«Guai sentirci forti e arrivati, l'asticella può alzarsi»
Il Luogosanto nei quartieri alti, Malu: «Obiettivo salvezza ma ci piace fare bella figura con le migliori»
Grazie al netto 4 a 0 maturato nel match casalingo con il Porto Torres, il Luogosanto centra il terzo risultato utile di fila, dopo il buon pari ottenuto nella tana di una squadra forte e quotata come lo Stintino, che è seguito al successo ottenuto nella sfida con il Porto Cervo. La classifica sorride agli azzurri guidati da mister Pasquale Malu: aggancio riuscito al sesto posto, a quota 16, in coabitazione con i sassaresi della Lanteri. Il girone di andata si chiuderà con il botto, a partire proprio dal confronto-verità, in esterna, contro i lanterini, sino ad arrivare alla battaglia, tra le mura amiche, contro il Calangianus secondo in classifica.
«Il 4 a 0 maturato domenica è un risultato un po' bugiardo — ammette mister Pasquale Malu — considerando che, soprattutto nel primo tempo, il Porto Torres ci ha messo in seria difficoltà. Mi son piaciuti molto: correvano tantissimo e attaccavano anche con sei-sette uomini contemporaneamente, senza paura. Sono una squadra giovane, che ovviamente fa dell'entusiasmo una delle sue arme migliori. Mister Porqueddu sta facendo un ottimo lavoro».
Nella seconda parte della gara, però, il Luogosanto ha cambiato marcia.
«Ho deciso di modificare il modulo, con qualche piccolo accorgimento tattico: nella ripresa siamo stati più lineari e più puliti nella manovra, così abbiamo chiuso la partita senza soffrire più di tanto. Loro si sono confermati comunque un'ottima compagine, ci tengo a sottolinearlo, e il punteggio finale non deve trarre in inganno, anzi, credo che per quanto fatto vedere nei primi 45' siano stata la miglior squadra che abbiamo affrontato sino ad ora».
La classifica parla chiaro: sesto posto in classifica, con 16 punti al sicuro in cassaforte.
«Non era scontato raggiungere questi traguardi, considerando che la squadra, come è noto, è stata iscritta a pochi giorni dalla scadenza, dopo che rischiava di sparire. Il merito dunque va al gruppo di dirigenti, di ragazzi, che ci hanno messo la faccia, la voglia, i soldi, il tempo».
Con il passare delle giornate gli azzurri hanno trovato la condizione migliore e soprattutto, fiducia e consapevolezza nei propri mezzi.
«Ci siamo messi a posto piano piano ed ora stiamo raccogliendo le primissime soddisfazioni; quando avremo nuovamente a disposizione i giocatori che per ora sono ancora infortunati potremo tentare di fare un ulteriore passo in avanti. Il nostro obiettivo è e rimane quello della salvezza, ma sogniamo di fare bene in qualche partita di cartello, contro le compagini più quotate, penso ad esempio al Tempio, al Calangianus, allo Stintino, alla Lanteri. Del resto è sempre piacevole fare bella figura».
Il Luogosanto domenica ha centrato il terzo risultato utile di fila.
«Non posso chiedere di più: i ragazzi in allenamento danno il massimo e forse io sono fin troppo esigente (ride), discorso che vale anche per mio fratello, che è uno dei miei più stretti collaboratori, uso questo termine perchè allenatore in seconda non rende bene l'idea. Credo che otto occhi riescano a vedere meglio di due: alla fine la responsabilità delle decisioni ricade sulle mie spalle, ma il confronto con il resto dello staff tecnico per me è fondamentale».
Malu applaude i suoi.
«I ragazzi riescono a esprimere, in campo, tutto quello che proviamo in allenamento durante la settimana. L'arrivo di Kozeli, che proprio domenica ha disputato la prima partita, ci ha dato maggior peso in avanti, perchè eravamo un po' in emergenza. Considera che Secchi non ha mai giocato quest'anno, e sulla carta doveva essere il nostro uomo di punta; abbiamo scommesso forte su di lui ad inizio anno, ma purtroppo si è rotto il menisco ed è ancora alle prese con i problemi al ginocchio, dai quali stenta a recuperare».
Il tecnico ha le idee chiare: «Cercheremo di raggiungere la salvezza senza troppi patemi, nel caso contrario non ci tireremo indietro e lotteremo sino all'ultimo secondo della gara del 10 aprile».
Il Luogosanto sta attraversando un momento magico, come testimonia il buon pareggio conquistato, nell'ultima uscita di novembre, in casa dello Stintino.
«Paoletto Congiu è un mio grande amico, ci siamo incontrati spesso nei campi di calcio, come avversari, negli anni passati. La sua squadra esprime un ottimo palleggio, cercano sempre la giocata. Mereu, il loro centrocampista, puntualmente si abbassava molto per impostare l'azione da dietro».
Gli azzurri, però, hanno replicato colpo su colpo. «Onestamente abbiamo preparato quella partita in maniera ottimale e il campo ci ha dato ragione, soprattutto nel primo tempo, quando avevamo il vento contro. Nonostante il valore delle avversarie e le varie difficoltà, abbiamo rischiato soltanto in un'occasione. Poi, paradossalmente, quando loro sono rimasti in dieci, anziché tirare fuori quel qualcosa in più, abbiamo incassato il gol e ci siamo un po' innervositi. Non dimentichiamo, comunque, che lo Stintino è un'ottima squadra, costruita per vincere, mentre noi affrontavamo l'impegno in una situazione di super emergenza, considerando che ci mancavano ben sette giocatori titolari. Se alla vigilia mi avessero proposto un pari quasi quasi avrei detto di si, ma alla fine ci è rimasto addirittura un pizzico di rammarico, sia per non essere riusciti a sfruttare la superiorità numerica e sia per la prima frazione, disputata ad alti livelli, che però non ha portato frutti. Mi posso ritenere comunque soddisfatto: abbiamo tenuto testa ad una delle squadre che gioca il calcio migliore in questo girone».
Le sconfitte rimediate sino a questo momento sono tre.
«Quella contro il Posada brucia parecchio: è venuta fuori davvero una bella partita, siamo stati in grado di costruire un paio di occasioni importanti, senza però riuscire a concretizzarle a dovere; il pareggio sarebbe stato il risultato più giusto, probabilmente».
Discorso diverso per il 2 a 0 dell'esordio rimediato in casa del Tempio.
«Un passo falso che ci può stare: eravamo all'esordio, con una squadra tutta nuova. Loro invece sono una corazzata, ora più che mai. Molti dei nostri ragazzi non avevano mai giocato di fronte ad un pubblico di 700-800 persone; un pizzico di emozione era da mettere in conto, ma abbiamo comunque disputato un'ottima gara».
L'ultimo ko risale al 14 novembre, in casa dell'Usinese.
«In quel momento si trovavano al primo posto in classifica: siamo riusciti a giocare 20' a buoni livelli, ma il rammarico più grande è per l'arbitraggio: il loro gol è nato da un fallo laterale a nostro favore che è stato palesemente invertito. Non sono abituato a cercare alibi di questo tipo; se ti appigli a queste considerazione diventi debole. Se sei più bravo, più forte dei tuoi avversari, lo devi dimostrare sul campo».
Il prossimo confronto in programma sarà in casa della Lanteri, sedici punti in classifica al pari degli azzurri
«Giuliano Robbi è un amico, un allenatore che stimo tantissimo; ci sentiamo spesso per confrontarci. Il valore della sua squadra ormai è noto: giocano assieme da diversi anni ormai, i loro meccanismi sono collaudatissimi e puntualmente, ogni stagione, aggiungono un tassello importate alla formazione. Li reputavo tra i principali candidati alla vittoria finale e sono sicuro che, da qui alla fine, riusciranno a ritagliarsi il giusto spazio nella corsa al titolo. Davanti possono contare su due giocatori come Igene e Zappino, in generale sarà un impegno tosto per noi; affronteremo un avversario quadrato, ben messo in campo, con una difesa arcigna».
Malu è fiducioso: «Andiamo a giocarcela con grande consapevolezza nei nostri mezzi, proveremo a fare la nostra partita,come sempre, in maniera gagliarda, cercando di strappare un risultato positivo».
Il tecnico avvisa i suoi: «L'unica cosa che non dobbiamo fare è pensare che l'ultima vittoria per 4 a 0 ci abbia fatto diventare bravi; non dobbiamo pensare che solo perchè abbiamo conquistato sette punti in tre partite allora siamo diventati i più forti. Sarebbe un gravissimo errore, sbaglieremmo tutto. Mi aspetto che i ragazzi scendano in campo con grandissima umiltà e che riescano ad allenarsi con maggiore intensità, rispetto al passato recente. La mia idea è che se stai andando bene puoi sempre sollevare l'asticella e migliorare. Ai ragazzi dirò proprio questo. Ancora non abbiamo fatto nulla, insomma, e siamo una squadra forte solo se ci mettiamo voglia, carattere, impegno e umiltà; allora si che possiamo risultare fastidiosi per tutti. Ma se pensiamo di essere bravi in automatico, senza bisogno di lottare, diventiamo la peggiore squadra del campionato, che è una cosa che non possiamo assolutamente permetterci».