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Claudio Cordeddu, allenatore, Monastir
«A Muravera sarà dura, speriamo di iniziare bene il 2018»

Il Monastir chiude bene l'anno, Cordeddu: «Contro la Torres tre punti importantissimi e meritati, ora lavoreremo per amalgamare i nuovi»

Un'astinenza durata sette giornate e un'esultanza liberatoria per un Monastir tornato vincente nella sfida pre-natalizia contro la Torres, una settimana dopo aver visto sfumare il successo con lo Stintino nei minuti di recupero. L'abbraccio in panchina tra il tecnico Claudio Cordeddu e i suoi collaboratori (nella foto con Glauco Mulas e Fabrizio Manca) fa capire l'importanza dei tre punti conquistati dai biancocelesti in una giornata in cui altre due dirette concorrenti come Guspini e Calangianus hanno ottenuto vittorie fuori pronostico. 

«Era una gara fondamentale per noi che non vincevamo da 7 giornate - dice l'allenatore ex San Francesco - il 2-1 finale è un risultato storico per il Monastir che incontrava un club blasonato come la Torres, di per sé un fatto anomalo averlo avversario in questo campionato. Siamo riusciti a ottenere tre punti importantissimi togliendoci finalmente una bella soddisfazione prima della mini-vacanza per le feste natalizie. In questa sosta potremo lavorare in serenità per trovare gli automatismi avendo inserito nelle ultime settimane 6-7 giocatori nuovi». Cordeddu ripercorre il match contro la Torres che, nella prima mezz'ora, stava mantenendo il pallino del gioco e aveva sfiorato il vantaggio negato dalla paratona di Zanda: «All'inizio c'era il timore, specie nei più giovani, per gli avversari che andavamo a incontrare, siamo perciò partiti non convinti di quello che si era preparato in settimana. Hanno avuto la loro ottima occasione mentre noi abbiamo poi colpito il palo con Todde e avuto un'altra chance con Bratzu che ci hanno dato un po' di fiducia. Nell'intervallo ho chiesto ai ragazzi di giocare con più personalità perché tecnicamente non avevamo nulla da invidiare ai giocatori della Torres. Siamo stati fortunati e bravi in occasione del vantaggio, scaturito da uno schema su calcio d'angolo, subito dopo c'è stata l'espulsione di Merenda, sacrosanta, che ci ha spianato la strada anche perché quasi subito è arrivato il raddoppio. Abbiamo fallito la palla del 3-0 con Anedda e costretto Pinna un paio di interventi, poi nel finale, con il loro gol con Sarritzu, abbiamo rivisto lo spauracchio della gara precedente, sebbene con lo Stintino il pari era comunque il risultato più giusto. Mentalmente nei giocatori è entrata l'idea di poter subire un'altra rimonta e abbiamo avuto la palla del 3-1 quando Atzori avrebbe potuto servire Cacciuto liberissimo a centroarea. Al triplice fischio è stata una liberazione che ho condiviso coi miei collaboratori come Paolo Piludu, Glauco Mulas, Andrea Vadilonga, Fabrizio Manca, tutti ragazzi eccezionali. Ho uno staff come meglio non potevo desiderare».

 

Nella giornata in cui il Monastir ha battuto la Torres sono arrivate importante risposte anche dalle dirette concorrenti: «La vittoria del Guspini non ce l'aspettavamo perché incontravano l'Atletico Uri tra le più attrezzate del campionato ma sapevamo che per la squadra di Salaris non sarebbe stato semplice vincere, un pari era più pronosticabile anche perché il campo di Terralba è difficile e, soprattutto, il Guspini sta facendo molto bene con il cambio del tecnico (Marco Piras per Riccardo Spini, ndr) come testimoniano i 7 punti nelle ultime tre gare. La vittoria più "strana" è stata quella del Calangianus in casa della vice-capolista Sorso, in un campo che era ancora imbattuto e giunto in rimonta. Questo vuol dire che aumenta la quota salvezza e ci sarà da soffrire fino alla fine, e chi sta ora a 22 punti è meglio che non si rilassa troppo sennò rischia di essere risucchiata nella zona calda. Sta iniziando un altro campionato, molte squadre si sono rinnovate e non soltanto noi, non c'è più nulla di scontato».

 

Cordeddu spiega l'intervento massiccio sul mercato di dicembre con gli arrivi di Chessa, Cacciuto, Cocco, Muzzu, Todde dopo quello di Emiliano Melis: «Abbiamo fatto in estate probabilmente troppe scommesse, poi si sono verificate delle opportunità come il fatto che il Siliqua stesse perdendo i migliori pezzi e siamo entrati prepotentemente nel mercato, cercando di rinforzare la squadra nei migliori dei modi. Il budget è rimasto più o meno inalterato perché non dimentichiamo che noi avevamo perso subito Uccheddu per infortunio, Bodano era andato via già ad ottobre e c'è stata la cessione non prevista di Antonio Usai (più gli addii di Achenza e Luigi Usai, ndr). Sono stati molto bravi in società a cambiare pelle a questa squadra, sono arrivati uomini importanti che hanno giocato in categorie superiori e con personalità, prima eravamo troppo giovani e l'inesperienza l'abbiamo pagata. Con la Torres sono convinto che abbiamo meritato vincere, non si può parlare di fortuna, di sicuro in altre partite avevamo fatto tanto e raccolto poco, anche per nostro demerito».

 

Dopo la sosta, il 7 gennaio c'è la trasferta a Muravera, quinta forza del torneo. «La squadra di Oliveira - osserva Cordeddu - è tra quelle che più mi ha impressionato per cattiveria e fisicità. Sarà una gara difficile ma andremo lì per giocarcela e portare a casa un risultato positivo. Se fosse un punto sarei felicissimo perché abbiamo bisogno di dare continuità, siamo stati troppo altalenanti. Abbiamo vinto con Atletico Uri e Torres, pareggiato con Castiadas e Stintino ma perso diversi scontri diretti, quelli alla lunga pesano anche nella classifica avulsa come abbiamo visto lo scorso anno. Vogliamo iniziare il 2018 col piede giusto sperando sia più fortunato del 2017».

 

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2017/2018
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