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Nunzio Falco, allenatore, Arbus
«Abbiamo gare proibitive ma vogliamo la salvezza»

L'Arbus rinasce con Falco: «Ho sempre creduto nel gruppo, col Sant'Elena è stata la vittoria del cuore»

L'Arbus inizia benissimo il suo finale di stagione di fuoco battendo di misura il Sant'Elena. La squadra di Nunzio Falco deve ancora affrontare le prime cinque della classe nelle ultime sei gare di campionato e i tre punti ottenuti contro la sesta sono pesantissimi nel percorso verso la salvezza. Il match si è deciso nel primo tempo con la doppietta di Lorenzo Atzori, inframezzata dal rigore del pareggio di Caboni in cui ha rischiato l'espulsione il portiere Manfredi. Nella ripresa la sfida si è incattivita coi granata che hanno moltiplicato le forze respingendo gli attacchi dei quartesi e sfiorando diverse volte la rete del 3-1.     

«È stata la vittoria del cuore - dice mister Falco all'indomani dell'exploit nell'anticipo della 28ª giornata - e fa capire che l'Arbus c'è, è vivo e sta cercando in tutti modi di raggiungere la quota per la matematica salvezza. Non sarà facile, perché ci attendono almeno 5 gare proibitive ma ci proviamo. Siamo a quota 34 e sappiamo che servono almneo 39-40 punti in virtù del calendario che hanno altre avversarie. Noi dobbiamo fare di tutto per trovare quei punti che ci mancano e le prossime due sfide saranno delle partitacce. Non abbiamo fatto niente ancora ma quelli conquistati contro il Sant'Elena sono stati fondamentali, tre punti che a livello mentale ci dicono che ce la possiamo giocare, poi dipende anche dal fatto che becchi avversari al completo oppure, con un pizzico di fortuna, con qualche defezione come è capitato al Sant'Elena senza i tre titolari della difesa».

Sulla gara: «Siamo partiti contratti, anche per vedere lo spirito del Sant'Elena che si è confermato battagliero. Loro sono venuti per vincere in casa nostra, come giusto che sia essendo a tiro per i playoff, e volevano fare un sol boccone dell'Arbus. Ma la mia squadra è viva e se la voleva giocare, abbiamo fatto di tutto per vincere e dimostrato di essere all'altezza della situazione». La vittoria ha una dedica speciale: «A nome di tutto il gruppo va a Baggini, il nostro capitano, che in settimana si è sposato ad Arbus con Sasha». Domenica prossima ancora al Santa Sofia contro la Ferrini e poi la trasferta di Gavoi: «Abbiamo speso molto e dobbiamo recuperare forze e qualche acciaccato per la gara contro Ferrini. Se non dovessi recuperarli ci saranno almeno col Taloro».

 

Falco è rientrato in panchina da due settimane e ha piazzato due vittorie: «Ho ritrovato una squadra abbattuta ed è normale quando in sei partite non vinci e fai solo un punto. Il gruppo perde in sicurezza e motivazione. Io sono andato via dopo l'1-5 in casa dell'Asseminese ed eravamo a +9 dai playout, dopo aver pareggiato contro squadroni come Ilva e Budoni. Poi non so cosa sia successo, mi hanno richiamato e ho detto sì a rientrare perché credo in questo gruppo e ci ho sempre creduto. Mi è sembrato giusto provare a mettere una scialuppa in mare per far salire i ragazzi. La strada però è molto lunga, battendo il Sant'Elena abbiamo solo fatto capire a noi stessi che giocando con cuore e con gli stimoli a mille possiamo fare il mezzo miracolo. I punti sicuri andavano fatti negli scontri diretti, ora ci sono gare sulla carta proibitive ma ieri è stata data la dimostrazione che nel calcio non c'è nulla di scontato».

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2021/2022