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Il tecnico: «L'attacco ha fatto la differenza»

L'Europa 2008 ritorna in Prima Categoria, Pili: «Non si vince un campionato senza un gruppo unito»

Missione compiuta per l'Europa 2008, che si aggiudica la vittoria finale del campionato con 90' di anticipo e ritorna in Prima Categoria dopo un'assenza durata appena due anni; esplode dunque l'entusiasmo a Domusnovas, per una compagine che ha saputo letteralmente travolgere, a suon di gol, ben 98 quelli realizzati sino a questo momento, la concorrenza, spesso agguerrita, delle rivali, Villamassargia e Decimo 07 su tutte.
Grande protagonista di questo traguardo prestigiosissimo è stato sicuramente il tecnico dei rosso-neri, mister Paolo Pili, bravissimo a gestire sapientemente le mille anime di un gruppo formidabile per tecnica e talento, compito tutt'altro che facile, dando alla squadra un'impronta ben precisa: cinica, letale, spietata.

 

«Quest'anno, a differenza del recente passato, è andato tutto bene – ammette Pili -; il calcio è anche una questione di fortuna, e soprattutto di infortuni. Per vincere, insomma, è necessario che le tante variabili si risolvano tutte in modo positivo».
Le cose per voi, tra l'altro, si sono messe subito in discesa:
«Abbiamo dimostrato una buona continuità di risultati sin dalle prime partite, anche se i quattro pareggi consecutivi ci hanno costretto a lasciare qualche punto per strada. Poi la squadra ha definitivamente preso il passo giusto, senza praticamente più fermarsi sino all'ultima sfida, decisiva, andata in scena domenica scorsa».

Siete riuscirvi a tenervi alle spalle il Villamassargia, vera e propria rivelazione del torneo, e soprattutto una corazzata come la Decimo 07.
«Ha vinto chi ha sbagliato meno; le nostre rivali probabilmente hanno sprecato diverse occasioni importanti, la classifica non mente mai in questo senso».
L'Europa 2008 quest'anno è caduta soltanto due volte: la sconfitta rimediata nello scontro diretto con il Villamassargia poteva complicarvi notevolmente i piani.
«Eppure, dopo quell'episodio, siamo ripartiti alla grande. Nessuno dei miei ragazzi ha mollato sino alla fine, e il loro atteggiamento è risultato decisivo».
Come lo è stata, ad esempio, la vittoria strappata in casa della Decimo 07: una prova di forza inequivocabile, con cui avete di fatto blindato il primo posto.
«Anche in quell'occasione, abbiamo messo in vetrina il nostro attacco, vero e proprio punto di forza dell'Europa 2008: è un vantaggio non da poco avere in rosa tre giocatori che in tutto riescono a realizzare 73 gol, un risultato importante, difficile trovare casi analoghi in tutta la Seconda Categoria e forse anche oltre.
Hanno fatto la differenza, e anche a Decimo sono stati all'altezza delle aspettative.
Io rispetto molto le nostre dirette avversarie: si tratta di due ottime formazioni, ma probabilmente i decimesi peccavano proprio per quanto riguarda la fase avanzata, segnavano poco rispetto alla mole di gioco che riuscivano a sviluppare.
Il Villamassargia invece era completo quanto noi: il torneo, in sostanza, è stato deciso da degli episodi».

 

C'è stato un momento particolare, nel corso della stagione, in cui avete capito che potevate davvero farcela?
«Mai avuta questa sensazione, anche perchè sarebbe stata controproducente, visto che Decimo e Villamassargia non hanno mai mollato; se avessimo fatto questo ragionamento, probabilmente non saremmo mai arrivati primi. Invece, siamo stati costretti a spingere sino alla fine.
Ad essere sinceri, comunque, la vittoria di Decimo di due settimane fa ci ha permesso di affrontare la gara casalinga con il Teulada con la giusta serenità».

L'obbiettivo ora è confermarsi anche in Prima Categoria, per riscattare la sfortunata esperienza di due anni fa.
«Alla luce di quel campionato, dobbiamo sicuramente cambiare qualcosa: intanto ci sarà da fare un discorso sui fuori quota, poi proveremo ad assicurarci un difensore, ad esempio, e un centrocampista di esperienza.
Se riuscissimo a riconfermare tutta la rosa, potremmo davvero inseguire una salvezza tranquilla».

 

Il tecnico è pronto dunque a guidare i rosso-neri per un'altra stagione.
«Penso non ci siano problemi in questo senso: sono parte integrante del progetto, e anche se dovessi abbandonare la panchina, farei sicuramente parte della dirigenza».
Le ultime parole del tecnico riguardano, per l'appunto, la società:
«Hanno svolto un ottimo lavoro, con grande sacrificio: non è semplice trovare le risorse per garantire il rimborso spese ai giocatori, alcuni di loro arrivano da paesi anche piuttosto lontani, è il minimo che possiamo fare in questi casi.
Questo successo è comunque frutto del grande affiatamento che si è creato tra i ragazzi: non si vince un campionato senza un gruppo unito».

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2014/2015
Tags:
Sardegna
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