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Marco Puddu, attaccante, Atletico Uri
«Il non mollare mai spesso ci premia, il gruppo è sano e unito»

L'Atletico Uri prova il colpaccio, Puddu: «Il Castiadas primo e imbattuto? Se lo merita, per noi vincere sarà uno stimolo in più ma ci vuole la fame giusta»

Ogni domenica che passa l'interrogativo è: chi sarà la squadra a regalare il primo dispiacere alla capolista Castiadas? Un anno fa lo stesso interrogativo per il campionato di Eccellenza se lo portava appresso il Tortolì che rimase imbattuto fino alla 29esima giornata prima di cadere contro il Tonara. Se la squadra di Sebastiano Pinna fa gli scongiuri e partita dopo partita allontana ogni minaccia da parte degli avversari, l'ennesima sfida ai sarrabesi ora verrà lanciata dall'Atletico Uri, la squadra probabilmente con più armi da utilizzare per battere i biancoverdi. Si gioca in anticipo a Olmedo (fischio d'inizio ore 15, arbitra Giampaolo Scifo di Nuoro), i giallorossi di Peppone Salaris in casa hanno perso una sola volta (col Muravera, l'altra squadra sarrabese) e sono reduci da prestazioni formidabili avendo rifilato 5 gol al Taloro, 4 alla Ferrini e 3 al Sorso.

 

Non per niente l'Atletico Uri ha il miglior attacco del campionato (43 gol fatti) e tra i giocatori con una spiccata propensione al gol c'è anche Marco Puddu (6 reti) che completa un reparto che vede Matteo Tedde a quota 9 e Fabio Mura a 7 con il "generoso" supporto di Alessandro Piras (8) e Luca Tedde (4). «Siamo una squadra molto offensiva - dice il mancino classe 1987 - e, mancandoci una prima punta di ruolo, diciamo che non possiamo lamentarci». Di contro c'è che i gol subiti, 27 in 18 gare, sono tanti per una squadra di vertice. «Ho molta fiducia nel nostro reparto difensivo - ribadisce con forza Puddu - ci sono stati anche molti episodi sfortunati e ricordiamo anche che schieriamo nella retroguardia tre fuoriquota (il portiere Sotgia del '97, l'esterno Pireddu del 2000 e il centrale Puledda del '98, ndr) che sono di altissimo livello e tra i più bravi della categoria». L'ex Fertilia è fiducioso per la gara contro la capolista, lo spirito è quello giusto: «Affronteremo questa partita come abbiamo affrontato tutte le altre, con la serenità e consapevolezza che possiamo dire la nostra rispettando tantissimo il Castiadas. Sono del parere che possiamo battere chiunque ma non vuole essere una considerazione da presuntuosi ed è anche normale che sarà molto difficile per noi visto che hanno tanti giocatori di valore in rosa. Se sono imbattuti un motivo ci sarà, dare loro il primo dispiacere sarà uno stimolo in più ma sappiamo che ci vorrà il miglior Atletico Uri, con la fame giusta per tutti i 90 minuti».

 

Puddu spiega così il distacco di 10 punti dalla capolista: «Loro finora hanno fatto un cammino quasi perfetto e ne hanno tutti i meriti. Noi abbiamo toppato in particolar modo due partite, quella col Guspini in trasferta prima di Natale quando vincevamo 2-1 al termine del primo tempo e siamo stati sconfitti 3-2; e quella in casa col Muravera, lì siamo stati davvero sfortunati avendo perso 2-1 con due autogol». Per l'Atletico Uri si avvicina anche l'appuntamento con la finale di Coppa Italia del prossimo 31 gennaio: «È il nostro obiettivo primario ma che non ci distrae affatto, dopo Castiadas c'è ancora la trasferta di Ghilarza. Pensiamo partita per partita, vincere domani ci darebbe una carica in più e renderebbe l'ambiente di Uri maggiormente in fermento per l'appuntamento di Oristano contro il Tonara». Domenica scorsa, proprio contro i barbaricini c'è stata un'anteprima nella quella è emersa ancora una volta la caratteristica dei giallorossi di segnare gol agli ultimi minuti: «Quest'anno abbiamo in testa il fatto di non mollare mai - chiosa Puddu - anche a Tonara sembrava che la partita fosse già finita sul 3-1 per loro ma, alla fine, abbiamo segnato due gol. Il lavoro e la fame di non mollare mai spesso ci premia, questo significa che il gruppo è sano e unito».

In questo articolo
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2017/2018
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