«Perfetti con Usinese e Castelsardo, guai a sottovalutare il Siniscola»
L'Atletico Bono torna in quota, Ciarolu: «I playoff? Un sogno e in campo scendiamo sempre per vincere»
Uno sfortunato ko all'esordio e due vittorie di fila, incastrate prima e dopo la sosta natalizia. Celestino Ciarolu è alla guida dell'Atletico Bono da poche settimane, ma sta già raccogliendo i primi frutti del suo lavoro: salito in sella alla matricola biancorossa l'11 dicembre scorso, scelto e chiamato dalla dirigenza per sostituire il dimissionario Massimo Altarozzi, l'ex tecnico di Bonorva e Barisardo ha ingoiato il primo boccone amaro con la sconfitta per 1-0 rimediata a Macomer, giocata con tante assenze e l'handicap di un rigore sbagliato, ma poi i suoi ragazzi si sono riscattati, nel migliore dei modi possibile, battendo la corazzata Usinese per 2-0 e, dopo la pausa per le festività, vincendo in casa del Castelsardo.
Il girone di andata si è chiuso, dunque, nel migliore dei modi, con la classifica che ora vede l'Atletico Bono al quarto posto, a quota 30, a sole due lunghezze dalla coppia di seconde Coghinas e Bonorva e a otto dalla vetta occupata sempre dal Buddusò. Mister Ciarolu, intanto, pensa già alla sfida del prossimo turno, in casa del Siniscola, che rappresenta una ghiottissima occasione per continuare la scalata alle prime posizioni già in avvio di girone di ritorno.
«La partita contro il Castelsardo di sabato scorso si è rivelata più complicata del previsto – ammette senza mezzi termini mister Ciarolu – considerando che cinque ragazzi stranieri che fanno parte della nostra rosa, e che hanno giocato da titolari contro l'Usinese, hanno avuto dei problemi per tornare a Bono, accumulando parecchio ritardo rispetto ai loro e ai nostri piani. Tre giocatori che sono partiti dall'inizio nel match contro il Castelsardo, dunque, sono arrivati in paese soltanto il 3 gennaio, alle due e mezzo di notte; di questi tre, uno aveva la febbre a 38,5 ma ho deciso di farlo giocare ugualmente».
Il tecnico poi aggiunge: «Proprio per questo mi sento di poter dire che la vittoria è stata inaspettata: abbiamo giocato molto meglio di quello che potevo anche e solo lontanamente sperare. Ho avuto già modo di ringraziare i miei ragazzi, ma ci tengo ad esprimere ancora, pubblicamente, tutta la mia soddisfazione: hanno dato veramente l'anima. Se contro l'Usinese siamo stati in grado di disputare una grandissima partita, rasentando la perfezione, per il match di Castelsardo ho chiesto ai miei giocatori di buttare il cuore in campo, e di riprenderselo solo al triplice fischio (ride). Hanno giocato, realmente, al massimo delle loro potenzialità: una vittoria ottenuta con la grinta e la determinazione che serve in questi casi».
Ciarolu precisa: «Faccio i complimenti a tutti, non solo a chi è sceso in campo dall'inizio ma anche a chi ha giocato per pochissimi minuti e si è fatto trovare pronto, con la concentrazione al massimo. Sono orgogliosissimo della vittoria ma se la sfida si fosse chiusa in parità avrei detto le stesse identiche cose. A dire la verità, avrei messo la firma per tornare da Castelsardo anche e solo con un punticino in tasca. Sono felicissimo, credo che non ci sia nulla da aggiungere a proposito»
Il tecnico può continuare a lavorare con il pieno di serenità, consapevole del fatto che c'è ancora tanto da fare, anche se comunque, i primi risultati incoraggianti stanno già arrivando.
«All'Atletico Bono ho trovato una dirigenza di altissimo livello, partendo dalla presidentessa Daniela Sanna, passando dal direttore sportivo Massimo Usai, una delle figure più attive in società, sino ad arrivare al segretario e a tutte le altre persone che seguono la squadra. Parliamo di gente alla mano, che ha il cuore grande e che tiene parecchio alle sorti del club: questa, almeno, è l'idea che mi sono fatto sin dal primo giorno di questa mia nuova avventura».
Nella prima uscita, contro la Macomerese, l'Atletico Bono ha dovuto però incassare una sconfitta, seppur di misura.
«Posso dire, comunque, che i miei ragazzi hanno disputato un primo tempo bellissimo, in un campo impossibile; la mia è una squadra giovane e molto, molto veloce, e diciamo pure che in un terreno completamente allagato dalla pioggia, e dunque parecchio pesante, ci è stato impossibile sviluppare il nostro gioco. Eppure, le cose ci stavano girando bene: abbiamo iniziato forte, conquistando un calcio di rigore che però, sfortunatamente, abbiamo sbagliato. Poi abbiamo colpito due traverse clamorose e in seguito, come spesso succede nel calcio, al primo tiro in porta da parte dei nostri avversari abbiamo incassato il gol. La squadra ha provato a reagire, ma a dire la verità credo che non avevamo la forza fisica che sarebbe servita per rimettere in piedi la gara, anche se ci abbiamo provato sino all'ultimo secondo utile».
Il tecnico, però, non ne ha fatto un dramma, anzi.
«Il martedì successivo ho fatto ugualmente i complimenti ai miei ragazzi, nonostante la sconfitta».
Ciarolu ha trovato l'ambiente ideale per potersi rimettere in gioco.
«Un ambiente sano e pulito, una dirigenza che vuole fare tutte le cose per bene. Gli obiettivi? Mi hanno chiesto di stare più in alto possibile, cercando ovviamente di fare il massimo. I playoff sarebbero un autentico sogno ad occhi aperti per Bono, ma se non dovessimo riuscire a centrarli proveremo ad orbitare comunque nei quartieri alti, e per noi si tratterebbe comunque di un buonissimo risultato».
Ciarolu sta lavorando sodo non solo per quanto riguarda gli aspetti tecnico-tattici, ma anche per quello che concerne il piano atletico.
«Per l'impronta di gioco che cerco di dare alle mie squadre, per la metodologia di allenamento che seguo, al mio arrivo ho trovato la squadra un po' in ritardo fisicamente, e mi sono accorto della cosa sin dal primo giorno: il gruppo stava attraversando un momento di grande difficoltà, e credo proprio che questa sia stata una delle cause principali che ci hanno portato a perdere la sfida contro la Macomerese. Le mie sedute di allenamento, me ne rendo conto, sono un po' pesantucce, così ho deciso di adeguarmi alla situazione che ho trovato e devo dire che nelle ultime uscite le cose sono migliorate per quanto riguarda la tenuta atletica della squadra».
Il tecnico suona la carica in vista del futuro prossimo.
«Quello che posso dire al momento, sembra una frase fatta ma non è così, è che noi scenderemo in campo solo ed esclusivamente per vincere. Molte squadre, magari, si adeguano un po' alla situazione che si trovano davanti, al modo di giocare dell'avversario e, magari, si accontentano di un pareggio. Noi cercheremo di conquistare i tre punti in ogni gara, e questo non significa, è chiaro, che non troveremo mai una squadra che giocherà meglio di noi e che riuscirà a batterci. Dal primo giorno sto chiedendo ai miei ragazzi di dare l'anima in campo, proprio come stanno facendo: alla fine tireremo le somme e capiremo quanto siamo stati bravi».
Tra le note più positive, spicca il rendimento della difesa: contro l'attacco dell'Usinese, uno dei più forti e letali in assoluto, l'Atletico Bono è riuscito a mantenere la propria porta inviolata.
«Per il match contro il Castelsardo non ho potuto schierare il nostro difensore centrale Guglielmone, cosa che vale anche per il portiere titolare, ed ero un po' preoccupato, se devo dire la verità. Contro l'Usinese, invece, la nostra prestazione in difesa ha rasentato la perfezione: dietro siamo andati a uomo su Chelo e Saba, due tra gli attaccanti in assoluto più forti in questa categoria, ma i nostri difensori non hanno concesso neppure un millimetro di spazio. Anche in mezzo al campo siamo stati devastanti. La mia squadra ha corso fortissimo per tutti i 99'. Qualcuno può pensare che l'Usinese fosse un po' sotto tono, ma per me non è così: loro hanno giocato una grande partita, ma i miei hanno dato il 200%, sul piano della voglia, della cattiveria, del pressing. Ai miei ragazzi avevo detto: se vogliamo uscire indenni da questa sfida dobbiamo correre più di loro, perché di fronte ci troveremo una squadra che è molto più forte di noi. Ero convinto che se fossimo riusciti a giocare con grande intensità avremmo ottenuto un grossissimo risultato, come poi è successo, del resto. Non c'è stato un migliore in campo: sono stati tutti assolutamente devastanti, dal primo all'ultimo».
Ciarolu poi aggiunge.
«Una delle cose che mi rende più felice è che questi ragazzi rispondono alla grande a tutte le direttive e le indicazioni che do loro, e assicuro che non è una cosa scontata. Puoi anche preparare la partita al meglio, curando ogni più piccolo dettaglio, ma poi capita che in campo la gara prenda un'altra piega e i tuoi piani saltino in aria. I miei ragazzi invece non mi hanno mai deluso in questo senso: anche nei momenti più delicati non abbiamo mai smarrito la bussola. E ripeto, per essere chiaro: se avessimo pareggiato contro Castelsardo e Usinese avrei detto le stesse identiche cose».
Nel prossimo turno l'Atletico Bono sarà di scena in casa del Siniscola.
«Credo che sarà la partita più difficile da quando ho accettato la proposta del Bono: i nostri prossimi avversari si sono rinforzati parecchio, so che hanno preso 4-5 giocatori nuovi. A noi non resta altro da fare che archiviare la sfida contro il Castelsardo per poi concentrarsi solo sulla trasferta contro il Siniscola: mi aspetto la stessa, identica cattiveria che ci ha permesso di fare punti contro l'Usinese. Il nostro atteggiamento deve essere lo stesso, a prescindere dal nome dell'avversario e dalla posizione che occupa in classifica. Non dobbiamo e non possiamo sentirci superiori a nessuno: mi aspetto che i miei scendano in campo con il pieno di umiltà, sia che si incontri il Buddusò, il Siniscola o l'Abbasanta. Dovremo avere rispetto di tutti, ma paura di nessuno. Al campo, come sempre, spetterà l'ultimo verdetto».