Salta al contenuto principale
Lega Nazionale Dilettanti
Il vice Morgana: «Cessata l'emergenza che si riprenda a costo di giocare fino a giugno o ai primi di luglio»

Lnd, Sibilia sui campionati: «Prima i cittadini poi viene il calcio e, dopo molto, il ragionamento su come proseguirà la stagione»

Prima si è cittadini e poi sportivi. Ogni giorno che passa, chiusi in casa per disposizione governativa a tutela della salute, si dà uno sguardo ai numeri che la Protezione Civile snocciola impietosi alle 18. E gli ultimi dicono che i casi totali sono 17.660, con 14.995 persone che risultano positive al virus e 1.266 i deceduti. Le persone guarite sono 1.439, i pazienti ricoverati con sintomi sono 7.426, in terapia intensiva 1.328, mentre 6.201 si trovano in isolamento domiciliare.

 

Di fronte a questa escalation di contagi e i giorni di quarantena che passano con la speranza di vedere una diminuzione a fine della prossima le società di calcio e i giocatori rimangono in attesa che venga presa una decisione definitiva sulla fine della stagione partendo dal fatto che le attività sono ferme fino al 3 aprile. I vertici della Lega Nazionale Dilettanti navigano a vista, il presidente Cosimo Sibilia, in un’intervista rilasciata al Mattino, edizione di Salerno, resta molto prudente sulla possibilità di concludere i campionati: «C’è preoccupazione, è ovvio. Però è innanzitutto la preoccupazione da cittadini, da persone responsabili. Poi viene il calcio, dopo - molto dopo - viene il ragionamento su come proseguirà la stagione sportiva. Dobbiamo tutti restare a casa per non vanificare gli sforzi delle autorità scientifico-sanitaria e politica. Questo è il tempo della cautela e della responsabilità. Non siamo solo squadre, società, campi di calcio e spogliatoi. Per la portata del movimento, siamo un esercito di persone che si spostano da una parte all’altra dell’Italia».

 

Parole un po' diverse da parte del vicepresidente della Lega Nazionale Dilettanti, Sandro Morgana, che a La Gazzetta dello Sport si spinge con le ipotesi di ripresa della stagione con le date: «Siamo in attesa di capire e costretti a seguire gli eventi. Abbiamo problematiche diverse rispetto al calcio professionistico che deve anche fare i conti con l’Europeo. Io credo che al cessare dell’emergenza, bisogna fare assolutamente due cose: provare a salvare la stagione, anche a costo di proseguire fino a giugno o ai primi di luglio, e assicurare sostenibilità al sistema che si basa di fatto sull’autofinanziamento da parte dei club. Figc, Lega e Governo dovranno fare ogni sforzo sulla questione. Lo sport ha una grande valenza sociale e andrà sostenutoIo spero che ciò non avvenga e che dopo Pasqua si possa tornare a giocare regolarmente, anche e soprattutto per il bene e la salute della nazione. Comunque, scendendo in campo anche di mercoledì, avremmo il tempo per portare a termine i nostri campionati. Se non dovesse essere possibile, si valuteranno tutte le soluzioni possibili per mettere in salvo la stagione».

 

 

In questo articolo
Campionato:
Stagione:
2019/2020