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Il Selargius affonda tra decreti ingiuntivi ed Equitalia, l'avvocato Gaia: «Se Emiliano Melis non rinuncia agli atti esecutivi per noi è finita»
Pignorati i contributi regionali e casse vuote

Il Selargius affonda tra decreti ingiuntivi ed Equitalia, l'avvocato Gaia: «Se Emiliano Melis non rinuncia agli atti esecutivi per noi è finita»

Il Selargius rischia di scomparire. I problemi economici che attanagliano il club cagliaritano potrebbero portare a chiudere anticipatamente la stagione rinunciando a scendere in campo sin dalla trasferta di domenica a Terracina. Cartelle esattoriali che spuntano come funghi per un valore di circa 350mila euro, richieste di pignoramenti da parte di Equitalia, decreti ingiuntivi provvisoriamente esecutivi richiesti dell'ex capitano Emiliano Melis - che vanta un credito verso la sua ex società di circa 32mila euro - e dell'agenzia di viaggio Travel stanno bloccando l'erogazione degli acconti dei contributi regionali e comunali lasciando le casse societarie vuote. Da qui il grido d'allarme di Antonio Gaia, avvocato e rappresentante della nuova società che nell'agosto scorso è subentrata al presidente Tonio Mura: «La situazione del Selargius si è evoluta in maniera drastica e drammatica nell'ultima settimana, perché aspettavamo fiduciosi i bonifici da parte della Regione di 58mila euro e del Comune di Selargius di 26mila euro, visto che c'erano già le determine e gli impegni di spesa, ma l'erogazione di quegli acconti è stata bloccata precludendo di fatto la prosecuzione del campionato in modo serio e dignitoso. Non abbiamo un centesimo in cassa per affrontare la trasferta di domenica a Terracina».

 

Il Selargius è stretto in una doppia morsa, da una parte c'è un'esposizione massiccia nei confronti di Equitalia, dall'altra ci sono le richieste di pignoramento dei contributi regionali di un ex giocatore e di un'agenzia di viaggi. La situazione con Equitalia si è fatta improvvisamente pesante, come spiega Antonio Gaia: «Venti giorni fa sono arrivate in sede due cartelle esattoriali di Equitalia per un valore di 18mila e 66mila euro mentre noi sapevamo essercene solo una da 40mila come risulta da bilancio redatto e firmato da chi ci ha preceduto nella gestione della società, quindi il doppio. Il sottoscritto si è recato negli uffici di Equitalia il 2 marzo scorso e, dopo aver parlato con i funzionari, sono saltati fuori altri due estratti ruoli da 170mila e 46mila, perciò fate voi i conti e vedrete che l'esposizione nei confronti di Equitalia ammonta a circa 350mila euro complessivi per accertamenti fatti sino al 2008, cioè ben sei anni prima del nostro arrivo in società». Poi l'avvocato originario di Sarule spiega un altro passaggio tecnico: «Tutti i contributi pubblici che vengono erogati, quando superano la soglia di 10mila euro sono sottoposti ai raggi ics da parte di Equitalia. La Regione Sardegna ci ha informati del blocco del bonifico in uscita e ci ha anche detto che, una volta trovato l'accordo con Equitalia con un piano di rientro (già pronto da firmare e di circa 1800 euro al mese, ndr) che sospenda qualunque tipo di pignoramento e di esecuzione, i soldi potranno essere erogati al Selargius Calcio». 

 

L'avvocato Antonio Gaia e l'ex Selargius Emiliano MelisL'altro intoppo, quello più importante, riguarda la vicenda legata all'ex capitano. «Noi abbiamo una pendenza nei confronti di Emiliano Melis per due assegni di circa 24-25mila euro, in più c'è la vertenza del contratto relativo alla stagione scorsa di 7,5mila euro. Con lui c'è una causa in corso su quegli assegni datati settembre 2011, da lui mai versati nel 2012, 2013 e 2014, un atteggiamento incomprensibile ed essendoci un decreto ingiuntivo provvisoriamente esecutivo ha richiesto il pignoramento di quei contributi regionali. Non è neanche detto che la causa la vinca perché c'è la violazione dell'articolo 30 della clausola compromissoria prevista dallo statuto della Federazione che impone ai tesserati di rinunciare ad adire la giustizia ordinaria per tutte le controversie inerenti l'attività sportiva. Melis avrebbe dovuto chiedere l'autorizzazione al presidente federale ed ottenerla prima di procedere per vie civili con un decreto ingiuntivo. Lo stesso decreto è stato chiesto dall'agenzia Travel ma con quest'ultima si è trovato un accordo con il collega avvocato Sergio Sulis affinché rinuncino agli atti. Così pure dovrebbe fare Melis, siamo da novembre in contatto col suo avvocato, Gabriella Mameli, senza mai trovare un accordo, il suo no sta bloccando l'erogazione di questi contributi e ha purtroppo costretto noi soci ad anticipare tutti i soldi di tasca. Tutta la programmazione successiva da marzo in poi è stata fatta sulla base di questi 58mila euro dell'acconto sui contributi regionali e dei 26mila dal Comune del Selargius che sarebbero dovuti entrare nelle casse ad inizio marzo, così che avremmo dato gli acconti ai giocatori, pagato i creditori e, soprattutto, avremmo potuto onorare il campionato sino alla fine». Ma se il Selargius non incassa quei soldi difficilmente ci riuscirà lo stesso giocatore selargino, ora attaccante del Castiadas. «Equitalia ha per legge la prevalenza su tutto e tutti - continua Gaia - è un creditore privilegiato che entra come uno tsunami e si porta via tutto. Il ragionamento è stato quello di fare un piano di rientro con Equitalia, si sospendeva la loro procedura di esecuzione e i soldi sarebbero entrati in cassa, ma la questione Emiliano Melis sta bloccando tutto. Questo è l'unico filo di speranza che ha il Selargius di sopravvivere. Se domani il giocatore e il suo avvocato andassero dal giudice dell'esecuzione a rinunciare all'azione esecutiva e noi presentassimo poi quel documento sottoscritto dal giudice all'assessorato alla Pubblica Istruzione domani stesso ci hanno assicurato che avverrebbe il bonifico, diversamente il Selargius dovrà chiudere le serrande e dire addio al campionato di serie D, non ci sono altri termini per andare oltre. Si tratta di buonsenso, se la società non sblocca i contributi e non ha i soldi, lo stesso Emiliano Melis non li vedrà mai perché rastrella tutto Equitalia. Noi non vogliamo chiudere e stiamo provando a percorrere qualsiasi strada per rispetto dei giocatori, dei tifosi, di noi stessi soci e del Selargius calcio, non ci fa piacere tutto questo perché è un'eredità che abbiamo ricevuto non conoscendo tutte queste problematiche mai esplicitate al momento del passaggio di consegne». Oltre all'esposizione con Equitalia e le cause fatte da Emiliano Melis e dall'Agenzia Travel, ci sono altre posizioni debitorie nei confronti di altri giocatori come Luca Di Prisco, Giuseppe Nuvoli e del tecnico Virgilio Perra: «Tutte situazioni a noi sconosciute, sono fulmini a ciel sereno».

 

L'avvocato Gaia punta il dito sulle vecchie gestioni: «Per non inguaiarci ulteriormente e per nostra tutela, il sottoscritto stamattina ha portato tutta la documentazione e gli atti alla sezione tributaria della Guardia di Finanza perché noi non dobbiamo pagare per errori commessi da altri. Ognuno si deve assumere le proprie responsabilità perché i 350mila euro di esposizione con Equitalia sono relativi al periodo 2006-2008, però sono già scattati gli accertamenti dal 2009 al 2014 da parte dell'Agenzia delle Entrate che in proiezione porterebbe l'esposizione complessiva ad un milione di euro. Basta andare a ritroso per individuare chi era alla presidenza dal 2006 fino all'estate scorsa e capire chi è responsabile». La nuova società specifica come non fosse a conoscenza della ultime cartelle esattoriali: «L'avviso di accertamento per quella di 170mila euro è stato notificato il 31/12/2013 e la cartella è pervenuta in sede a fine giugno 2014, prima del nostro avvento. Le società di calcio sono delle onlus, se io vado alla Caritas, anch'essa una onlus, non mi pongo il problema se abbia o meno una esposizione con l'Agenzia delle Entrate e mi fido soprattutto di ciò che c'è in bilancio e nel bilancio è riportata un'esposizione di 40mila euro mentre ora ne saltano fuori altre quattro per altri 300mila euro». Bisogna poi verificare se ci siano prescrizioni sugli accertamenti precedenti al 2009: «Stiamo andando a verificare tutto e se le prescrizioni sono state interrotte con gli avvisi di accertamento o altre notifiche allora la cosa sarebbe ancora più grave perché qualcuno ce l'ha celato in maniera subdola e se esistono questi atti non possiamo nemmeno attaccarci alla prescrizione».

 

Tutto questa vicenda è seguita con interesse dal Cagliari che, sin dall'inizio del campionato, è stato vicino alla nuova società. «Il Cagliari ci sta dando una mano ed è sempre disponibile a farlo - dice il diesse Ovidio Concu - con loro ci siamo sentiti solo oggi una trentina di volte ma è pur sempre una società per azioni e non può dare materialmente dei soldi ad un'altra società perché non ne ha la proprietà oltre al fatto che deve documentare ogni uscita di denaro». La squadra non si è allenata, ha atteso notizie col morale a terra mentre il tecnico Karel Zeman attendeva novità seduto in panchina con il preparatore dei portiere Paolo Mancini. I giocatori hanno parlato con la società e sono poi andati via. Oggi sapranno se il Selargius avrà un futuro o se inizierà il percorso di chiusura delle attività. L'effetto domino parte dalla decisione che prenderà Emiliano Melis, la sua rinuncia all'azione esecutiva porterà alla firma del piano di rientro con Equitalia e allo sblocco dei contributi.

In questo articolo
Squadre:
Campionato:
Stagione:
2014/2015
Tags:
Sardegna
Girone G