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Alberto Piras, Roberto Giolitti, Idolo
«Peccato per la Coppa, difficile ribaltare il 3-0 dell'andata»

L'Idolo tra le grandi; Piras: «Il terzo posto fa piacere ma non ci illudiamo. A Selargius ho visto cose importanti, stiamo crescendo»

Fa sempre piacere tornare a casa con i tre punti in tasca dopo una trasferta difficile, e per l' Idolo in questo senso le cose stanno incominciando ad andare decisamente nel verso giusto: domenica infatti è arrivata la prima vittoria lontano dallo “Sturrusè”, contro una compagine ostica come il Selargius, diretta avversaria nella corsa alla salvezza. A dire il vero, classifica alla mano, i ragazzi allenati da Alberto Piras (nella foto San Marco-Elena Accardi con l'attaccante Giolittistanno correndo forte, forse addirittura più del previsto: il terzo posto in classifica, a quota nove, seppur in coabitazione con altre quattro squadre, è una delle conferme più concrete, e piacevoli, sull'ottimo lavoro svolto dal tecnico, che sta continuando sulla falsa riga tracciata dall'estate del 2016, anno del suo approdo sulla panchina del club bianco-azzurro.
Per gli ogliastrini incomincia ora un periodo densissimo di impegni, a partire dalla sfida in programma per questo pomeriggio, contro l'Orrolese, valida per il ritorno degli ottavi di Coppa Italia. Domenica poi sarà la volta del Villasor di Mingoia e Mura, con cui si aprirà un trittico che prevede anche la trasferta contro l'altra matricola terribile del girone, il Villamassargia, per poi chiudere, si fa per dire, con il match contro l'Andromeda.

«La sfida contro il Selargius era un banco di prova decisamente importante per noi — ammette Piras — non è stato facile strappare i tre punti, perché abbiamo affrontato un'ottima squadra. Forse stanno facendo un po' di fatica in questo avvio, ma sono convinto che alla lunga usciranno fuori con tutto il loro valore. In rosa hanno giocatori come Chessa, Cossu, Frau, Mura, Cardia: sulla carta sono un grande gruppo e lo dimostreranno prestissimo anche sul campo». L'Idolo ha superato l'esame a pieni voti. «Credo si sia trattata di una grande prova di maturità da parte nostra; ero un po' preoccupato, perché quando giochiamo su un campo in terra, o in erba, perdiamo un po' di fiducia nelle nostre capacità e se non riusciamo ad esprimerci come sappiamo entriamo in seria difficoltà. Proprio per questo dico che i miei sono stati bravissimi». Il tecnico analizza la sfida nel dettaglio. «Abbiamo preso campo dopo dieci-quindici minuti, creando alcune occasioni importanti con Giolitti. Dopo il primo gol loro hanno accusato un po' il colpo, siamo stati furbi ad approfittarne subito e così sono arrivate le altre due reti. I miei hanno gestito la gara con grande maturità, senza concedere nulla; una prestazione di grande solidità, devo fare i complimenti a tutti i ragazzi. Prendere il bottino pieno in quel campo non sarà facile per nessuno, e proprio per questo ce li teniamo ben stretti».

Avere un attaccante come Giolitti in buone condizioni può fare la differenza«Ci offre altre soluzioni rispetto alle altre punte che ho a disposizione; può far valere i suoi centimetri, è bravissimo a difendere la palla e a far salire la squadra. Non ho molti elementi con quelle caratteristiche a dire il vero, in più c'è da dire che lui svolge alla perfezione il suo compito. Poi sta trovando la via del gol con buona continuità. Tutto bene, direi, una bella fortuna». La seconda vittoria di fila è un toccasana anche e soprattutto per il morale. «I successi ti permettono di affrontare con lo spirito giusto gli impegni seguenti; volevamo dare un po' di continuità alla bella striscia di risultati che stiamo mettendo in fila dall'inizio della stagione e che ci ha permesso di smuovere la classifica in maniera sensibile».

L'avvio non è stato particolarmente morbido, con le sfide contro San Marco, Carbonia e La Palma. «Sono le tre compagini che, assieme all'Arborea, si giocheranno la vittoria finale. Le prime due sono ancora in rodaggio, considerando soprattutto che rispetto alla passata stagione hanno cambiato guida tecnica, ma hanno tutte un grandissimo potenziale, per buona parte ancora da esprimere». Piras offre un commento generale sulle prestazioni dei suoi. «Contro la San Marco, ad esempio, abbiamo addirittura avuto la palla del 3 a 1, poi loro hanno riacciuffato la sfida, meritatamente aggiungo io. Contro il La Palma è stata la prestazione peggiore sino a questo momento, vincevamo sino a 5' dalla fine ma mi hanno fatto una grandissima impressione: sono tra le compagini più organizzate che abbiamo sfidato, creano una mole di gioco davvero impressionante. Se riusciranno ad essere più cinici negli ultimi venti metri, se riusciranno a concretizzare anche e solo la metà delle occasioni che costruiscono, diventeranno un cliente davvero ostico per chiunque. Anche con il Carbonia ci siamo disimpegnati piuttosto bene: sono arrivati tre punti in tre gare, ma ci lasciano assolutamente soddisfatti».
 

Il terzo posto in classifica, dunque, è quasi un sogno«Fa piacere, ci mancherebbe, anche se è condiviso con altre quattro squadre.
Io dico sempre che bisogna dare una direzione al proprio campionato; se entri in un momento positivo accetti più volentieri i carichi di lavoro, rispondi meglio sul piano della testa. Noi non ci illudiamo, sappiamo che il nostro obbiettivo principale è la salvezza, e cercheremo di arrivarci il prima possibile, possibilmente senza troppi patemi, e magari con quella buona dose di divertimento che non guasta mai».


Intanto i bianco azzurri scenderanno di nuovo in campo nel pomeriggio: alle ore 15. è in programma la sfida di ritorno contro l'Orrolese«Purtroppo credo proprio che abbiamo compromesso il passaggio del turno con la brutta sconfitta rimediata all'andata. Mi dispiace: vincere la Coppa non rientra ovviamente nei nostri obbiettivi, c'era la sensazione di poter andare avanti e ripetere, magari, il cammino fatto l'anno scorso dal Carbonia. Se in campionato navighi in acque tranquille puoi tentare di dire la tua contro chiunque ed invece le cose ci sono girate male».


Il prossimo turno di campionato, invece, prevede il bel confronto con il Villasor: in palio punti pesantissimi. «Ci arriviamo bene, almeno per quanto riguarda la testa; giochiamo in casa e per noi sarà importante raccogliere il massimo; la nostra salvezza passa soprattutto dalle sfide interne. A livello fisico e atletico, però, facciamo i conti con qualche acciacco, spero di recuperare tutti, o quasi, per domenica». Per l'Idolo si tratta, in un certo senso, di un esame di maturità. «Si, esatto. Affronteremo una squadra che, secondo me, deve ancora esprimere la sua forza. Nelle prime uscite hanno evidenziato qualche problema in fase realizzativa, ma il valore dell'attacco non si discute, basti pensare a Mura e Mingoia, ad esempio. Per il resto hanno diverse pedine importanti in ogni reparto: Palla in porta e Jatta a centrocampo, uno dei giocatori più forti in questa categoria, esploderà tra qualche giornata, ne sono sicuro».


Davide Onnis

In questo articolo
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2018/2019
Tags:
Promozione
Girone A