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Pierluigi Scotto, allenatore, Sorso
Il tecnico portò i sassaresi allo storico salto in D

Latte Dolce, torna in panchina Pierluigi Scotto dopo 7 anni

Si attendeva solo l'ufficialità ed è arrivata: il Latte Dolce sarà guidato da Pierluigi Scotto. Un ritorno al passato affascinante per il club del presidente Roberto Fresu che già nella stagione appena conclusa meditava di riportare in biancoceleste il tecnico sassarese (ma era tesserato per lo Stintino) la cui parentesi di sei anni non è stata certa dimenticata dal club del popolare quartiere di Sassari. Prese per mano una squadra in Promozione nel 2008, l'ha forgiata anno dopo anno trascinandola in Eccellenza e poi allo storico salto in serie D per presentarsi in quarta serie con ragazzi giovani, come Chessa, Gambella, Congiu, Ravot, Masala, e qualcuno già più esperto, come Garau, Cocco, Derudas, Delizos, Usai, Falchi; una squadra sbarazzina che se la giocava a testa alta con le corazzate del girone Lupa Roma, Terracina, San Cesareo, Olbia, Fondi.

 

La sfortunata retrocessione ai playout, disputati nonostante 43 punti conquistati nella stagione regolare, mise fine al ciclo con la chiamata dell'Olbia per un ulteriore step che si è fermato per via di un esonero probabilmente affrettato quando la talentuosa squadra bianca (in attacco c'erano Mastinu, Molino e Oggiano) stava iniziando a mettere in pratica i dettami tattici del tecnico. Poi il percorso non è stato così lineare con una breve parentesi di un mese al Monastir, più di un girone col Castiadas (semifinale playoff regionale di Eccellenza), due ottimi anni al Sorso culminati con la semifinale playoff nazionale e due scorci di stagione allo Stintino in cui il Covid non gli ha permesso di raccogliere i frutti, cioè riportare i nurresi in Eccellenza. Ora ritorna in serie D dalla porta principale, una categoria che conosce benissimo attraverso lo studio continuo del campionati in questi anni e, col direttore sportivo Vittorio Tossi, avrà il compito di costruire una squadra battagliera, propositiva e con tanto entusiasmo da mettere in campo. Le motivazioni non mancano di certo.

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2021/2022