Salta al contenuto principale
Nunzio Falco, allenatore, Sarroch
«Società ambiziosa e mi hanno permesso di rimettermi in gioco»

La Gioventù Sarroch trionfa, Falco: «Onore a La Salle e Accademia Sulcitana, abbiamo fatto la differenza negli scontri diretti»

La vittoria del campionato da parte della Gioventù Sarroch era solo una questione di tempo: la capolista indiscussa del girone A di Seconda categoria, infatti, ha sempre occupato il primo posto della classifica e nelle ultime settimane ha mandato in play il classico cambio di passo che ha permesso, in sostanza, di aumentare il divario nei confronti di La Salle e, soprattutto, Accademia Sulcitana, la più grande rivale, a conti fatti, nella corsa al titolo. 

Mister Nunzio Falco ha tutti i motivi per godersi questo indiscutibile successo: i suoi ragazzi hanno conquistato 23 vittorie su 25 uscite, con due pareggi ed il conto relativo alle sconfitte ancora fermo a quota zero; numeri che potrebbero, tra l'altro, migliorare ancora, considerando che mancano altre quattro partite prima della fine del torneo. I gialloblù, inoltre, vantano un attacco atomico con 95 reti segnate sino a questo momento, di cui ben 24 portano la firma di Giuseppe Mura, e una difesa a prova di bomba che ha concesso solo 12 reti agli avversari, per la classica stagione da incorniciare. L'ex tecnico di Arbus e Arborea rivive le tappe principali che hanno portato a questo bel traguardo e ci svela i segreti che stanno dietro alla cavalcata messa in piedi dalla compagine del presidente Rocco Canepa.

«Ė stata una stagione favolosa, con la corsa al titolo che si è conclusa con un mese di anticipo rispetto al termine del torneo; io non posso che sentirmi estremamente soddisfatto e dopo aver conquistato il successo mi sono accorto che peso 10 chili in meno». 
Parole e musica di mister Nunzio Falco, che poi aggiunge: 
«Credo che a fare la differenza tra noi e le nostre avversarie siano stati i risultati ottenuti negli scontri diretti, e penso in particolare a quelli contro La Salle e Accademia Sulcitana, le due compagini che ci hanno impensierito maggiormente, almeno sino a 3-4 partite fa. Abbiamo avuto sempre il loro fiato sul collo, e probabilmente questo ci ha aiutato a spingere ancora più forte. All'andata siamo riusciti a vincere contro entrambe; al ritorno le cose ci sono andate estremamente bene contro i sulcitani, mentre con il La Salle ci siamo dovuti accontentare di un pareggio, per un bottino di 10 punti in quattro gare».

Il 7 a 0 rifilato all'Audax, in casa, davanti al pubblico delle grandi occasioni, è stato sicuramente il modo migliore per dare inizio alla grande festa per l'approdo in Prima categoria.
«Siamo scesi in campo con la solita cattiveria agonistica che ci ha contraddistinto quest'anno; sapevamo che avremmo potuto chiudere il discorso relativo al primo posto e volevamo fare centro al primo match-ball utile, così siamo partiti a mille all'ora. Suella e Ojeda si sono subito procurati due rigori nettissimi, trasformati dal nostro capocannoniere Giuseppe Mura; poi dopo il terzo gol le cose per noi si sono messe definitivamente in discesa, anche e soprattutto sul piano psicologico».

Tra i dati più emblematici che illustrano la stagione della Gioventù Sarroch, c'è sicuramente lo zero spaccato sotto la voce sconfitte. Il tecnico si concentra sulle ultime tre gare da giocare.
«Vivremo questo finale di stagione con tanta serenità, questo è poco ma sicuro. Anche se abbiamo raggiunto il nostro obiettivo, questo non significa che andremo ad affrontare le partite come se stessimo andando in gita; sicuramente darò spazio a tutti quei giocatori che hanno giocato meno, e ne approfitto per dire che tutti i ragazzi della rosa si sono messi sempre a disposizione; ed il discorso ovviamente vale anche per coloro che spesso entravano a partita in corso o per i giocatori che venivano chiamati in causa per sostituire gli assenti: posso dire che si sono sempre fatti trovare pronti, garantendo ottime prestazioni, e questo significa che, in un modo o nell'altro, tutti sono risultati importanti per tagliare il traguardo: penso in particolare a Mauretto Palmas, o a Michele Meloni, che sono stati una grande risorsa per noi in questo senso».

La Gioventù Sarroch vanta il miglior attacco in assoluto, con 95 gol fatti, e la difesa meno battuta, con appena 12 reti al passivo.
«Il campionato si è chiuso per quanto riguarda la corsa al primo posto – precisa mister Falco – ma ci sono ancora tante belle soddisfazioni che ci possiamo e che vogliamo toglierci: ci teniamo a mantenere il nostro fortino inespugnato, e cercheremo dunque di mantenere l'imbattibilità; poi ci teniamo a chiudere con il miglior attacco e la miglior difesa del torneo, permettendo al nostro centravanti Beppe Mura di laurearsi capocannoniere».

Falco è il primo ad essere sorpreso dello strapotere mostrato in campo dai suoi.
«Siamo ovviamente partiti per vincere, è inutile nasconderci, ma anche l'Accademia Sulcitana, forse più che il La Salle, aveva il nostro stesso obiettivo da raggiungere: avevano in rosa quei 5-6 giocatori di categoria superiore, che avrebbero potuto fare benissimo anche in Promozione; per noi, dunque, è un motivo di grande orgoglio essere riusciti a staccarli così tanto in classifica. Non abbiamo sbagliato niente, conquistando sei punti su sei nelle sfide contro di loro, e credo proprio che siano state le vittorie negli scontri diretti a risultare decisive. Non pensavamo comunque di vincere con un mese di anticipo rispetto al termine. Ma anche il La Salle merita i nostri complimenti più sinceri: si sono inseriti in un discorso che sembrava limitato a sole due compagini, almeno stando a quello che dicevano tutti gli addetti ai lavori. Per quanto ci riguarda, posso solo dire che ci tenevamo a vincere e ci siamo riusciti».

Il tecnico torna sui motivi che l'hanno spinto ad accettare la proposta del club gialloblù.
«Devo tutto, in questo senso, a Mirko Dentoni e a Rocco Canepa, che l'anno scorso mi hanno permesso di rimettermi in gioco. Purtroppo per lui, la società aveva deciso di separarsi da Saul Cherchi, che ci tengo a salutare e a cui faccio pubblicamente i complimenti per l'ottimo lavoro fatto nella prima parte del campionato di Terza categoria; dopo il suo esonero, dunque, la dirigenza ha pensato di affidare le chiavi della squadra a me, ed io venivo dopo un anno di lavoro con l'Arborea in Promozione, dal quale sono stato mandato via, lo ricordo sempre a tutti, quando mi trovavo a cinque punti dalla prima in classifica. In me c'era un po' di rabbia, è comprensibile credo: sono stato cinque mesi fermo, poi mi si è presentata questa buona occasione ed ho accettato, anche se non è stato facile ripartire dalla Terza categoria. Ma i dirigenti mi hanno illustrato il loro progetto e ho capito che erano molto ambiziosi, dunque nel giro di 24 ore ho detto di si. Quando ho preso in mano le redini della squadra avevamo tanti punti di ritardo nei confronti della prima in classifica, ma grazie ad un grandissimo girone di ritorno, dove abbiamo perso solo una partita, siamo riusciti ad arrivare subito a ridosso delle prime due, l'Accademia Sulcitana e l'Isuledda, e questo ci ha permesso, in definitiva, di presentare la domanda per il ripescaggio. Per quest'anno, invece, ci siamo messi al lavoro in netto anticipo per allestire una rosa competitiva, ho potuto lavorare fianco a fianco con il mio direttore sportivo Mirko Dentoni, a cui faccio i complimenti per il modo, molto professionale, in cui sta affrontando questa sua nuova avventura: per incominciare abbiamo puntato sullo zoccolo duro, partendo da giocatori come il capitano Diego Strazzera, che ha dimostrato grande attaccamento per questo progetto anche nei momenti più delicati, ed in più abbiamo chiuso l'accordo con elementi di grande spessore tecnico che, però, non hanno mai sottovalutato questa categoria. Ed in questo senso cito, tra gli altri, Mura e Recano, i giocatori più rappresentativi sul piano dell'esperienza: hanno sempre dato tutti il massimo e non posso che ringraziarli ad uno per uno, partendo proprio dalla formazione titolare, composta da Frau in porta, Sirigu, Conti, capitan Strazzera e Recano in difesa, i due argentini Ojeda e Andruetto a centrocampo, a cui si aggiunge Balestrieri, per arrivare poi ai nostri attaccanti Mura, Suella e Vitellaro, senza dimenticarci di Salonis. Un pensiero particolare va a Matteo Stochino, che ha dovuto chiudere la sua stagione in netto anticipo a causa della rottura del crociato, ed al fratello Dario, che dopo la sfida con l'Accademia Sulcitana ha dovuto lasciare la squadra per andare in Romania a studiare per il progetto Erasmus. Tutta la squadra dedica poi la vittoria di domenica e, dunque, la vittoria del campionato, a Mauro Palmas, che ha avuto un incidente proprio nella settimana prima della grande festa ed ora speriamo che possa riprendersi in fretta, ed in tempo per la festa finale in programma il 4 maggio».

Il tecnico ci tiene a dividere i meriti in parti uguali, e la lista dei ringraziamenti è davvero dettagliatissima.
«Bisogna partire necessariamente dalle persone che fanno parte di questa società: senza di loro non saremo andati da nessuna parte. Al primo posto, dunque, ci devo mettere il nostro presidente Rocco Canepa, che ci ha sempre garantito il massimo della serenità, sempre presente, ogni giorno, sia per gli allenamenti e ovviamente per le gare ufficiali; si è sempre impegnato a risolvere ogni minimo problema, prima che le cose si aggravassero; ci ha permesso, in sostanza, di esprimerci nelle condizioni ideali. Discorso identico si può fare per il nostro direttore sportivo Mirko Dentoni, senza dimenticare il team manager Gabriele Santu. Ringrazio pubblicamente anche il resto del mio staff: Mattia Frongia, il secondo allenatore; i due preparatori atletici, Paolo Chiappori e Marco Russo e l'allenatore dei portieri, Flavio Atzori. Ci tengo a ringraziare tutti i dirigenti e tutte le persone che hanno dimostrato l'attaccamento alla squadra in maniera particolare, come Sandra e Luisa, le due signore che ci hanno sempre dato una grossa mano d'aiuto al campo, il massaggiatore Walter Curreli, Giovanni e Guglielmo, che sono sempre stati con noi sia per le partite in casa che per quelle in trasferta. Ringrazio poi tutti i giocatori della rosa, ed in particolare ringrazio tutti quelli che hanno accettato, senza mai fare una polemica, di sedersi in panchina o in tribuna. Ringrazio anche tutti i nostri tifosi, che con il passare delle giornate ci hanno fatto sentire tutto il loro affetto; nelle ultime giornate il nostro stadio era sempre quasi pieno, una cosa che ci riempie di orgoglio e speriamo di aver regalato a tutti loro una stagione memorabile. Ci tengo a ringraziare anche tutti quelli che lavorano per e nel settore giovanile della Gioventù Sarroch: il nostro vivaio sta crescendo molto e io non posso fare altro che complimentarmi con tutti i tecnici, oltre che spendere un pensiero particolare per tutte le mamme, per tutti i genitori che hanno portato i loro ragazzi al campo per la grande festa di domenica scorsa».

Nel frattempo, in tanti incominciano già a chiedersi se Nunzio Falco sarà l'allenatore della compagine gialloblù anche nel prossimo campionato di Prima Categoria.
«Per ora pensiamo a goderci una settimana di festa, ed io credo che in seguito avremo tutto il tempo per pianificare la strategia migliore. Se ci saranno le stesse condizioni che ho trovato in questi due anni, sicuramente non ci saranno problemi da parte mia. Ora però è ancora troppo presto per fare questi discorsi, ma penso che dopo la Pasqua ci siederemo attorno ad un tavolo per fare un po' il punto della situazione, e cercheremo di capire se gli obiettivi della società corrispondono ai miei».
 

In questo articolo
Allenatori:
Campionato:
Stagione:
2024/2025
Tags:
Seconda Categoria
Girone A