«Bisogna saper gestire i momenti positivi e negativi»
Il Porto Torres tra le grandi, Congiata: «Punti utili alla salvezza, l'età media è 21 anni e valorizziamo i giovani»
Dopo due sconfitte pesantissime, otto gol al passivo e nemmeno uno all'attivo, rimediate contro la capolista Tempio e l'ambizioso Stintino, il Porto Torres riparte di slancio, grazie al rotondo 4 a 1 maturato nel confronto casalingo contro il Buddusò. La classifica attualmente vede i rossoblù allenati da mister Roberto Congiata al quarto posto, in coabitazione con la Macomerese, con un bottino di tutto rispetto di 15 punti, frutto di cinque vittorie in otto giornate. L'avvio in campionato, del resto, è stato a dir poco perfetto, con tre successi consecutivi che hanno rappresentato un ottimo trampolino di lancio. All'orizzonte, intanto, c'è la trasferta nella tana dell'Usinese, seconda forza del campionato, per uno dei match più importanti della nona giornata.
«Domenica, contro il Buddusò, le cose ci sono girate bene sin dall'inizio — ammette mister Roberto Congiatta — siamo scesi in campo con la giusta concentrazione, riuscendo ad imprimere un buon ritmo alla gara, cosa che, di fatto, è una delle caratteristiche principali della nostra squadra, composta principalmente da ragazzi molto giovani. Se riusciamo a mantenere un'intensità elevata, considerando anche l'ottimo bagaglio tecnico degli attaccanti a disposizione, diventiamo una squadra ostica per chiunque».
Il tecnico poi aggiunge: «I nostri avversari hanno fatto fatica, soprattutto a causa del campo che era in pessime condizioni, anche per via della pioggia. A dire la verità il manto in erba naturale è un po' allo sfascio, per questo dico che è stato importante interpretare nel modo giusto la gara già dalle prime battute».
Il Porto Torres doveva ripartire dopo le pesanti battute d'arresto rimediate contro il Tempio, cinque a zero, e lo Stintino, tre a zero.
«Abbiamo vissuto questi due ko con grande filosofia, con il pieno di tranquillità: quando hai a che fare con un gruppo dall'età media così bassa, parliamo di 21 anni appena, devi mettere in conto che durante la stagione ci possono essere degli alti e bassi. In questi casi, devi saper gestire i momenti positivi, mantenendo i piedi per terra e spegnendo, per quanto possibile, i facili entusiasmi, e di contro devi cercare di risollevare gli animi quando le cose vanno storte. I giovani tendono ad esaltarsi troppo dopo le vittorie e si buttano giù facilmente quando i risultati non arrivano. Spetta a me e al resto dello staff tecnico cercare di riequilibrare la situazione. Proprio per questo dico che le abbiamo vissute per quello che sono: due brutte sconfitte, ma paradossalmente ci hanno dato la forza per continuare a lavorare con la giusta serenità».
Del resto, il Porto Torres in casa ha sempre vinto, ad eccezione della battuta d'arresto rimediata proprio contro i galletti di Cantara.
«Quest'anno siamo ritornati a giocare sul nostro campo, dopo una stagione in cui, in pratica, la squadra è sempre stata in trasferta, per via dei lavori che stavano facendo, proprio per sistemare la superficie in erba naturale. Le cose sono andate male, però, ed ora il campo è in condizioni pietose, è davvero difficilissimo giocarci, soprattutto per i nostri avversari, perché bene o male noi ormai ci siamo abituati, riusciamo ad adeguarci, insomma. Soprattutto quando è asciutto, è a dir poco tremendo».
La prossima sfida, in trasferta, contro l'Usinese, rappresenta un banco di prova di sicuro affidamento.
«Ci prepareremo con la consapevolezza che affrontiamo una delle big del torneo, ma come dico ai ragazzi, è bellissimo meritarsi di giocare partite così importanti, significa che stiamo lavorando bene: abbiamo 15 punti in cassaforte, che valgono per il quarto posto, vuol dire che non abbiamo l'acqua alla gola, insomma».
L'allenatore presenta la sfida: «Ci andiamo con la voglia di giocarcela, con la voglia di vedere di che pasta siamo fatti, contro dei giocatori espertissimi. Non faremo sicuramente barricate, non ci riusciamo proprio. Giocheremo a viso aperto, l'ultimo verdetto spetterà al campo, come sempre».
La stagione dei rosso-blu è iniziata nel migliore dei modi, con tre vittorie di fila.
«L'obiettivo dichiarato del club è la salvezza — ricorda Congiatta — cercando, nel frattempo, di valorizzare i tanti giovani che abbiamo in rosa. Quando ho visto il calendario per questa stagione ho pensato che sarebbe stato importante partire con il piede giusto, considerando che nelle prime quattro uscite avremmo affrontato le avversarie dirette nella corsa per non retrocedere. Proprio per questo abbiamo improntato la preparazione atletica, in estate, per essere brillanti in avvio: i punti che c'erano in palio valevano doppio».
Anche e soprattutto sul piano del morale e dell'autostima.
«La classifica rispecchia il nostro valore: abbiamo capito che possiamo giocarcela tranquillamente con le squadre che occupano le zone basse, mentre per quanto riguarda le sfide contro le squadre al vertice possiamo e dobbiamo migliorare ancora molto: non riusciamo a reagire quando passiamo in svantaggio, ad esempio, come è successo contro Sennori, Tempio e Stintino».
Il Porto Tores viaggia con un perfetto equilibrio tra gol fatti, quattordici, e gol subiti.
«Sicuramente i gol al passivo sono troppi (ride); se vogliamo raggiungere il nostro obiettivo la fase difensiva sarà una delle prime cose che dovremo sistemare».