Salta al contenuto principale
Serie D
«Ho sbagliato a far polemica con l'Arzachena»

Il ritorno di Emiliano Melis: «Selargius è casa mia, spero di far bene»

«Il Selargius mi ha mandato in prestito per un anno a farmi le ossa prima ad Arzachena e poi un'esperienza a Muravera in una categoria inferiore». Emiliano Melis se la cava con una battuta per spiegare il ritorno in maglia granata dopo un anno lontano da casa. L'ex trequartista del Cagliari ha trovato l'accordo con il presidente Tonio Mura e ha firmato il cartellino per quello che risulta essere il primo acquisto messo a disposizione del tecnico Vincenzo Fadda.

 

Il ritorno a casa - «Ritorno volentieri a casa, sono molto stimolato e ho la stessa voglia di quando avevo 18 anni. Tutto è immutato per me rispetto alle due stagioni che ho fatto a Selargius e per le quali ho dei ricordi bellissimi. Il primo anno abbiamo sfiorato la serie C2 e, se non avessimo perso la finale contro il Pomezia ci avrebbero ripescato. L’anno dopo, tra mille difficoltà, abbiamo centrato una salvezza con alcune giornate d’anticipo. Poi per me sono state due annate buone dal punto di vista realizzativo (17 e 12 gol, ndr) spero di ripetermi».

 

Il Selargius che ritrova - «È una squadra maturata che ha ricevuto grandissimi applausi in campi anche importanti, si è tolto molte soddisfazioni dimostrandosi all'altezza della serie D. Dopo il Budoni che ha stupito tutti centrando i playoff, il Selargius è stata la vera rivelazione tra le squadre sarde. Ha fatto un po' come l'Atalanta che tutti davano per spacciata e poi si è salvata ma ogni anno si riparte da zero, non saremo più una sorpresa, non verremo sottovalutati e questo deve suonarci come un campanello d'allarme».

 

L'obiettivo - «Ci sarà da soffrire tanto per raggiungere la salvezza, la serie D è un campionato equilibrato nel quale giocano sempre più ex professionisti che scendono di categoria. Chi sarà il mio compagno di reparto? Se rimane Caboni sarei molto contento, ha fatto una stagione eccezionale. Nessun problema per la fascia di capitano, resta al braccio di Simone Farci».

 

La delusione ad Arzachena - «L'ho già metabilizzata, tutto serve per crescere e fare esperienza. Per me era una squadra da prime posizioni ma è anche vero che la stagione non è nata sotto una buona stella. Mi è dispiaciuto che quando sono andato via a dicembre ci siano state delle polemiche alle quali ho contribuito anche io, non è nel mio carattere e ci sono cascato anche perché i fatti poi hanno dimostrato che l’Arzachena ha avuto davvero problemi economici ed era giustificato il ridimensionamento che hanno fatto allora e anche adesso. Per me è acqua passata, non serbo nessun rancore con la dirigenza e mi farà piacere tornare ad Arzachena da avversario».

 

La parentesi a Muravera - «Altra bella esperienza, in un campionato difficile come l'Eccellenza. Nel girone di ritorno noi e il Carbonia siamo state le migliori, tolte le due corazzate Torres e Olbia, marciando entrambe a ritmo playoff».

In questo articolo
Squadre:
Allenatori:
Campionato:
Stagione:
2012/2013
Tags:
Intervista