«Ossese e Porto Rotondo sono fortissime, il nostro gruppo però ora ha trovato gli equilibri giusti»
L'Ilvamaddalena riparte di slancio, Lollia: «Cercheremo di sfruttare ogni passo falso di chi ci precede»
Domenica Danilo Lollia non ha potuto prendere parte alla sfida con il Fonni, a causa di un fastidiosissimo virus intestinale, ma l'Ilvamaddalena è riuscita ugualmente a portare a casa i tre punti, che pesano tantissimo sia in termini di classifica, con l'aggancio al terzo posto e il conseguente sorpasso proprio ai danni dei bianco-azzurri, e sia ovviamente sul piano del morale.
I ragazzi di mister Serio ora sono pronti per innestare le marce alte, lanciati all'inseguimento di Porto Rotondo, distante cinque lunghezze, e Ossese, staccata di tre. Le prossime sfide, che sulla carta possono risultare più semplici rispetto agli ultimi impegni, nascondono però molteplici insidie, a partire dal confronto casalingo con il Castelsardo; dopo la pausa poi sarà il turno di due compagini in difficoltà, ma proprio per questo assetatissime di punti, come Tharros e Cus Sassari. Il giovane centrocampista classe '93 parla del momento dei suoi e rilancia le ambizioni di un gruppo che ha tutte le carte in regola per puntare in alto.
«Purtroppo ho dovuto seguire la partita da casa — ammette Lollia (nelle foto di Andrea Nieddu con anche i compagni di squadra Kozeli e Milia) —, si è rivelato un confronto bello tosto, proprio come ci aspettavamo: il Fonni è una squadra che non molla mai. Siamo stati bravi a sbloccarla subito, poi dopo cinque minuti abbiamo colpito un palo: la partenza è stata veramente buona, ma in generale tutta la prestazione dei miei compagni. Una grande vittoria, non c'è che dire, che ci ha permesso di superare in classifica i nostri diretti avversari».
L'Ilva ha saputo ripartire immediatamente dopo il passo falso rimediato in casa dell'Ossese. «All'andata abbiamo vinto noi per 2 a 1, al ritorno si sono imposti loro, in maniera peraltro strameritata. Aver preso il gol dopo quattro minuti ci ha tagliato un po' le gambe; la reazione da parte nostra c'è anche stata, ma al 20' un errore in uscita ci è costato carissimo, con Olmetto che non si è fatto di certo pregare e ha colpito immediatamente: è un gran giocatore, come molti dei suoi compagni del resto».
La delusione si è fatta sentire, soprattutto nei giorni successivi al ko. «Speravamo tanto in un aggancio, non ti nascondo che un pensierino l'avevamo fatto, è ovvio, ma non è andata come volevamo. Non dimentichiamoci comunque che il nostro obbiettivo principale ad inizio stagione era la salvezza; ora che l'abbiamo raggiunto tutto ciò che arriva in più è positivo. Mancano otto partite ancora e cercheremo di fare più punti possibile».
I bianconeri conservano ancora un vantaggio di tre lunghezze. «Forse sono più compatti, un organico strutturato diversamente, senza dubbio. Noi siamo un gruppo fondamentalmente nuovo, rispetto all'anno scorso: dalla precedente esperienza sono rimasti in quattro ma ci difendiamo piuttosto bene e sono sicuro che lotteremo sino alla fine assieme a tutte le altre». I risultati parlano di una squadra in forma smagliante: undici risultati utili a partire dalla prima uscita di dicembre, con l'unico passo falso fatto registrare, appunto, nel big-match contro gli uomini di Sechi. «Penso che la nostra arma in più sia il collettivo: dopo un brevissimo periodo di assestamento siamo entrati subito in sintonia, anche grazie allo zoccolo duro, che ha messo tutti i nuovi nelle condizioni migliori per poter lavorare. Possiamo inoltre contare su una solida società alle spalle, per una squadra che proprio l'altro giorno ha compiuto la bellezza di 115 anni. La dirigenza è nuova ma si sta comportando alla grande, ci danno tutto il supporto di cui abbiamo bisogno. Rispetto ad altre esperienze che ho vissuto, qui c'è una mentalità nettamente diversa: si vede che sono abituati a palcoscenici più importanti, tant'è che vorrebbero salire subito in Eccellenza, la categoria in cui si sentono a casa».
Lollia è decisamente soddisfatto di quanto fatto sino ad ora a livello personale. «Non mi lamento di certo, ho anche segnato due gol, entrambi in trasferta e decisivi per i tre punti. Mi sto trovando veramente bene, cerco di fare il massimo in ogni partita e per il momento le cose stanno andando decisamente nel verso giusto».
La vetta è lontana cinque lunghezze: un margine importante, ma assolutamente colmabile. «Io penso, o almeno lo spero, che ci saranno ancora tanti colpi di scena: il Porto Rotondo deve ancora venire da noi, e domenica sono attesi dalla sfida di Bonorva, che nelle ultime quattro uscite ha centrato altrettante vittorie, dimostrando così di essere una squadra bella tosta; si trovavano nelle zone calde, ora invece si stanno affacciando a centro classifica. Le prime due della classe dovranno sudare ancora tanto, e noi siamo li, pronti ad approfittare di ogni più piccolo errore». Per farlo servirà migliorare ancora, soprattutto in un aspetto. «Non sbagliare più con l'approccio alla gara, sia nel primo che nel secondo tempo. Concediamo troppo per dieci, quindici minuti, soffriamo più del dovuto e spesso prendiamo gol molto stupidi, principalmente a causa di nostre disattenzioni».
Una cosa da evitare assolutamente dunque, a partire dalla prossima sfida contro il Castelsardo.
«L'intenzione è quella di dare continuità alla nostra striscia positiva, e fare in modo che il passo falso di Ossi sia un avvenimento isolato. Prima di quel ko avevamo messo assieme dieci risultati utili, fare altrettanto nel finale di stagione non sarebbe male. Di fronte però ci troveremo una squadra composta da giovani molto talentuosi ed interessanti: per me è un piacere sfidare un centrocampista come Giovanni Manconi, in più ritroverò il mio carissimo amico Chafaaoui, arrivato dal Valledoria».
Sarà importante non abbassare assolutamente la guardia. «Ogni gara presenta le sue difficoltà, e soprattutto, anche le compagini in crisi possono ripartire da un momento all'altro: è successo al Bonorva e all'Ovodda; anche Cus Sassari e Tharros si stanno ritrovando. Le squadre che lottano per la salvezza sono tutte ben attrezzate e vendono a caro prezzo la pelle».