglia tra due squadre che annullano i rispettivi attacchi. Si accende la ripresa quando, dopo 5', Chelo di petto appoggia per Virdis che trafigge in diagonale Quiriti. Il tecnico Mannu gioca le carte offensive a metà tempo con gli inserimenti di Aru, Diego Pinna e Figus e, a 8' dal novantesimo, i canarini acciuffano il pari proprio con Aru che addomestica col petto la palla di Pittau e batte Cherchi con un destro di prima intenzione. I mediocampidanesi escono dalle prime cinque posizioni ma camminano decisi verso la salvezza, il traguardo stagionale, mentre la squadra di Loriga torna a -5 dal Latte Dolce ma avendo lo scontro diretto in casa l'8 dicembre tra le opportunità per rifarsi sotto.
Non ha sicuramente velleità da primato ma il Ghilarza perde una ghiotta occasione per affacciarsi nelle zone altissime della classifica. Vero è che il match al Walter Frau poteva sembrare agevole solo per chi guarda la classifica, con il Li Punti al penultimo posto, senza aver ancora vinto una gara e staccato di 16 punti dai giallorossi, ma i sassaresi valgono molto di più dell'attuale classifica pur avvertendo il peso di quello zero nella casella dei successi. Per opposti motivi i due tecnici non badano a tatticismi e ne giova lo spettacolo con il portiere di casa Mereu chiamato in causa in due circostanze. Senza il vicebomber Atzei (7 gol finora), i guilcerini si affidano al trio d'attacco Caddeo, Fantasia e Orro ma tutt'e tre difettano di precisione. La ripresa viene aperta dalle occasioni di Olmetto per gli ospiti e di Caddeo per i padroni di casa ma, al 10', Oggiano rompe l'equilibrio trafiggendo Mereu. La reazione giallorossa non si fa attendere e Caddeo, su punizione, batte il portiere 2006 Mannoni e raggiunge la doppia cifra nella classifica cannonieri ad un soffio dal leader Palermo. I giallorossi vogliono la vittoria ma perdono il difensore Dessolis (doppio giallo) quando mancano 20', il che consiglia ai ragazzi di Cirinà di tenersi il punto piuttosto che perderlo con l'intento di cercare il gol da tre punti.
Si raffaccia ad un passo dalla zona playoff il Taloro che mette fine alla serie di 1-1 di fila, tre nelle ultime tre gare, andando a vincere a Iglesias. Senza Mele, in panchina ma da infortunato, i gavoesi vanno a caccia del gol con due tentativi di Antonio Fadda prima che Falchi vada a deviare in rete la punizione calciata da Castro. Il bomber nuorese impegna Toro anche prima del riposo. Nella ripresa arriva la scontata reazione dei minerari, anche se pesa il cartellino rosso a Zedda: Suella non aggancia la palla di Bratzu e Luciano non inquadra la porta da buona posizione. La squadra di Mario Fadda gestisce il vantaggio minimo e porta a casa tre punti pesanti, cioè quanti raccolti nelle tre precedenti gare. Per Marongiu continua la serie nera di zero punti da quando siede sulla panchina iglesiente perdendo la terza gara, la prima nel battesimo in casa, mentre l'attacco ha segnato un gol nelle ultime quattro partite.
Tharros e Lanusei procedono ancora al piccolo trotto e non riescono ad accelerare in una fase cruciale della stagione. Agli oristanesi non basta aver messo la testa avanti per due volte contro la Nuorese che non si è mai arresa trovando nel giovane Di Nardo un imprevisto (ma non troppo) bomber di giornata visto che ha realizzato la seconda doppietta dopo quella rifilata all'Iglesias con 5 gol realizzati nelle ultime 4 partite. I biancorossi chiudono avanti il primo tempo con la rete di Atzori e sfiorano il raddoppio con la traversa colpita da Calaresu. Ad inizio ripresa Dem avvia una ripartenza e manda Di Nardo sulla corsia esterna, il 2004 calcia dalla linea laterale un missile in diagonale e arcuato con la palla che supera Stevanato e si infila sotto l'incrocio dei pali. La squadra di Murru si riporta, quasi subito, in vantaggio grazie a Sanna ma, 2' dopo il 2-1, resta in dieci per l'espulsione di Fadda. I verdazzurri di Picconi ci credono e, superata la mezzora, agguantano il pareggio grazie all'invenzione di Cocco che entra in area da sinistra bevendosi tre avversari in dribbling e mette la palla in mezzo per il tocco sottoporta di Di Nardo. Nel finale Stevanato sventa il guaio sulla punizione di Cocco ed è reattivo sul successivo tentativo di un attaccante verdazzurro. Mercoledì la Tharros sarà in campo per le semifinali di Coppa Italia in casa del Carbonia che ha avuto un giorno in più avendo giocato l'anticipo con l'Arbus pareggiato 1-1 grazie al gol di Agostinelli che ha risposto al vantaggio di Gaita dieci secondi prima dell'intervallo. Per la Nuorese il futuro è da riscrivere dopo le dimissioni del presidente Soddu. Gli ogliastrini raccolgono il quarto pareggio nelle ultime sei gare. Al Lixius il Bosa impone il pari che matura nella prima mezzora di gioco. La squadra di Masia va subito in vantaggio grazie al fendente di Usai che trafigge Sechi, la risposta dei planargiesi è nel siluro di Mattia Spano che sorprende Manis dalla lunga distanza. Nella ripresa Sechi si oppone al tentativo di Mainardi mentre Paulis manda fuori la palla del 2-1 dopo che si era aperto lo specchio di porta.
Pareggio emozionante per la Ferrini nel confronto con il Calangianus che stava ancora pregustando un blitz esterno importante e prezioso sfumato in pieno recupero. Ma l'1-1 di Podda, con un colpo di testa (nella foto) su cross al bacio di Murgia, premia l'inseguimento feroce della squadra di casa con mister Pinna che ha dovuto attingere dalla batteria dei giovani per colmare le assenze pesanti di Fabio Argiolas (stagione finita), Usai, Bonu, Camba, Piselli e Sigismondo. Nel primo tempo i galluresi conquistano il possesso palla ma l'unica occasione è nel colpo di testa di Martiniello mentre dall'altra parte l'ottimo Pisano si produce in un affondo concluso con un diagonale a fil di palo. I galluresi non hanno potuto schierare Spano e il talentuoso attaccante sarebbe potuta essere l'arma letale dopo il vantaggio dell'ottimo centrocampista Ferrari, bravo nell'inserimento in area per agganciare l'assist di Martiniello deviato da Boi. Nell'ultima mezzora gli ampi spazi non sono stati sfruttati a dovere dai giallorossi, spesso caduti nella trappola del fuorigioco quando avevano tanti metri a disposizione oppure, quando la bandierina è rimasta abbassata, ci ha pensato il neoentrato portiere Daga a fermare il tentativo ravvicinato di Martiniello con Boi che salva sulla linea. I cagliaritani non smettono di crederci e, al 92', D'Agostino strappa palla a Gori sulla trequarti, il resto lo fa Murgia scodellando la palla per il colpo di testa di Podda, promosso capitano per le assenze degli altri veterani. Resta il divario di un punto tra le due squadre che valgono posizioni migliori rispetto a quelle pericolose appena sopra la zona playout.