Buon punto per il Buddusò, Sigma e Andromeda continuano a volare, il Tonara si salva ad Arborea
La Villacidrese stoppa la cavalcata dell'Idolo; il Sant'Elena ringrazia, affonda il Seulo e si porta a -2 dal vertice
L'Idolo vede sfumare sul filo di lana il successo numero nove in stagione: la Villacidrese, infatti, acciuffa il pari in extremis e strozza l'urlo della capolista, che pregustava già l'allungo in classifica, dopo una gara che si era messa subito in discesa ma che gli ospiti sono stati bravi a rimettere in piedi. Chi approfitta del 2 a 2 nel big-match di giornata è sicuramente il Sant'Elena, che cala il tris nel confronto interno con il Seulo e si prende il secondo posto, a quota 26, in solitaria, a due lunghezze dal vertice. Staccato di tre lunghezze, al terzo posto, il Gonnosfanadiga di Incani, che si deve accontentare soltanto di un punticino nell'impegno casalingo contro il Buddusò di mister Pische. Continua il momento magico dell'Andromeda, con il clamoroso quanto importante 3 a 0 inflitto a domicilio al Villamassargia, e, al contrario, il momento delicatissimo della Monteponi Iglesias, colpita e affondata dalla Sigma di Madau, vera e propria mina vagante del torneo, secondo successo di fila per i cagliaritani e terzo risultato utile consecutivo. Pari a reti bianche invece per il Cortoghiana, che sbatte contro l'Orrolese; domenica decisamente positiva per il Tortolì, che colpisce e affonda il Selargius; si chiude in parità, con uno scoppiettante 2 a 2, l'attesissimo confronto tra Arborea e Tonara.
L'Idolo si fa scippare il successo, quando ormai l'impresa sembrava completa, da un'ostica e grintosa Villacidrese, con i ragazzi di Congia che hanno il grande merito di averci creduto sino all'ultimo secondo; alla fine dei giochi dunque le due squadre in campo si prendono un punto a ciascuno, dal sapore profondamente diverso: gli ogliastrini, soprattutto per quanto di ottimo fatto vedere nel primo tempo, rimangono con un pizzico di amaro in bocca ma si possono consolare con il primo posto in classifica, ancora al sicuro, sebbene il Sant'Elena abbia ridotto decisamente il distacco, portandosi a sole due lunghezze di ritardo dalla capolista. I bianco-celesti invece rimangono aggrappati al treno di testa, con la sensazione di avere potenzialità enormi dal punto di vista caratteriale, un aspetto che potrebbe fare la differenza soprattutto in vista della seconda parte di stagione. La gara entra subito nel vivo: dopo appena 6' infatti Bonicelli conquista un calcio di rigore, fallo di mano di Conde: lo stesso Bonicelli si incarica della battuta ma Pisano si supera e respinge la conclusione centrale dell'attaccante di casa; sulla ribattuta si avventa come un falco Jammeh che insacca, tra le proteste degli ospiti per una presunta posizione di fuori-gioco. L'Idolo ha un'altra buona chance ancora con lo scatenatissimo Bonicelli. La partita è frizzante: il direttore di gara a dieci dal riposo manda negli spogliatoi Demontis e Bonicelli; allo scadere Paulis per poco non regala il raddoppio ai locali con una sfortunata deviazione che però incoccia il palo della porta difesa Pisano. La ripresa si apre con il tentativo pericolosissimo di Conde, che non è però abbastanza lucido al momento della conclusione da ottima posizione; Conde ancora sotto i riflettori due minuti più tardi, quando rimedierà il secondo giallo di giornata per un'entrata dura su un avversario. Per la Villacidrese piove sul bagnato, al 16', quando da un malinteso tra Galliano e Palmas nasce l'occasione d'oro per Lotto che beffa i due siglando il 2 a 0. L'Idolo a quel punto cerca il colpo del definitivo ko, ma la Villacidrese resiste con le unghie e con i denti e al 37' riapre il discorso: Piras conquista una buona palla sulla tre-quarti e si invola verso la porta difesa da Salis, poi battuto senza pietà. L'Idolo vaccilla, la Villacidrese invece ci crede e allo scadere trova il definitivo pari, ancora con Piras che gioca d'anticipo su Salis e salva il pomeriggio dei suoi.
Il Sant'Elena rispetta il pronostico della vigilia e mette le mani sulla vittoria numero 8 in stagione, la terza consecutiva, grazie al rotondo 3 a 0 rifilato, tra le mura amiche, al Seulo: i bianco-verdi volano così a quota 26 punti, mettendo nel mirino la vetta, con mister Ravastini che fa il pieno di indicazioni importanti. C'è da dire però che il Seulo, almeno per tutti i primi 45', è riuscito a tenere più che dignitosamente il campo, resistendo con ordine alle iniziative di Mboup, Brignone e Placentino, ben imbrigliati dalla difesa ospite, senza però riuscire a pungere dalle parti di Palumbo. Il copione cambia radicalmente nella ripresa: dopo 20' Motzo sblocca il risultato per i quartesi con un colpo di testa, sugli sviluppi di un corner. A quel punto il Seulo è costretto a scoprirsi per recuperare lo svantaggio, ma offre inevitabilmente il fianco alle ripartenze dei locali che passano ancora grazie al guizzo di Mboup, che manda sotto scacco l'intero pacchetto arretrato avversario. Ci pensa Caddeo, allo scadere, ad arrotondare ulteriormente il punteggio finale, sempre sugli sviluppi di una ripartenza.
Semaforo giallo anche per il Gonnosfanadiga di mister Incani che non riesce a superare il Buddusò, 1 a 1 il finale: i bianco-verdi si ritrovano così a quota 23 punti, che valgono per il terzo posto in classifica; 13 punti in cassaforte invece per gli ospiti, che vantano una lunghezza di vantaggio nei conti del Seulo quartultimo. I ragazzi alleanti da mister Pische confermano sin dalle prime battute di essere in buona forma, ma Aramu non corre particolari rischi. Replica dei locali con capitan Pinna, che mette più di un brivido a Canu, bravo a rifugiarsi in angolo. Bianco-verdi di casa ancora protagonisti negli ultimi minuti della prima frazione, con Serpi che trova bene lo spazio per concludere a rete ma non inquadra il bersaglio grosso. Nella ripresa il gioco ristagna a centrocampo, ma al 23' Canu capitalizza al massimo una sbavatura della difesa locale siglando il vantaggio. L'espulsione rimediata da Marrone però complica i piani del Buddusò; il Gonnos a quel punto si butta in avanti a caccia del riscatto e al 34' fa centro: corner battuto da Figus, Abachisti sale in cielo e devia con un perfetto colpo di testa la sfera alle spalle di Canu. Nel finale, espulso Di Antonio tra le fila del Gonnosfanadiga.
Continua il bellissimo sogno ad occhi aperti per l'Andromeda, che dopo l'ottimo pari conquistato contro il Gonnosfanadiga si prende il bottino pieno nella delicatissima trasferta di Villamassargia, 3 a 0 il finale in favore degli ospiti allenati da mister Casula. Che non sia proprio una giornata magnifica per i locali lo si capisce già nel primo tempo, con gli infortuni rimediati da Davide Piras e Emanuele Melis; Achenza cerca di accendere la luce per i suoi con alcuni spunti pregevoli, ma alla mezz'ora è l'Andromeda a portarsi in vantaggio con Asunis che brucia Pilleri con una rasoiata, sfruttando un lancio lungo proveniente dalle retrovie. Allo scadere, il raddoppio siglato da Anedda, con un piazzato dal limite dell'area. Il Villamassargia non trova le forze per invertire il trend e al quarto d'ora della ripresa subisce pure il terzo gol, firmato da Demuro. A quel punto l'Andromeda gioca sul velluto contro un avversario ormai alle corde, ma il punteggio non cambierà più.
Pieno di entusiasmo per la Sigma, che in casa ha la meglio, per 2 a 1, sulla quotata Monteponi, sfortunatissima in alcune circostanze chiave del confronto; i cagliaritani agganciano così Villamassargia e Cortoghiana, a 18 punti; per i minerari invece, sempre inchiodati nei bassi fondi della classifica, sono 15 le lunghezze di ritardo nei confronti della battistrada. Il match si apre con il botto: bastano infatti appena 5' a Sarigu per timbrare il cartellino e portare in vantaggio i suoi anticipando l'uscita di Biancu sul corto retropassaggio di Soares; la Monteponi non ci sta e reagisce con grinta, ma Sanna non si fa sorprendere dalle incursioni di Congiu e Mura, con alcuni interventi determinanti. Di contro il La Palma sfiora il raddoppio con Siddu e Sarigu. Allo scadere della prima frazione però, i ragazzi di Agus rimettono tutto in equilibrio, grazie al diagonale di Congiu dopo uno scambio in area. Nella ripresa Nonnis cerca di mettersi in spalla i suoi, ma la sua conclusione, al 10', si stampa sulla traversa; poi ci pensa ancora Sanna a dire di no all'avversario, poco dopo. L'assalto della Monteponi non si placa, ma non porta comunque i frutti sperati, anzi, a cinque dal novantesimo i cagliaritani trovano la rete da tre punti, a segno con il solito Limbardi, che per l'ennesima volta in stagione griffa il successo dei suoi con la rete numero 10.
Si chiude invece in parità, a reti bianche, la sfida tra il Cortoghiana e l'Orrolese: i bianco-rossi si presentano con bomber Cacciuto in avanti, oltre a Mirko Atzeni e Matteo Podda, gli altri due innesti del mercato di riparazione; i padroni di casa puntano ancora forte sul nuovo arrivato Lorenzo Loi; nella ripresa, esordio con la sua nuova maglia anche per Stefano Demontis. Le due squadre si affrontano a viso aperto, con lo spettacolo, però, che stenta a decollare: l'Orrolese si affaccia dalle parti di Galizia con Atzeni, direttamente su punizione, e poi nella ripresa con Cacciuto, ma il portiere di casa si salva agevolmente. A cavallo del 70', bomber Foddi incorna bene di testa, ma la difesa ospite si salva in extremis, non senza affanni. Nel finale, l'Orrolese sfiora il colpo grosso: percussione di Cacciuto, la palla termina dalle parti di Secci che da ottima posizione spara sul fondo.
Inizia con un buon punto l'avventura di mister Nino Cuccu sulla panchina del Tonara: i rosso-neri impattano in casa dell'Arborea allo scadere dopo una partita intensa e decisamente entusiasmante, con i giallo-blu di casa beffati sul più bello, proprio quando la vittoria numero tre in stagione sembrava ormai cosa fatta. La partita entra subito nel vivo: al 15' Frau calcia fuori una ghiotta occasione per il vantaggio; va decisamente meglio a Peddoni, tre minuti più tardi, che insacca capitalizzando l'ottimo lavoro di Murru e Piras. Il Tonara però non ci sta: replica di Ferraro, con Ullasci che chiude la saracinesca e si salva in corner. Sul conseguente calcio d'angolo, Moro di testa beffa il portiere avversario e firma il pari. Lo stesso Moro poco dopo ci prova ancora ma la sua conclusione si perde alta sopra alla traversa. Nella ripresa c'è subito un'altra occasione per Frau, Ullasci blocca bene; sull'altro fronte invece, Piras si conquista un calcio di rigore con il dribbling ai danni di Poddie: dal dischetto Piras, che non sbaglia. Il Tonara cerca di guadagnare metri: occasionissima per Ferraro, Ullasci però non concede nulla; non va meglio a Peddoni, che non riesce a piazzare il suo destro con la sufficiente precisione. Ad un minuto dal termine del tempo regolamentare, Noli brucia la difesa avversaria, in anticipo, e scaraventa la palla alle spalle di Ullasci.
Blitz esterno pesantissimo, in chiave salvezza, per il Tortolì di mister Piras che raccoglie il massimo in casa di uno sfortunatissimo Selargius: i locali infatti, dopo il vantaggio siglato in avvio da Matteo Pandri, subiscono la rimonta degli ospiti, a segno prima con Navarrete, e poi nella ripresa, grazie ad un calcio di rigore trasformato da Murreli, con i padroni di casa che protestano inutilmente nei confronti del direttore di gara Spiga che alla mezz'ora sorvola su un contatto in area subito da Orgiu, che termina a terra ma l'arbitro non interviene. Il Selargius si affaccia pericolosamente dalle parti di Ruggiu con Borrelli, che da pochi passi non riesce ad insaccare. L'ultima emozione della gara è condensata nel contropiede orchestrato da Cornazzani, senza esiti.