Altri rinvii e addio playoff, manca il giudizio su Arbus-Ilva
L'Eccellenza al rush finale con la variabile Covid e l'attesa decisione del Collegio di Garanzia
Il pit-stop imposto dal Covid al campionato di Eccellenza ha riposto l'accento sull'importanza degli ultimi due turni per arrivare ai principali verdetti della lunga stagione di gare partita lo scorso 12 settembre. La 33ª giornata è slittata dall'1 all'8 maggio per la richiesta di rinvio della gara Taloro-Ossese da parte della società bianconera colpita da alcune positività in seno al gruppo squadra all'indomani della gara disputata in Coppa Italia Dilettanti contro il Barletta.
Il Consiglio Direttivo del Comitato Sardegna, per garantire la regolarità del campionato, ha così deliberato lo scivolamento dell’intera penultima giornata a domenica 8 e, di conseguenza, l'ultima giornata è stata spostata a domenica 15. Lo stato d'incertezza sulla ripresa del campionato rimane fino alle ore 16 del sabato perché il Covid è sempre in agguato e, questa settimana come la scorsa, di sicuro c'è una scadenza che è valida per tutti i Comitati Regionali d'Italia: entro il 23 maggio va comunicato alla LND il nome della squadra che parteciperà agli spareggi-promozione nazionali il cui primo turno, su doppia sfida, si svolgerà il 29 maggio e 5 giugno con la Sardegna abbinata all'Abruzzo,
Il Comitato Regionale, lo scorso 23 dicembre, su richiesta delle 18 società dell'Eccellenza aveva deciso di ripristinare i playoff regionali tra le società che si classificheranno al termine della stagione regolare dal 2° al 5° posto con la regola che le due semifinali, 2ª contro 5ª classificata e 3ª contro 4ª classificata, non verranno disputate se la differenza punti sarà maggiore o uguale a 7. Lo spazio per i due turni di playoff si sono ristretti a due sole date: mercoledì 18 maggio (semifinali in casa della miglior posizionata) e domenica 22 maggio (finalissima in campo neutro).
Un ulteriore rinvio di una settimana della penultima giornata (non necessariamente su richiesta ancora dell'Ossese ma di qualunque altra squadra eventualmente colpita dal Covid la cui gara ha implicazioni nella lotta al primo posto o ai playoff o alla salvezza), o eventualemente dell'ultima giornata se i vari verdetti fossero ancora in bilico, farebbe saltare gli stessi playoff con la seconda classificata che accederebbe direttamente agli spareggi-promozione nazionali. Resta invece come ipotesi di scuola - da tutti ovviamente scongiurata - che se non si riuscisse nemmeno a terminare la stagione regolare entro domenica 22 maggio a quel punto la Sardegna non avrebbe la squadra qualificata alle finali nazionali.
Ma sui verdetti di fine campionato non incombe solo la variabile Covid ma anche una tanto attesa decisione del Collegio di Garanzia dello Sport sulla gara Arbus-Ilva finita sul campo 0-0 l'8 dicembre 2021 e sulla quale ci sono già stati due gradi di giudizio: quello del Giudice Sportivo Territoriale (C.U. n. 79 del 20 gennaio 2022) che ha irrogato, a carico dell'Arbus, la sanzione sportiva della perdita della gara, con il risultato di 0-3, per accertata nullità del tesseramento del calciatore Igor Brondani, proveniente dal Castiadas, dichiarata il 10 gennaio 2022 dal Tribunale Federale Nazionale - Sezione Tesseramenti; quella che ha annullato la decisione del Giudice Sportivo emessa dalla Corte Sportiva d'Appello Territoriale (C.U. n. 90 dell'8 febbraio 2022) verso la quale la società maddalenina, lo scorso 3 marzo, ha presentato ricorso all'organo del Coni chiedendo di ripristinare lo 0-3. Il Collegio di Garanzia potrà dichiarare inammissibile il ricorso, rigettarlo o accoglierlo, in quest'ultimo caso l'Ilva avrebbe due punti in classifica e l'Arbus uno in meno. Per lo svilippo che ha avuto il campionato nelle ultime giornate le due società potranno comunque raggiungere i rispettivi obiettivi al di là di qualunque decisione scaturisca in merito alla gara giocata cinque mesi fa.
Ma, senza questa decisione pendente, l'Arbus - attualmente sestultima a quota 36 - avrebbe avuto la salvezza quasi in tasca per effetto dello scontro diretto tra Li Punti (27 punti) e Guspini (31 punti) e a patto che l'Idolo (26 punti) non chiuda con una doppia vittoria. E questo perché:
♦ se vincesse il Li Punti toglierebbe la possibilità al Guspini di effettuare il sorpasso ai granata e il playout diventerebbe un affare tra le due, salvo eventuale sorpasso dell'Idolo ai danni dei sassaresi (e anche dei mediocampidanesi) raggiungendo quota 32;
♦ se vincesse il Guspini potrebbe sì scavalcare l'Arbus, eventualmente sconfitto da Nuorese e Ossese, ma i sassaresi arriverebbero nell'ultimo turno al massimo a quota 30 e il playout si annulla quando il distacco è pari o superiore a cinque punti (in questo caso va visto se l'Idolo batterà il Monastir per avere ancora in gioco l'ipotesi degli ogliastrini a quota 32);
♦ il pareggio porterebbe poi il Guspini al massimo a quota 35.
È proprio quest'ultimo caso che rende ancora importante quel punto ballerino all'Arbus perché a quota 35 il Guspini sarebbe favorito dagli scontri diretti (vittoria all'andata e pareggio al ritorno), il Li Punti potrebbe poi chiudere all'ultima giornata a quota 31 o l'Idolo chiudere a quota 32, perciò entrambe dentro la forbice che permetterebbe di far disputare il playout. Ecco perché i granata di Falco puntano a mettersi al riparo da ogni calcolo (o decisione del Collegio di Garanzia) conquistando almeno un punto nella sfida contro la Nuorese che, tra l'altro, sarebbe un passaggio definitivo nel caso di successo del Guspini e dello stesso Idolo solo se non perdesse il punto per decisione del Collegio di Garanzia.