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Il Ploaghe protesta, lettera a Delpin: «Garantisca che le designazioni arbitrali siano più eque per tutti»
Recupero extra dell'arbitro Staico il Taloro segna

Il Ploaghe protesta, lettera a Delpin: «Garantisca che le designazioni arbitrali siano più eque per tutti»

Il Plaoghe protesta. E prima di renderlo pubblico lo ha fatto con una dettagliata lettera indirizzata al presidente della Figc sarda Andrea Del Pin nella quale vengono spiegati i fatti accaduti nel finale rocambolesco della gara di Gavoi, col Taloro che ha segnato il gol dell1-1 all'ottavo minuto di un esagerato recupero assegnato incomprensibilmente dall'arbitro Maria Francesca Staico. La lettera-protesta a firma del presidente Marco Budroni si conclude con la richiesta di un intervento del presidente federale «a garanzia per le future designazioni nell'ottica dell'equilibrio, correttezza ed equità nei nostri confronti e di tutte le società partecipanti al campionato di Eccellenza». Quello del direttore di gara cagliaritano è l'ultimo di una serie di torti arbitrali che la matricola sassarese ha subito ma, a differenza, degli altri, quello di domenica al Mariastiai di Gavoi va al di là del semplice errore di valutazione. 

 

Antonio Cocco, capitano del Ploaghe e i tifosi biancoblùIl vice-presidente Gianmario Tedde riassume i fatti nonché il contenuto della lettera inviata a Delpin: «L'arbitro Staico, alla scadenza dei 90' di gioco e sul risultato di 0-1 per il Ploaghe, ha assegnato sei minuti di recupero quando durante la partita ci sono stati solo 4 cambi e una interruzione di gioco per infortunio durata non più di un minuto. Noi ci aspettavamo ci fossero al massimo 4' di recupero, invece, oltre ai 6' assegnati ha aggiunto un ulteriore e ingiustificato minuto probabilmente per l'espulsione di Roberto Mele che gioca nel Taloro e non nel Plaoghe. A tempo già scaduto, comunque, ha fischiato una punizione a centrocampo per il Taloro, sugli sviluppi della quale i nostri avversari hanno pareggiato, ben oltre l'ottavo minuto di recupero». Al danno si è aggiunta poi la beffa. «Alla richiesta del nostro capitano Francesco Zichi sulle motivazioni di un così prolungato recupero - spiega ancora Tedde - e alla richiesta di poter vedere il cronometro col tempo effettivamente giocato, l'arbitro Staico ha risposto estraendo due cartellini rossi, perché con Zichi c'era anche Luca Carboni, condizionando fortemente la gara che affronteremo domenica prossima col Muravera visto dopo che durante il match di Gavoi aveva espulso anche Gavino Olmetto». 

 

Il dirigente del Ploaghe continua: «Ci sentiamo fortemente penalizzati, non soltanto perché ci mancano due punti in classifica e saremmo potuti essere a due lunghezze dalla capolista Lanusei ma siamo stati raggiunti al secondo posto dal Muravera, che ospiteremo domenica senza tre giocatori importanti. Tutto questo per colpa di un arbitro che in altre partite di quest'anno e in altre stagioni si è mostrato spesso non all'altezza. La gara di Gavoi era sentita dal punto di vista emotivo, visto che nel Ploaghe c'erano tanti ex Taloro come il tecnico Cirinà e i giocatori Cherchi e Piredda, è stata giocata a viso aperto e con un agonismo non così eccessivo da giustificare quattro espulsioni e una lunga lista di ammoniti. Il suo modo di dirigere in modo indisponente ha creato anche tensione sugli spalti perché si è creato nervosismo». Subito scemato nel dopogara. «Noi con l'amaro in bocca, e il Taloro felice per aver raggiunto il pareggio - dice Tedde - l'abbiamo finita a mangiare e bere tutt'insieme nel terzo tempo, tifosi compresi. Così è stato anche a Lanusei coi nostri tifosi e quegli ogliastrini a festeggiare nel dopogara nonostante una gara tirata e sentita tra prima e seconda in classifica. Al ritorno ricambieremo senz'altro il rinfresco con entrambe le società».

 

Gianmario Tedde spende belle parole per il campionato che sta facendo il Ploaghe: «Siamo contenti di quello che abbiamo fatto in queste 13 giornate nelle quali stiamo viaggiando con una media di 2 punti a partita. Abbiamo una rosa di qualità, grazie anche al fatto che il presidente Budroni riesce a dare posti di lavoro ai giocatori, ma siamo così in alto anche grazie alla compattezza di un gruppo ben plasmato dall'allenatore Ivan Cirinà che, con l'esperienza maturata in Eccellenza, ci sta aiutando a scoprire un campionato dal quale mancavamo da 21 anni e ne ignoravamo il livello. Nonostante ci muoviamo tra tante difficoltà economiche, speravamo di fare un campionato di vertice e stiamo andando oltre le nostre aspettative, dando immagine al paese in tutta la Sardegna. Due promozioni in tre anni è un ottimo risultato e un traguardo che il presidente Budroni si era prefissato sin dal suo arrivo. Vogliamo tenere la categoria ma ci piace poter sognare la serie D». Importante è stato anche l'esser tornati dopo 17 mesi al campo comunale "Cabigiosu". «Ringraziamo il sindaco Baule e l'amministrazione comunale – dice il vice-presidente – per i lavori di messa a norma del nostro impianto. È in terra battuta e ciò comporterà un diverso spettacolo nel nostro gioco dopo aver fatto un intero campionato di Promozione a Codrongianos e quest'inizio di stagione a Ossi nel sintetico ma tornare a Ploaghe è la soluzione ideale perché avremo molto più pubblico che sosterrà la squadra. Abbiamo sempre vinto in casa, le 5 gare giocate a Ossi e la prima al Cabigiosu col Ghilarza, speriamo di continuare così anche contro il Muravera nonostante tutte le assenze».

In questo articolo
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2014/2015
Tags:
Sardegna
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