«L'anno scorso feci 6 gol, volevo superarmi e sono già a 7»
Ilva, Nico Maitini tuttofare, attacca, difende e segna: «Mister Cotroneo sa che posso fare di tutto per aiutare la squadra»
Tra i tanti protagonisti dell'Ilva capolista dell'Eccellenza c'è sicuramente Nicolas Maitini, centrocampista argentino con passaporto italiano, classe 1995, giunto in Sardegna col fratello Facundo (attaccante) dopo aver vinto il campionato in Basilicata col Rotonda (Eccellenza). In queste prime venti gare dei maddalenini il mister Cotroneo lo ha utilizzato da interno di centrocampo o da seconda punta - come nel 3-0 in casa della Villacidrese - per le sue capacità di inserirmo in area avversaria e di copertura che lo rendono duttile e completo.
«Fare un po' di tutto può andare bene ma, a volte, ci sono degli allenatori che non lo preferiscono - osserva Nico Maitini - Mister Cotroneo sa che posso fare di tutto per aiutare la squadra, da centrocampista, difensore o attaccante. Io voglio giocare e fare bene per i miei compagni. Con la Villacidrese è stata una bellissima vittoria per noi e anche meritata, Non ci sono partite facili al girone di ritorno, col Calangianus abbiamo vinto al 94' mentre domenica l'abbiamo sbloccata subito e siamo stati protagonisti tanto nel primo tempo quanto nel secondo. Abbiamo giocato sempre palla a terra, a centrocampo ci siamo trovati bene con Dominguez, Serra, Lobrano. Continuiamo a fare la nostra strada».
La rete alla Villacidrese è la quinta in campionato, più le due in Coppa Italia. «Hanno portato mio fratello Facundo come il bomber ma sono io. Scherzi a parte, ho segnato sette gol, sto arrivando tanto in area avversaria e, fortunatamente, sto anche riuscendo a mettere il pallone in rete. L'anno scorso mi ero fermato a sei, avevo l'obiettivo di superarlo e ora sono già a sette».
L'Ilva domani osserverà il turno di riposo: «Ci serve per lavorare tranquilli e recuperare in vista della trasferta di domenica prossima a Barisardo, per fare una bella gara come contro la Villacidrese. La Ferrini non molla, è sempre lì ma anche noi non molliamo; penso che tra noi, loro e il Tempio ci sarà la vincente di questa Eccellenza».