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Cosimo Sibilia, presidente Lnd
«Si rischiano danni incalcolabili e si mortificano i sacrifici»

Lnd, l'allarme di Sibilia: «Serve subito un protocollo sanitario adeguato, così c'è incertezza sulla ripartenza»

Ci sono le date per la ripartenza (il 27 settembre il campionato di serie D, il 20 il preliminare di Coppa Italia), ci sono state le iscrizioni (163 società su 165) e ci sono tutte le trattative di mercato per creare il gruppo squadra. Ma manca un passaggio fondamentale, il protocollo sanitario federale da applicare per il calcio dilettantistico, dagli allenamenti alle gare ufficiali. Senza quello non ci sono le partite e le classifiche.

Ed è per questo grande dettaglio che il presidente della Lega Nazionale Dilettanti Cosimo Sibilia lancia il grido d'allarme: 

«Ripartire dopo il lockdown è l’obiettivo di tutti. Anche del calcio dilettantistico. Ma ad oggi, nonostante il nostro impegno con contributi, agevolazioni, date e scadenze fissate, non vi è alcuna certezza sulla partenza delle attività. Dopo il protocollo FIGC per la ripresa e per gli allenamenti del 5 giugno scorso, nonostante i nostri solleciti nelle sedi opportune, non c’è al momento alcuna indicazione ufficiale per lo svolgimento di gare e campionati. Ci sono 12mila società e oltre 1 milione di calciatori e calciatrici che attendono con impazienza di sapere se alla fine dell’estate si riprenderà a giocare e in che modo».

 

È questo l’interrogativo che pone Sibilia, facendosi portavoce della preoccupazione del gigantesco movimento della Lega Nazionale Dilettanti, di fatto la più grande comunità sportiva d’Italia e anche d’Europa. «Noi siamo il calcio genuino, quello del campanile e delle piccole imprese locali - prosegue il numero uno dei Dilettanti - quello che contempla il gioco a 11, il calcio femminile, il futsal e il beach soccer, quello dei camp estivi e delle sagre: insomma, quello messo già abbastanza a dura prova dall’emergenza sanitaria e che vuole, con tutte le sue forze, provare a ricominciare».

 

La Lnd ha da tempo sollevato il problema attraverso i suoi organismi centrali e periferici con diverse iniziative. «Qui rischiamo di vanificare tutti gli sforzi compiuti per contenere l’emorragia di società e per mettere in sicurezza la stagione 2020-2021 - sottolinea Sibilia - mentre assistiamo al paradosso per cui lo sport amatoriale è ripreso, con la responsabilità demandata alle regioni, e il calcio dilettantistico non sa come e quando ripartire. Serve un protocollo sanitario adeguato e che si arrivi rapidamente ad una soluzione. Ripeto: proseguire con questa incertezza produrrà danni incalcolabili al nostro movimento che non merita di vedere mortificati i sacrifici fatti per assicurare la ripresa delle attività. Lo trovo profondamente ingiusto».

In questo articolo
Campionato:
Stagione:
2020/2021