Salta al contenuto principale
Lepore e la Nuorese si ritrovano: «Due anni e mezzo meravigliosi ma al Palestrina servono punti»
L'ex al Frogheri: L'applauso dei tifosi il massimo

Lepore e la Nuorese si ritrovano: «Due anni e mezzo meravigliosi ma al Palestrina servono punti»

Contro il recentissimo passato e, forse, contro il probabile futuro. Stanislao Lepore torna a Nuoro tre mesi dopo aver lasciato il club verdazzurro col quale aveva ottenuto due promozioni di fila. Il 30enne di Formia è uno dei punti di forza del Palestrina che si è rilanciato in chiave salvezza cambiando decisamente marcia nell'ultimo mese (10 punti) grazie agli acquisti di dicembre compreso quello del centrocampista ex Budoni, Arzachena e San Teodoro. Domenica gli arancioverdi di Sasà Cangiano saranno di scena al Frogheri con l'ex di lusso pronto a dar battaglia: «A Nuoro ho passato due anni e mezzo meravigliosi - dice Lepore - con le due promozioni di fila e la prima parte di questa stagione in serie D. I miei ex compagni sono forti, vorranno vincere ma anche a noi servono i punti per continuare la bella striscia positiva».

 

Stanislao Lepore alla Nuorese per due stagioni e mezzoI ricordi più belli legati all'esperienza con la Nuorese?

«Il primo anno è stato bellissimo, era tutto nuovo per me, il presidente Artedino è un ambizioso e voleva subito riconquistare l'Eccellenza. Ci siamo riusciti restando imbattuti per tutta la stagione. L'anno scroso è stato ancora più bello perché abbiamo vinto un campionato più rappresentativo e stretto ancor di più il legame con la città e i tifosi. La società, poi, è stata sempre splendida»

Ma allora perché l'addio a dicembre?

«A Nuoro mi trovavo benissimo, ero molto apprezzato dai tifosi e dai compagni. Ci sono stati problemi sin dall'inizio col nuovo allenatore Mariotti giunto dopo le dimissioni di Mereu, poi è arrivato mister Bacci che non mi vedeva. Da lui ho subito dei torti, proprio in corrispondenza della gara d'andata col Palestrina e allora ho aspettato dicembre per andare altrove. Ma non voglio fare assolutamente polemica, ora penso alla mia nuova squadra e affrontare tranquillamente questa partita per me comunque particolare»

Cosa ti aspetti dal pubblico di Nuoro?

«Ho lasciato un ottimo ricordo, il massimo sarebbe un bell'applauso all'ingresso in campo, mi gratificherebbe tanto. Credo che ciò avvenga anche perché da qualche vecchio tifoso sono stato chiamato chiedendomi di fermarmi qualche giorno a Nuoro o, comunque, di trattenermi per il terzo tempo»

Senti ancora i tuoi ex compagni? Con chi hai legato di più?

«Io sono sempre andato d'accordo con tutti, sono un ragazzo socievole, ho legato con i compagni del primo e del secondo anno. Ancora mi sento con Giovanni Satta ora passato al Siniscola, poi Fabio Cocco, i fratelli Alessandrì e Deliperi, questo perché stavo sempre insieme loro. Negli ultimi mesi ho legato tanto con Bossa e Boi»

Qualche sfottò è già partito?

«Sì qualche sms o messaggio su whats'up c'è stato, poi un tifoso ha scritto che devo mettermi il casco perché è stata aperta la caccia. Tutto nella normale goliardia. Poi ho sentito il presidente Artedino, gli ho scritto che mi dispiaceva tanto per ciò che gli stava capitando con le sue aziende e che gli stavo vicino, mi ha risposto: "Stani fai da bravo, ci servono i tre punti". Volevo rispondere che anche un punto poteva andar bene perché vogliamo continuare la serie positiva»

Qual è invece l'allenatore che ricordi con piacere?

«Il primo anno con Coccone ho legato tanto e lo ringrazio. Mister Mereu è un grande allenatore, lo stimo tanto, mi ha dato anche una mano per trovarmi una nuova squadra»

Se per caso dovessi segnare esulteresti?

«Partiamo dal fatto che ho sempre fatto pochi gol in carriera perciò non nego che mi farebbe piacere segnare per la mia sqaudra ma, di sicuro, non esulterei mai. I tifosi verdazzurri sono i migliori che ho mai avuto, non farei mai un torto a loro, tra l'altro credo che a dicembre il mio non sia stato un addio ma un arrivederci, a Nuoro mi sono trovato molto bene»

Come definiresti il campionato della Nuorese?

«Se vado a vedere i nomi che compongono la rosa per me è una squadra fortissima, al mio mister Cangiano ho detto che la Nuorese è più forte di Fondi e Aprilia. La stagione, purtroppo, è nata storta, con le dimissioni di Mereu, l'arrivo di Mariotti e poi Bacci, vicende che hanno un po' turbato l'ambiente. Purtroppo per loro la vittoria di mercoledì nel recupero dell'Aprilia complica i piani playoff perché i punti da recuperare sono saliti a 5 ma sono pure 6 lunghezze sopra i playout, l'organico è di valore e spero per loro che possano fare i migliori risultati possibile ma a partire da domenica prossima»

Parliamo del tuo Palestrina in forte rimonta: 10 punti nelle ultime 4 giornate, 4 vittorie in casa di fila e domenica avete battuto il Fondi sempre vincente nel ritorno

«Da qualche gara c'è stata la scossa, la squadra c'è e si è visto pure contro il Fondi. Qualcuno ha scritto che abbiamo vinto con fortuna ma per 90' li abbiamo tartassati. Dobbiamo continuare con questa striscia positiva che ci ha rimesso bene in classifica, se ora avessimo avuto quei 6-7 punti persi all'andata saremmo stati benissimo. In tutto questo la società ci aiuta tantissimo»

Società che è intervenuta nel mercato di riparazione, tanti innesti e, oltre al tuo, determinante è stato quello di Fabio Ceccarelli: già 12 gol pesanti in 10 gare

«Il Palestrina ha adottato la tattica dell'anno scorso, fino a metà dicembre aveva 12 punti ed era penultimo in classifica poi si è rinforzato e ha chiuso la stagione con 46 punti ad una lunghezza dal settimo posto. Quest'anno hanno avuto un po' più di problemi, poi hanno creduto ancora nel progetto e rinforzato la squadra con tre o quattro acquisti; il migliore è Ceccarelli, un bomber vero, se gli arriva mezza palla sporca lui la butta dentro, è un attaccante che tutte le squadre vorrebbero avere, è nato per fare gol. Ci sta dando una grande mano, ed è uno che non si accontenta mai perché fa due o tre gol nella stessa gara, contro il Fondi ha segnato una doppietta ma poteva farne quattro»

Perché Lepore è andato al Palestrina, una scelto che poteva essere un po' rischiosa?

«Perché nella gara d'andata, quand'ero ancora alla Nuorese, avevo notato un'ottima squadra perciò ci credevo nel Palestrina. Poi abbiamo Cangiano che è un ottimo mister e molto preparato, ci fa giocare davvero bene, la situazione volge al meglio e abbiamo tutte le carte in regola per salvarci»

Mister Mariotti con LeporeIl vostro risveglio ha messo nei guai il Selargius al quale avete recuperato 10 punti in 4 giornate

«Vista la crisi di Selargius e Isola Liri noi crediamo nella salvezza diretta, puntiamo ad arrivare a 40 punti per cercare di evitare i playout anche per il distacco che potremmo dare alla terzultima o quartultima. Nel calcio però non c'è nulla di scontato, il Selargius se recupera gli infortunati potrebbe riprendersi mentre vedo male l'Isola Liri che ha perso per 6 giornate Varriale, il loro attaccante migliore»

Con la Sardegna un legame decennale, come è scoccata la scintilla?

«Mio cugino mi chiamò nel novembre del 2003 all'inaugurazione del campo in erba sintetica, passai tutta la mattina con Trapattoni allora ct della Nazionale. Il Budoni avrebbe dovuto giocare contro il Cagliari ma l'amichevole saltò e la fecero contro l'Olbia. Io giocai e disputai una bella partita, il presidente Giovanni Sanna mi voleva ma ero alla Casertana in prestito dalla Salernitana. Lì mi innamorai di Budoni, l'anno dopo arrivai e vincemmo il campionato di Promozione, nel 2007 facemmo i playoff nazionali di Eccellenza a l'anno dopo vincemmo il campionato. Così feci pure una stagione in serie D prima di fare due anni ad Arzachena, uno tra San Teodoro e ancora Budoni prima di fare l'esperienza a Nuoro. Ormai è una vita che gioco in Sardegna»

Il Budoni, invece, come l'hai visto?

«Si salva sicuro, ormai è una realtà importante per la serie D. Ma non è molto più forte di noi, ha giocatori esperti e fa valere il fattore campo che di erba sintetica non ha più nulla. Ci ho giocato contro nella prima gara dell'anno nuovo, sono uscito dopo 21' per una distorisione al ginocchio, il fondo è da cambiare, c'è solo gomma. Loro però sono abituati e per gli avversari è difficile far punti, un po' come il Taloro in Eccellenza che gioca in terra battuta»

In questo articolo
Squadre:
Campionato:
Stagione:
2014/2015
Tags:
Sardegna
8 Ritorno
Girone G