L'Alfaro Consulting sosterrà economicamente il club di Lecca
La Palma, il progetto è serio: sponsor di rilievo, l'appoggio di Goveani, la collaborazione col Vecchio Borgo e gli acquisti di Bodano, Tronci e Musu
Dalle parole ai fatti. Non è ancora tempo di campionato ma il La Palma Monteurpinu rende meno sfumato il suo progetto dando nomi e volti a chi sosterrà il club economicamente credendo e favorendo il rilancio della storica società cagliaritana passata ad inizio luglio nelle mani di Giuseppe Lecca. Intanto è stato firmato il contratto con il main sponsor Alfaro Consulting - una società che si occupa di consulenza alle impresa e agisce in un vasto ambito di settori, dalle risorse umane, alla comunicazione di impresa, passando per la valorizzazione delle eccellenze - rappresentata dall'amministratore delegato Elena Carrus, per metà sarda da parte di padre originario della provincia di Oristano. Altrettanto importante è la sponsorizzazione della Re/Max Mistral, il network immobiliare italiano di consulenti altamente qualificati che a Cagliari ha in Davide Siddu il suo rappresentante. È stato poi confermato il rapporto di collaborazione con il Vecchio Borgo Sant'Elia, la società della borgata che avrà il nuovo campo sportivo in sintetico adiacente al piazzale Lazzaretto (dove si è tenuta la conferenza stampa di presentazione) e nel quale giocherà una squadra giovanile del La Palma. Sono stati inoltre presentati i primi tre colpi di mercato del diesse Roberto Ibba: Mattia Bodano, regista classe 1990 cresciuto nel Cagliari e con trascorsi in serie C2 con Gavorrano e Poggibonsi e in serie D con Progetto Sant'Elia e Portotorres ma già nel La Palma in Eccellenza nella stagione 2015-16; Andrea Tronci, portiere classe 1998 cresciuto nella Ferrini e al primo anno da non fuoriquota; Sebastiano Musu, attaccante classe 2000 in arrivo dall'Arborea (Promozione) ma con una esperienza in serie D con il San Teodoro. I tre acquisti hanno indossato le nuove maglie da gara Joma in color bianco, blu e rosso marchiate dai già citati sponsor compreso la 4Mori service, l'azienda del presidente Lecca, mostrate alla platea composta dai media, dai tecnici e i ragazzi del settore giovanile accompagnati dai genitori.
Il nuovo responsabile della comunicazione del La Palma, Edoardo Fiammotto, spiega il perché dell'accordo di sponsorizzazione con l'Alfaro Consulting: «Siamo qui dopo l'appello che Roberto Ibba ha fatto ad un caro amico come Roberto Goveani, col quale ci legano le esperienze calcistiche fatte a Calangianus e Nuoro, e che ha individuato in questa società quella di supporto al progetto. La sponsorizzazione è un veicolo per farsi conoscere, non un contributo fine a se stesso. I successi della squadra saranno un elemento trainante per l'azienda che ha preso a cuore il progetto intravedendoci un qualcosa di molto interessante. C'è poi un legame particolare col calcio sardo e il La Palma è un club con tanta tradizione a Cagliari, che sta dando modo di valorizzare i quartieri come conferma la collaborazione col Vecchio Borgo Sant'Elia».
Al tavolo della conferenza era presente Elena Carrus, ad dell'Alfaro Consulting: «Ho abitato 22 anni a Cagliari, ho cresciuto mia figlia che ha studiato fino alle superiori. Ci tengo tantissimo a tornare in questa città che mi ha permesso di lavorare e conoscere bella gente. Spero di tornarci spesso e mi auguro che il La Palma abbia tantissimo successo». Per il presidente Giuseppe Lecca è stata «presentata l'artiglieria pesante come di solito si fa per le imprese da raggiungere. Ribadisco l'orgoglio nell'aver ricevuto una carica importante all'interno del club, ci siamo circondati di persone validissime e questo fa capire che abbiamo intenzioni serissime nel far tornare il La Palma calcio a competere a livelli pari alla sua tradizione. Stiamo lavorando duro per costruire una squadra importante».
Molto applaudito l'intervento di Roberto Goveani, ex presidente del Torino nella prima metà degli anni 1990 ma anche di Nuorese e Calangianus in Sardegna, che Roberto Ibba presenta così: «Alla mia telefonata d'aiuto ha risposto senza pensarci due volte, ha preso l'aereo ed è qui». L'ex notaio ricorda: «Ho conosciuto Roberto quand'era presidente del Tortolì e io quello del Calangianus. In casa loro ci diedero una sonora bastonata utilissima per capire che se non c'è un minimo di umiltà e modestia nel calcio, come nella vita, non si va da nessuna parta. Ho avuto la fortuna di vincere 10 campionati in tre Stati diversi, una Coppa Italia per club professionisti e una per società dilettanti, ma credo che la cosa più importante sia la creazione di un gruppo che, quando nasce e si sviluppa, in tutti i ruoli deve avere figure essenziali. Credo di poter dare il mio contributo, non solo per l'esperienza che ho maturato nel calcio, ma nell'ambito del medio-lungo termine, lavorando sul settore giovanile e sul territorio, dando prospettive di crescita ai giovani del La Palma. Mi piace ricordare che quand'ero a Calangianus avevo Ivano Baldanzeddu che poi ha fatto una bella carriera da professionista, a Nuoro c'era Gennaro Troianiello che ha vinto 5 campionati di serie B, e speriamo di poterlo vedere qui a Cagliari anche se non c'è nulla di ufficiale ancora. Per poter sviluppare il discorso sui giovani bisogna mettere in campo le relazioni che abbiamo, come quelle sul mercato russo con lo Spartak Mosca che ha la necessità di fare due mesi di ritiro a gennaio e febbraio in zone calde. Con loro abbiamo un accordo, di concerto con l'amministrazione comunale, per poterli ospitare già dal prossimo anno. A settembre verrà a trovarci Renato Zaccarelli, campionato del mondo e d'Italia con il Torino, mio direttore sportivo nel periodo granata, un grandissimo osservatore di giovani. E segnaleremo al tecnico Mario Petrone (ex allenatore di Nuorese e Calangianus ai tempi di Goveani, ndr) quei giocatori che possono avere una certa prospettiva in Italia nei professionisti». Infine rivela: «Stiamo cercando sistemazione a Cagliari affinché diventi la nostra seconda casa dopo Torino, ci rivedremo sul campo sperando di vincere»
Nel giorno di Sant'Elia, viene confermata la partnership tra La Palma e Vecchio Borgo del presidente Giorgio Murgia. «Ci tengo a questa collaborazione fra società che prima erano rivali sportivamente - dice il tecnico Miro Murgia - ma si deve crescere e fare squadra e con Roberto Ibba e il presidente Giuseppe Lecca questo è stato possibile. Se siamo qua a stringere un rapporto di collaborazione lo si deve alla famiglia Murgia, mio padre e mio fratello Davide e al gruppo storico che 5 anni fa ha creato una squadra di calcio quando non c'era più nulla e nemmeno un campo. Elena Carrus e Roberto Goveani sono due persone sensibilissime perché dopo 10 minuti di racconto della storia del Vecchio Borgo si sono offerti loro di darci una mano. Il nostro è un progetto sociale, avendo ora un nuovo campo di calcio possiamo dare una opportunità ai ragazzi nel distogliergli dalle tentazioni, il rione si sta rivalutando e riqualificando a dimostrazione che non c'è solo delinquenza ma c'è chi ha voglia e capacità di sviluppare progetti sportivi e imprenditoriali».
Proprio la questione impianti è un problema aperto per il La Palma, unica squadra cagliaritana a giocare in un campo in terra battuta. L'intervento di Edoardo Tocco, neo-presidente del consiglio comunale di Cagliari ed ex presidente della circoscrizione di Sant’Avendrace, dà speranze che il problema possa presto risolversi: «Io sono contento che il La Palma stia prendendo un percorso importante, i campi di Sant'Avendrace per me rappresentano un affetto importante in quanto mio padre li portò su nel 1970 ed è un territorio da valorizzare. Così come è stato fatto per il campo Johannes, che ha ottenuto la concessione per 30 anni, l'obiettivo è quello di raggiungere lo stesso risultato. È un impegno personale e per la città che continua a dotarsi di cittadelle sportive». Il La Palma avrebbe pronto un progetto per la realizzazione di due campi di calcio a 11, due di calcio a 7, due di calcio a 5, più quelli per paddle e beach tennis, nuovi spogliatoi, club house e, il fiore all'occhiello, un piccolo centro della medicina dello sport.
Il direttore sportivo Roberto Ibba inizia a vedersi concretizzare tutta una rete di relazioni messa su in poco tempo: «Sono orgoglioso di tutto questo. Alle chiacchiere abbiamo dato seguito ai fatti. Per via dell'impasse societaria vissuta al termine del campionato qualcuno ne ha approfittato pensando che non ci fosse alcun futuro. Invece siamo qui, d'ora in avanti a Cagliari e non solo si dovrà fare i conti con il La Palma. Cercheremo di costruire una squadra competitiva e di poter ridire la nostra in Sardegna. Cambieremo per sei undicesimi rispetto al campionato scorso che strameritavamo di vincere come testimoniato dai numeri: miglior difesa, miglior attacco e minor numero di sconfitte, imbattuti in casa. Tutto questo non è bastato. Gli obiettivi? Prima di assemblare e completare la squadra è prematuro dichiararli, si cammina a fari spenti e stando coi piedi per terra. Intanto continueremo con la crescita del settore giovanile che sta ottenendo grandi risultati coi nostri tecnici Denis Fercia e Willy Mocci. La collaborazione con lo Spartak Mosca è stata ufficializzata così come quella col Vecchio Borgo, riunendo due quartieri». Anche l'esperto tecnico Paolo Busanca, che arriva dal triennio al Samassi così come il team manager Gianni Argiolas, non si sbilancia: «Siamo una squadra nuova e con le figurine non si gioca. Per quanto i singoli possano avere valore, assemblare un gruppo non è uno scherzo. Sono stato chiamato quando tutto questo progetto era in fase embrionale, al buio ho detto sì e, con queste prospettive e scenari, dentro di me dico di aver fatto la scelta giusta. Ma resto coi piedi per terra e non mi faccio abbagliare, bisogna lavorare sul campo».