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Michele Artedino, presidente, Nuorese
«Ci stanno privando di un risultato ampiamente meritato sul campo»

La Nuorese e i torti arbitrali, Artedino sbotta: «A Ostia abbiamo perso gara e quinto posto, ora basta. Si vuol favorire L'Aquila nella corsa playoff?»

La sconfitta di Ostia rischia di compromettere del tutto l'accesso ai playoff della Nuorese. Il 4-1 all'Anco Marzio è maturato, però, in condizioni particolari con la squadra di Marco Mariotti depotenziata dalle espulsioni nel primo tempo di Di Nardo e Gallo. Due cartellini rossi esagerati che hanno reso impossibile ogni sforzo nella ripresa di Molino e compagni giunti ad un passo dal 2-2 (traversa di Curcio) prima dell'inevitabile crollo finale. La sconfitta ha permesso al L'Aquila di controsorpassare in classifica i verdazzurri, il cui destino non dipende più dai soli risultati che otterrà contro Arzachena (casa) e Lanusei (fuori) ma anche da quelli degli abruzzesi. La rabbia per una gara non giocata ad armi pari è montata sin da subito nel presidente Michele Artedino che, però, ha atteso tre giorni per esternare il suo pensiero in un lungo post sul suo profilo social dal titolo "Basta silenzio! Questo è il calcio che non vorrei".

 

"Mai, nel corso dei miei cinque anni di presidenza, ho espresso giudizi sugli arbitraggi - esordisce Artedino - ed ho sempre considerato i direttori di gara alla stregua di una componente necessaria e indispensabile per il corretto svolgimento delle gare e dei campionati. Ma quello che ho visto nel corso di questa stagione non mi consente più di stare in silenzio. Fin dall'avvio del campionato ho notato stranezze negli arbitraggi nei confronti delle formazioni della Sardegna. E sono arrivate le proteste di formazioni come il San Teodoro, l'Arzachena, il Muravera a confermare la mia impressione. La Nuorese ha subito torti importanti ma, fino ad oggi, mi ero imposto il silenzio. Dopo la sconfitta di Ostia invece ho deciso di intervenire a tutela della squadra e dei giocatori che sempre hanno dato il massimo sul terreno di gioco. Quello che si è visto nella gara con l'Ostia mi ha lasciato l'amaro in bocca e ho atteso qualche giorno prima di parlare. Abbiamo subito due espulsioni nel primo tempo assolutamente ingiustificate. La prima per fallo da ultimo uomo (di Di Nardo, ndr) quando l'attaccante laziale era in posizione defilata rispetto alla porta e nell'area erano presenti diversi giocatori della Nuorese. E se il calcio di rigore era più che legittimo, non altrettanto posso dire del cartellino rosso estratto dall'arbitro. Per la seconda espulsione (quella di Gallo, ndr) valgono le immagini televisive che dimostrano come il nostro giocatore non abbia colpito la persona (il difensore Colantoni, ndr) che invece è caduto a terra come fulminato. Due espulsioni pesantissime che hanno chiaramente condizionato il risultato e ci hanno impedito di giocare la gara alla pari con i nostri avversari.

Dopo aver conquistato il quinto posto e quindi la possibilità di accedere ai play-off le decisioni arbitrali ci hanno pesantemente condizionato e non vorrei che il tutto sia frutto di una politica tesa a favorire il L'Aquila che, per frutto di queste decisioni assolutamente sbagliate, oggi si trova davanti a noi in classifica. Purtroppo paghiamo lo scarso peso politico che la Sardegna ha in questo campionato e la riprova è che tutte le nostre squadre vengono penalizzate da arbitraggi spesso indecorosi. Se ho deciso per questo sfogo è perché non era più possibile subire in silenzio e perché devo tutelare il nome della Nuorese calcio, vittima di soprusi arbitrali che ci stanno privando di un risultato ampiamente meritato sul campo vanificando i grossi sacrifici economici che la società ha fatto per arrivare in una posizione di classifica consona al nostro blasone. Sacrifici miei personali e dei nostri tanti tifosi che ci seguono, appassionati e corretti, in ogni campo d'Italia. E i tanti sacrifici ci portano, quando mancano 180 minuti al termine della stagione, a credere ancora nella possibilità di accedere ai play-off. Un obiettivo che da luglio ci ha accompagnato e che non vogliamo abbandonare, anche se purtroppo, non tutto dipenderà da noi. La Nuorese però farà il proprio dovere, scendendo in campo sempre per raggiungere la vittoria, come ha fatto in questi cinque anni di mia presidenza. Non dobbiamo avere rimpianti e quindi a cominciare dal derby con la Arzachena, vogliamo i tre punti per restare aggrappati a quel sogno che ci ha accompagnato per tutta la stagione. Auguriamo agli amici galluresi, ai quali va il mio personale plauso per una stagione tutta da incorniciare, di poter vincere il campionato, ma la Nuorese non regala nulla, nella massima sportività, punterà al successo. Perché, malgrado le contrarietà, vogliamo salutare i nostri tifosi con un successo che tenga ancora accesa la speranza play-off".

In questo articolo
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2016/2017
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15 Ritorno
Girone G