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Vincenzo Spadafora
Il Cagliari resta in attesa della comunicazione del ministro

Le ordinanze regionali rimettono in moto alcuni club di A: Spadafora chiede al Cts l'applicabilità delle linee guida per gli allenamenti individuali agli sport di squadra

Nel momento in cui alcuni governatori di diverse ragioni (Lazio, Emilia, Campania e Sardegna) hanno dato il via libera per l'allenamento in forma individuale anche per gli atleti di discipline sportive non individuali, dal 4 maggio diverse squadre di serie A potrebbero (è facoltativo) iniziare le sedute a porte chiuse nei centri sportivi di proprietà rispettando i divieti di assembramento e il distanziamento sociale. Ma questa possibile ripresa a macchia di leopardo su scala nazionale crea disparità per le squadre professionistiche del massimo campionato di stanza nelle regioni in cui rispettano il Dpcm del presidente Conte del 26 aprile scorso, quando tra l'altro le stesse 20 società della serie A stanno aspettando il responso dal ministero dello sport in merito all'applicabilità del protocollo medico-sanitario.

 

Ed è così che è arrivato l'intervento di Vincenzo Spadafora, che ha scritto al Comitato tecnico-scientifico della Protezione Civile, a seguito delle ordinanze regionali, chiedendo «di tornare a valutare la possibilità che le linee guida sullo svolgimento da lunedì degli allenamenti per gli atleti di interesse nazionale dei soli sport individuali vengano applicate anche a quelle degli atleti degli sport di squadra». Una risposta del Cts è attesa a breve e chiarirà i dubbi alle squadre italiane che hanno annunciato (la Spal ha detto di no e il Cagliari non si è ancora espresso) la ripresa degli allenamenti a partire dalla prossima settimana.

 

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Campionato:
Stagione:
2019/2020