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Antonello Zucchi, direttore, Arzachena
«Giusto dare spazio ai recuperi, ma si rivedano protocollo e rinvii»

L'Arzachena ora rifiata, Zucchi: «Bene i due pareggi in Campania, siamo in linea per fare un campionato importante»

Due punti in tre giorni, due pari a reti inviolate in tasferta che l'Arzachena accoglie con positività perché giunti in Campania, tenendo testa ad un grande avversario come il Savoia prima e fronteggiando con padronanza poi un Gladiator nonostante gli smeraldini abbiano giocato quasi un'intera ripresa con l'uomo in meno. Una bella risposta alla prima sconfitta stagionale, in casa contro il Cassino, che riporta la squadra di Cerbone in linea con i programmi iniziali. Come conferma Antonello Zucchi, direttore dell'area tecnica, arzachenese doc, giovane ma con una esperienza di 11 anni condita dalla storica vittoria del campionato serie D nel 2017 e due salvezze in Lega Pro prima della ripartenza in quarta serie quando, due estati fa, il club è entrato a far parte del Gruppo Orlean Invest del presidente Gabriele Volpi che nel 2008 ha rilevato lo Spezia calcio, portato dalla Lega Nazionale Dilettanti alla serie A. 

«Contro il Savoia, una corazzata del girone e in un campo difficile come il Giraud, domenica scorsa è stato un ottimo punto - chiarisce il direttore Zucchi - Nel recupero col Gladiator, che arrivava da un mese di stop forzato per le gare ufficiali ma da due settimane di allenamenti, abbiamo creato tanto e, seppur in dieci uomini dal 6' della ripresa, abbiamo ancora fatto noi la gara, non riuscendo a concretizzare le occasioni, probabilmente per aver speso tanto tre giorni prima. Mercoledì potevamo fare anche bottino pieno ma la cosa positiva di queste due gare ravvicinate è non aver subito gol ma, soprattutto, la reazione alla sconfitta immeritata col Cassino. Ho visto la concentrazione di una grande squadra, la voglia di fare risultato pieno e l'attenzione su ogni dettaglio curato dal mister Cerbone. Non era facile riprendere il filo dopo il ko interno ma questi due pareggi hanno ridato fiducia a tutto l'ambiente e ho potuto trovare riscontro sul campo che questo è un grande gruppo»

 

L'avvio di stagione dice 7 punti in 6 gare, c'è qualche rammarico?

«Rammaricarsi non serve a nulla ma è solo cercare un inutile alibi. I punti in classifica non sono quelli che ci meritiamo, col Nola potevamo vincere e anche con lo stesso Cassino il pari sarebbe stato stretto, ma la squadra ha dimostrato nelle due trasferte in Campania di saper reagire bene, di sviluppare gioco e di non prendere gol. Due gare che, in proiezione, ci porteranno a fare un campionato importante, quello che ci siamo prefissati, cercando ora di migliorare ancora e concretizzando la finalizzazione del gran gioco»

Un gruppo formato da alcuni senior come Ruzittu, Ungaro, Bonacquisti, Olivera e l'ultimo arrivato Defendi e tanti giovani di prospettiva 

«Abbiamo puntato su senior e mister di categoria con spiccate attitudini alla crescita dei giovani avendo puntato su ragazzi interessanti che escono dalla Primavera dello Spezia e che possono così misurarsi nel quarto livello del calcio italiano confrontandosi con avversari smaliziati, ma abbiamo puntato anche su ragazzi di valore sardi, per una loro crescita calcistica che li possa portare a diventare professionisti magari con la stessa Arzachena o rientrando allo Spezia. Questo è lo spirito e l'essenza del gruppo Volpi, ed ecco il significato di aver individuato dei senior importanti che siano loro stessi partecipi in prima linea di questo ingranaggio»

In questa stagione la qualità media delle squadre sarde si è comunque innalzata

«Sì, tantissimo. Credo fermamente che tutte le squadre sarde siano competitive in un girone di alto livello che vede confrontarci con realtà importanti del Lazio e della Campania. Adesso la Torres è ultima ma merita ben altre posizioni, l'abbiamo già incontrata e mi ha fatto una buonissima impressione; così come il Latte Dolce che sono sicuro sfrutterà i due recuperi per scalare diverse posizioni. Molto bene il Muravera, ancora imbattuto, così come la matricola Carbonia e il Lanusei che si è sbloccato vincendo nel penultimo turno di campionato prima di essere fermato per l'emergenza Covid»

Una emergenza che porterà ora a disputare i recuperi per le prossime tre settimane, una decisione giusta?

«La Lega Nazionale Dilettanti ha scelto la soluzione migliore, la tendenza era oramai vedere rinviate oltre la metà delle gare in calendario. Nell'ultima giornata disputatasi nel girone G siamo stati solo noi a giocare, contro il Savoia, a fronte di otto rinvii su nove gare in programma. Era sempre peggio, perciò è giusto un momento di stop e cercare di recuperare le oltre 100 gare rinviate per riallineare le classifiche»

Per evitare di dover ripetere degli "stop and go" al campionato cosa bisognerebbe fare per continuare in sicurezza?

«Introdurre, come già anticipato dal coordinatore della Lnd, Luigi Barbiero, un aggiornamento al protocollo rivisto nella parte in cui si prevede l'utilizzo dei tamponi rapidi da parte delle società. Noi stessi li abbiamo utilizzati per poter fare la doppia trasferta in sicurezza. Bisognerà decidere la cadenza dei test, come poi vanno gestiti i positivi con le varie Asl territoriali e, soprattutto, quanti positivi in squadra devono esserci per poter arrivare a chiedere il rinvio»

Ci sono state polemiche in tal senso da parte di diversi club sulla gestione dei rinvii e l'utilizzo non chiaro dell'attuale protocollo

«Io non mi sento di entrare ora nelle polemiche, in questo momento bisogna stare tutti uniti e intervenire in maniera costruttiva per migliorare l'organizzazione in modo da proseguire in sicurezza senza cercare necessariamente colpevoli. I contagi sono saliti vertiginosamente e bisogna prendere velocemente decisioni, così come dobbiamo fare la nostra parte in qualità di dirigenti, allenatori e giocatori nell'essere tutti più responsabili, perché anche coi nostri comportamenti quotidiani è possibile contenere il numero dei contagi»

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Campionato:
Stagione:
2020/2021