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Il Siliqua ha ancora fame, Picciau: «A Tonara per vincere, l'Eccellenza sarebbe il giusto premio ai nostri sacrifici»
Il fantasista: «La promozione e poi sotto i ferri»

Il Siliqua ha ancora fame, Picciau: «A Tonara per vincere, l'Eccellenza sarebbe il giusto premio ai nostri sacrifici»

È partito con l'ambizione di lottare per il vertice, poi il Siliqua è sparito dai radar di chi stilava classifiche per il primo posto e i playoff, però alla fine ha chiuso al terzo posto nel girone A di Promozione con 61 punti, migliorando di 2 punti lo score dell'anno scorso e di una posizione la classifica finale, quella che ha permesso alla squadra di Marco Piras - giunto nel club iglesiente alla nona giornata in sostituzione dell'esonerato Titti Podda - di conquistare gli storici playoff per il club di Mariano Collu e del diesse Bruno Serventi. Un traguardo non facile, vista la nutrita e qualificata concorrenza, e che sembrava essersi compromesso con la sconfitta di Orroli alla 2ª di ritorno. Come ricorda Raffaele Picciau, fantasista classe 1986 del Siliqua che si prepara alla semifinale playoff in casa del Tonara: «La scossa è arrivata dopo la gara di Orroli, quella sconfitta ci ha messo di fronte ad un bivio, ci siamo guardati in faccia e abbiamo cambiato marcia. Cosa è successo? Quando vai in campi difficili e contro ottime squadre come l'Orrolese se non ci metti le gambe e qualcosa in più della semplice voglia di giocare rischi di fare figuracce. Siamo stati un po' polli perché dopo mezzora avevamo incassato 4 gol ma quella lezione ci è servita parecchio».

 

Raffaele Picciau (Siliqua) ha saltato tre mesi per infortunioInfatti avete cambiato marcia, 32 punti in 13 giornate per arrivare là dove non ci eravate riusciti l'anno scorso

«Noi ci abbiamo provato anche la scorsa stagione, quest'anno con difficoltà maggiori per tutti i disguidi capitati ci siamo riusciti, il bello del calcio è anche questo. Con l'arrivo di mister Piras abbiamo ripreso a marciare come dovevamo, la società è stata brava ad intervenire nel mercato di riparazione visto che a dicembre siamo arrivati con una rosa falcidiata da infortuni e assenze inaspettate per via di qualche abbandono da parte di alcuni ragazzi del posto che ci hanno portato a giocare diverse gare contati e con giocatori fuori ruolo. Forse per tutti questi problemi, a metà stagione, ci si è dimenticati troppo facilmente del Siliqua, sembrava quasi che fossimo una squadra da metà classifica. I risultati però li facevamo e siamo stati bravi a vincere scontri diretti importanti come quelli contro la Monteponi - che sul nostro campo ha conosciuto la prima sconfitta stagionale - e contro la Ferrini - che subì l'aggancio in vetta del Monastir - mentre nel girone di ritorno è stata decisiva la vittoria contro la Frassinetti che ha ricacciato indietro un pericoloso avversario e ci ha permesso di restare ad un punto dal terzo posto»

Domenica primo spareggio, col Tonara favorito dal giocare in casa e dal passare in finale se la gara sarà in pareggio nei 120'. Cosa sapete dei vostri avversari?

«In effetti noi partiamo con due handicap, non condivido la scelta della Federazione di dare un ulteriore premio alla squadra di casa se si arriva in pareggio dopo i supplementari, il vantaggio di chi arriva secondo nella stagione regolare avrebbe dovuto limitarsi al fatto di giocare lo spareggio sul proprio campo. Ricordo che quando ero nel Pula perdemmo col Ghilarza lo spareggio in casa ai calci di rigore. Queste sono ora le regole e a queste ci adegueremo, noi abbiamo un solo risultato da fare ed è la vittoria ma la nostra forza è la tranquillità perché se ci mettiamo gli isterismi non andiamo da nessuna parte. Sappiamo di affrontare una squadra che fa della solidità difensiva l'arma migliore nonostante sia comunque votata all'attacco e con un fuoriclasse come Atzori che fa la differenza in ogni momento, oltre ad avere altri giocatori forti come Sanna, Pili e Calaresu»

I vostri avversari contano sull'apporto dei tanti tifosi che gremiranno le tribune al "Su Nuratze"

«Ed è giusto perché hanno la fortuna di avere un pubblico numerosissimo. Una spinta in più per loro ma non credo che ci faremo intimorire, abbiamo dei giocatori esperti che hanno calcato campi caldi, sapremo gestire tutto anche grazie alla tattica che sceglierà il nostro mister e che stiamo provando in settimana»

Come bisogna giocarle queste gare?

«Con pazienza e con lo spirito che ci stiamo mettendo da un paio di mesi a questa parte. Stando molto attenti in ogni fase del match, loro sono pericolosi, se sono arrivati dietro l'Atletico Uri e davanti a squadre molto forti come Dorgalese, Montalbo, Sporting, Tempio e Ilva vuol dire che non sono agli spareggi per caso»

Voi siete partiti con ambizioni di vertice ma poi c'è stato il cambio del tecnico, cosa vi ha dato Marco Piras?

«Il mister è esperto di questi subentri, gli è capitato altre volte facendo sempre bene. È un maestro e anche quest'anno lo ha dimostrato perché è arrivato in una situazione veramente difficile, col mercato ancora chiuso nonostante la società volesse rimpolpare una rosa diventata scarna. Ha dato una disciplina fuori dal campo e in campo che, in quel periodo, andava scemando. La bontà del suo lavoro si è vista con i risultati ottenuti, il terzo posto e la qualificazione ai playoff lasciandosi alle spalle squadre forti come Monteponi, Orrolese e Frassinetti»

Cacciuto che segna 30 gol te lo saresti aspettato?

«Io, Nicola Atzeni e Cristian all'inzio dell'anno ci dicemmo che avemmo fatto 40 gol, è mancato l'apporto di Nicola ma di Cacciuto ce l'aspettavamo un rendimento così, lui fa sembrare normali le cose che fa, per la Promozione è uno spreco e ha tenuto in corsa il Siliqua per molto tempo, si è caricato il peso dell'attacco sulle spalle perché è l'unica vera punta in rosa, infatti è toccato a me sostituirlo quando è mancato» 

Il vostro bomber è implacabile ma i gol del Siliqua possono arrivare da Meloni, dalle tue punizioni, dai giovani e dai difensori sulle palle inattive

«Questo è vero ed è merito del mister che cura molto bene le situazioni su palla inattiva e la fase offensiva, il nostro gioco permette a tanti giocatori di arrivare alla conclusione. Meloni ha segnato 15 giocando spesso da centrocampista, Amorati arriva sempre davanti alla porta e se migliora quest'aspetto può fare altre categorie, Melis ha fatto la sua parte anche se ha subito tanti infortuni che lo hanno limitato. Io riesco ogni tanto a far gol su punizione, anche quella è una soluzione per andare a rete ma so che pure il Tonara ha qualche specialista sui calci piazzati» 

Alla sesta giornata il brutto infortunio al ginocchio. Quando hai deciso di non farti operare speravi di arrivare così al finale di stagione?

«Appena mi sono infortunato non pensavo minimamente che sarei potuto scendere in campo prima di un intervento chiurugico, poi sono stati Atzeni e Cacciuto a mettermi l'idea che avrei potuto giocare nonostante il parere contrario del medico che aveva escluso questa possibilità. Ho fatto potenziamento e ho parlato col mister Piras che è stato fondamentale in questa mia decisione, lui ha insistito più di tutti per percorrere questa strada e senza la sua fiducia e il fatto che mi abbia fatto sentire importante per il suo Siliqua non avrei sicuramente rimesso piede in campo. Devo dire che è andata bene per me e per la squadra, ora ci giochiamo queste due gare di playoff e poi vedremo di fare l'intervento, perderò uno o due mesi della prossima stagione ma avrò un ginocchio più stabile»

E al rientro in campo troverai un Siliqua in Eccellenza?

«Credo che proprio di sì, sappiamo che è difficile però ci proviamo. Domenica andiamo a Tonara per vincere, abbiamo buone possibilità di fare risultato e speriamo con tutte le nostre forze di ottenere il salto di categoria, sarebbe il giusto premio per i nostri sacrifici fatti in tutta la stagione»

In questo articolo
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2014/2015
Tags:
Sardegna
15 Ritorno
Girone A