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Serie D
Il vice di Bagatti: «Budoni salvo? No, quasi...»

La ricetta di Cerbone: «Mordere il Flaminia e imporre il nostro gioco»

Due pareggi nelle ultime due uscite con Castelsardo e Latina, entrambi conquistati in condizioni da doppia inferiorità numerica. E domenica prossima, nella tana del forte ed insidioso Flaminia Civitacastellana, ai biancocelesti mancheranno uomini del calibro di Nardo (tre giornate di squalifica) e Melino (una), oltre a Calabrese che sconta il suo secondo stop arbitrale, con il dubbio Costanzo, uscito nelle fasi iniziali dell’ultima partita per infortunio, a preoccupare in chiave formazione. Come in ogni situazione di emergenza. «Senza fare drammi o cadere nel vittimismo. Squalifiche ed assenze? Noi sicuramente abbiamo qualche responsabilità, sul resto si può discutere, ma fa tutto parte del calcio – spiega Raffaele Cerbone, vice allenatore del team gallurese in coppia con Antonello Bagatti – Abbiamo qualche problema ma i miei ragazzi, compresi i più giovani sanno una cosa importante: se stanno con noi vuol dire che possono giocare, magari qualcuno avrà più spazio e qualcun altro meno, ma sono tutte alternative valide».

Il Civitacastellana, inquilino da piani alti in odor di playoff è brutto cliente, ma la ricetta di Cerbone non cambia: «A noi mancano quattro finali, se tutto andrà bene tre ma questo lo potranno dire solo la matematica ed il campo. Dobbiamo giocarle tutte con il piglio di chi vuole e deve vincere, contro qualunque avversario – afferma il tecnico, ex giocatore del club gallurese – Non possiamo permettere a squadre come il Flaminia di giocare al loro ritmo, dobbiamo imporre il nostro gioco, aggredire, anzi mordere sin da subito senza lasciar loro il tempo di ragionare ed organizzarsi. In caso contrario il rischio è alto». Bando al vittimismo, spazio al realismo: «Siamo quasi salvi, ma non ancora salvi, questa è una differenza fondamentale – sorride – Da quando Bagatti ed io siamo in panchina la squadra dopo lo stop iniziale ha messo in fila sei vittorie e quattro pareggi. Abbiamo fatto bene e sono soddisfatto – chiude Cerbone – Ma il merito è dei ragazzi, che hanno potenzialità, qualità e soprattutto disponibilità ad imparare, peculiarità fondamentale per chi allena».

In questo articolo
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2009/2010
Tags:
14 Ritorno
Girone G