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L'Arzachena risorge, Budoni e Latte Dolce faranno i playout, Selargius a rischio retrocessione
All'Olbia manca un punto per ottenere i playoff

L'Arzachena risorge, Budoni e Latte Dolce faranno i playout, Selargius a rischio retrocessione

La certezza è che si faranno i playout, la quasi certezza è che saranno due derby mentre il grande sforzo dell'Olbia non porta ancora i bianchi ad avere in mano la sicurezza di poter giocare i playoff. La penultima giornata di campionato ha tolto qualche dubbio per merito dell'Arzachena che ha vinto il derby a Budoni e demerito del Latte Dolce che, perdendo in casa col San Cesareo, ha salvato Sora e Isola Liri e non permesso all'Olbia di entrare nei playoff con 90' d'anticipo. Tutto si deciderà negli ultimi 90' di gioco nei quali il Selargius deve vincere per assicurarsi come minimo lo spareggio per non retrocedere con il S.Maria Mole Marino in caso di arrivo a pari punti a quota 35.

OLBIA 1905-CYNTHIA 1920 3-1

Non basta una vittoria netta contro i genzanesi, utile a blindare il quarto posto, per festeggiare l'accesso ai playoff, i bianchi devono ora strappare il pass in casa del San Cesareo, intenzionato a portare il vantaggio fino a 10 punti e annullare gli spareggi. In caso di sconfitta bisognerà poi sperare che il Terracina non batta l'Isola Liri. Ma la squadra di Oberdan Biagioni vuole prolungare la stagione con le proprie forze alla luce anche della gara col Cynthia che ha mostrato un gruppo in salute e capace di andare a segno con tutto l'attacco: Pozzebon, al 22° centro, si è portato ad una sola realizzazione dal capocannoniere Gallaccio; ad Aloia manca un gol per toccare la doppia cifra e non è ancora maggiorenne; Corona ci sta prendendo gusto ed è alla terza rete in serie D. Il tutto senza disporre di Di Gennaro (infortuanato) e Farina (squalificato), con Molino a mezzo servizio ed entrato a 15' dalla fine. E poi la classifica del girone di ritorno dice che l'Olbia, con 31 punti, è seconda sola a Lupa Roma e Terracina che sono a quota 32, oltre ad essere la miglior difesa (14 gol subiti) dopo il giro di boa.

 

BUDONI-ARZACHENA 1-2

Il derby al cardiopalma se lo aggiudicano gli irriducibili smeraldini capaci di non affondare all'ultima spiaggia e di vedere concretizzarsi la possibilità di giocarsi i playout. Pur nell'emergenza viste le assenze di Altobello, Balleello e Hasa squalificati, con Manzo e Ruzittu infortunati e in panchina per fare numero, i verdi sfoderano una prestazione tutta grinta e qualità come lo strepitoso gol al 28' su punizione dell'ex (un po' datato) Siazzu a zittire la tifoseria biancoblù che aveva già mal ingurgitato il vantaggio firmato da Milia al 20'. Il tecnico Cerbone, uno dei tanti ex sull'altra sponda, tenta di riprendere il match facendo entrare alla mezzora le punte Rizzo e Caggiu ma non va oltre la rete di Mastinu al 59'. Per il Budoni la certezza che per il secondo anno di fila farà i playout, questa volta con sfida secca, probabilmente contro la stessa Arzachena che ora dovrà battere la neopromossa in Lega Pro Lupa Roma per conservare l'importante quart'ultima piazza.

 

LATTE DOLCE-SAN CESAREO 0-2

I sassaresi puniti dai propri errori. Non basta alla squadra di Pierluigi Scotto la solita generosa e impeccabile (sotto il profilo del gioco) gara per avere la meglio su una delle corazzate del girone, capace di mettere a segno i gol-vittoria con le punte Foderaro (72') e Siclari (83') nella fase più calda dell'incontro, quando rimediare diventa impossibile. Falchi, Usai, Masala ci provano senza mira e fortuna fino a quando non arriva l'uno-due degli esperti laziali a condannare il Latte Dolce agli spareggi. Un vero peccato, perché un'eventuale vittoria contro gli avversari ormai tagliati fuori dal primo posto avrebbe spianato la strada verso una salvezza diretta non solo per eccesso di distacco ma anche potendo superare Sora e/o Isola Liri all'ultima giornata. L'ultima giornata si giocherà in casa del S.Maria Mole Marino con Delizos e compagni che potrebbero condannare i laziali alla retrocessione diretta oppure rimettere in gioco la possibilità che le retrocessioni delle squadre sarde salgano da tre a quattro.

 

LUPA ROMA-SELARGIUS 6-3

I granata non avevano speranze nella tana della squadra che si giocava la promozione in Lega Pro, affrontata peraltro senza otto giocatori (Porcu e Farci squalificati, Garau, Bonacquisti, Federico ed Emiliano Melis, Angheleddu, Figos infortunati) eppure la squadra di Vincenzo Fadda è riuscita a mettere paura alla corazzata romana con un inizio ripresa nel quale i gol di Giron e Sanna (già a segno su rigore nel primo tempo) avevano rimesso in discussione il risultato portato sul 4-3. I gol di Neri e Leccese hanno rimesso le cose a posto dando la certezza della festa al club di patron Cerrai. I risultati dagli altri campi tengono ancora in gioco il Selargius che però deve vincere tassativamente in casa contro la già salva Maccarese Giada e vedere che faranno S.Maria Mole Marino e Arzachena per capire se verranno agguantati i playout da quartultima, terzultima o addirittura se si rendesse necessario uno spareggio con i laziali per non retrocedere direttamente.

 

MACCARESE GIADA-PORTO TORRES 6-0

Il campionato di grande sofferenza dei turritani sta volgendo al termine con l'ennesima goleada subita ma nessuno dei 129 gol incassati ha tolto l'orgoglio ai giovani di Gabriele Batteta ai quali una trentina di tifosi della Maccarese hanno dedicato uno striscione di incoraggiamento con la scritta "Onore al Porto Torres" che è stato un segnale di riconoscimento per la dignità messa in campo dai rossoblù (in trasferta con 14 effettivi) negli ultimi travagliati mesi dopo la rivoluzione di dicembre. Il bel gesto è stato ricambiato con un saluto di ringraziamento al termine della gara che la squadra di Fabrizio Perrotti aveva dominato andando a segno con Merlonghi (mattatore con una tripletta), Proia, Marcheggiani e Mastrosanti.

In questo articolo
Giocatori:
Campionato:
Stagione:
2013/2014
Tags:
16 Ritorno
Girone G