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Campionati di calcio
«Le vittorie a Luras, Luogosanto e Siniscola sono state decisive. Ora servono forze nuove nel direttivo»

Il Portotorres brinda alla salvezza, Porqueddu: «Non ci aspettavamo una stagione così difficile, in pochi credevano a questa impresa ma i ragazzi sono stati eccezionali»

Grazie ad una seconda parte di stagione giocata ad altissimi livelli, il Portotorres conquista la permanenza in Promozione senza passare dagli spareggi play-out; un risultato importante, soprattutto se si considera che al giro di boa la squadra era impantanata al penultimo posto e si stava faticosamente lasciando alle spalle un periodo non proprio felicissimo.
Un risultato che è la diretta conseguenza della tenacia, della grinta e della voglia di vincere di un gruppo che si è stretto attorno a Tore Porqueddu, subentrato a stagione in corso al posto di Fabrizio Murgia. Il tecnico ha saputo mantenere la calma, anche nei momenti più delicati, riuscendo a tirare fuori il meglio da parte dei suoi ragazzi. Il pari per 2 a 2 strappato in casa della forte Usinese rappresenta l'ultimo, decisivo passaggio per una riscossa su cui pochi, probabilmente, avrebbero scommesso un centesimo.

«Alla decima giornata ci trovavamo all'ultimo posto in classifica, con soli quattro punti. Da allora ne abbiamo messi insieme ben 29, che non sono pochi. Per il resto, non è stato affatto semplice: avevamo costantemente la pressione addosso, ogni settimana era una vera e propria sfida per noi. Io ho semplicemente cercato di tenere unito lo spogliatoio e far vedere ai ragazzi sempre il bicchiere mezzo pieno, evidenziando gli aspetti positivi più che quelli negativi. Devo ammettere che ho avuto a disposizione un buon gruppo, che ha lavorato sodo e ha raggiunto questa salvezza con merito».
Porqueddu rivive gli ultimi 90' di una stagione tiratissima. «Loro volevano vincere per forza, per congedarsi nel migliore dei modi dal proprio pubblico e chiudere in bellezza dopo una stagione deludente. Incontravamo una squadra che, in estate, era stata costruita per vincere, eravamo consapevoli delle tante insidie che avremmo incontrato. A noi bastava un punto, ma l'abbiamo preparata come se fosse la classica partita da ultima spiaggia. Vincevamo per 2 a 0, poi c'è stato un calo e abbiamo subito il pareggio. E' andata così, ma va molto bene».

Nella volata per la salvezza, probabilmente pesa moltissimo il 3 a 1 rifilato a domicilio al Lauras.
«E' stata sicuramente la svolta del nostro campionato, una gara vinta alla grande, sofferta quanto meritata; ma anche aver vinto per 3 a 2 contro il Siniscola, altra diretta concorrente, ci ha dato una bella spinta».
Il tecnico divide i meriti in parti uguali. «Di solito quando si raggiunge l'obbiettivo significa che tutte le componenti, allenatore, società, ragazzi e pubblico, hanno remato dalla stessa parte dando il massimo. Sono stati tutti eccezionali, soprattutto nei momenti più delicati».
Nella seconda parte di stagione è emersa tutta la personalità dei rosso-blu. «Gli elementi di maggior esperienza ci hanno dato una grossa mano in questo senso; ragazzi come Congiu, Coghene, Pittalis sono risultati fondamentali per tenere alta la concentrazione e portare avanti il lavoro con intensità».

Un traguardo importante, che permette di guardare al futuro con ottimismo, anche se Porqueddu preferisce mantenere i piedi per terra. «Allenare mi piace tanto, ma questo club ora ha bisogno di forze nuove. Il progetto grava sulle spalle di cinque dirigenti che hanno fatto i salti mortali per due anni ma non è più pensabile di andare avanti così, non ce la facciamo davvero più. Chi ha energie da mettere in campo, in questo senso, si faccia avanti. Per quanto mi riguarda, io potrei anche continuare in un'altra società».

Parole dettate anche dalla grande stanchezza, piuttosto normale, che emerge alla fine di una stagione a dir poco massacrante. «Il compito più difficile – ammette Porqueddu – è stato sul piano psicologico. Per fortuna abbiamo conservato la convinzione di potercela fare, l'autostima è stata importantissima per andare avanti. Ci siamo trovati ad affrontare situazioni anche molto difficili, ma fortunatamente negli appuntamenti decisivi non abbiamo mai deluso. Peccato per quella sconfitta in casa rimediata contro il Porto Rotondo, un calo mentale che poteva comunque starci dopo l'impresa di Luras».
Nella seconda parte di campionato la squadra ha cambiato nettamente marcia. «Ho aggiustato le cose a livello tattico, passando dal 4-4-2 al 3-5-2 e arretrando Congiu, che è diventato il perno centrale della nostra difesa. Per il resto, quando devi recuperare non puoi far altro che aumentare gli sforzi; a questo proposito considera che nelle tre settimane di sosta per le festività natalizie abbiamo organizzato quattordici sedute di allenamento. Se non molli mai, se mantieni la guardia sempre alta i traguardi si raggiungono».
In pochi alla vigilia avrebbero pronosticato una stagione così problematica per il Portotorres. «Abbiamo peccato di presunzione, dopo il buon girone di ritorno dell'anno passato pensavamo davvero ad un cammino decisamente più tranquillo, ma ciò che è stato fatto non conta nulla, nel calcio nessuno ti regala niente e devi sempre dimostrare il tuo valore, domenica dopo domenica».
Porqueddu chiude con i ringraziamenti. «Per questa società, e per tutti i giocatori: sono stati fantastici. Ci tengo a salutare i pochi tifosi che ci hanno seguito, sono stati fondamentali a Siniscola, a Luras, a Luogosanto e anche domenica erano circa una sessantina».
 

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