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Francesco Loi, allenatore, Muravera
«Il futuro? Gli stimoli per migliorare vengono meno»

Il Muravera risponde presente, Loi: «Col Cassino contava vincere, una rimonta di carattere»

«Nel finale di stagione conta essere pratici e vincere. Non bisogna dare spazio ai fronzoli perché con le chiacchiere non si fanno i punti». Nel pensiero di Francesco Loi è racchiusa la gara del Muravera nel recupero della 25ª giornata contro il Cassino, battuto in rimonta negli ultimi 5' grazie ai gol di Nurchi e Moi a coronamento di una bella mezzora finale dopo un primo tempo con poche emozioni e un inizio di ripresa caratterizzato dallo svantaggio su rigore.  

«Il primo tempo è stato bloccato, tosto e contro una squadra che aggrediva - osserva mister Loi - una gara brutta da vedere ma tatticamente fatta bene. Ripresa difficilissima, perché siamo andati subito sotto su rigore e una gara così, se non hai orgoglio e carattere, in genere la perdi. I cambi sono stati determinanti per la gare che dovevamo fare in quel momento, siamo diventati più veloci e fluidi nel gioco, più pungenti e aggressivi. Abbiamo creato 7/8 palle-gol nell'arco di mezzora ma è anche vero che, prima del nostro vantaggio, si sono divorati clamorosamente l'1-2».

Il Cassino aveva vinto 4 delle ultime 5 gare disputate col Muravera in questi tre anni: «È l'avversario contro il quale ho fatto meno punti da quando alleno in serie D e, quasi sempre, le gare hanno avuto una trama simile. Questa vittoria vale dieci punti, perché arriva dopo una sconfitta pesante in casa e perché ci porta a quota 38 avvicinandoci al nostro obiettivo. Inguardabili per un'ora sì ma abbiamo vinto uno scontro diretto e ora dormiamo più sereni. La lotta per la salvezza è durissima, da Muravera e Vis Artena in giù tutte sono coinvolte. Per noi, Lanusei, Latte Dolce, Carbonia e Atletico Uri la salvezza vale tre scudetti, economicamente non possiamo competere e dobbiamo inventarci sempre un qualcosa di estemporaneo, ma le scommesse a volte pagano e altre volte no e se sbagli non hai altri appigli».

A fine stagione potrebbe maturare la fine dell'esperienza del tecnico a Muravera, un quadriennio importantissimo: «Fino al 30 giugno darò sangue, sudore e anima per il Muravera, poi parlerò con la società e se non ci saranno le condizioni minime per andare avanti con un gran sorriso saluterò con la serenità di chi ha dato il massimo. Qui sono stato rispettato, benvoluto, stimato e, dal punto di vista umano, sono contentissimo. Dal punto di vista calcistico abbiamo fatto la storia del club come record in Eccellenza e campionati di serie D vissuti quasi sempre nella parte sinistra della classifica. Purtroppo a questi risultati non è seguito entusiasmo e interesse, in questi quattro anni non ho visto gli investimenti dovuti alle strutture che erano necessarie per programmare il futuro. In questo modo gli stimoli per migliorare vengono meno».     

Nelle scorse settimane Loi è stato visto in tribuna a Nuoro: «Vado raramente a vedere le partite, quando capita lo faccio per rendermi conto di cosa succede dietro la serie D, perché l'indirizzo di una squadra sarda forte la vedi in Eccellenza. Nuoro è la mia città, ho trascorso la maggior parte della mia adolescenza e ho tanti amici. Una piazza importante e storica alla quale auguro possa tornare a fare campionati che più le competono, perché ha uno stadio, un paese e una tifoseria».  

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2021/2022