L'Olbia si ferma, l'amarezza di Mignani: «Volevamo vincere ma nel calcio conta fare gol, il nostro limite è stato nella concretezza»

Solo il risultato stona alla grande all'interna di una prova corale di grande spessore per un'Olbia uscita sconfitta dal match in casa dell'Albalonga che ha capitalizzato alla perfezione la punizione di Andrea Pintori a 4' dal termine. Deluso il tecnico Michele Mignani che conosce la prima sconfitta nella sua avventura coi bianchi ma è soddisfatto della prestazione della sua squadra a cui è mancato solo il gol: «Nel calcio conta fare gol - si legge dal sito ufficiale del club - loro ci sono riusciti a 5' dalla fine, mentre noi non siamo stati altrettanto abili. La squadra ha approciato bene la gara e abbiamo creato diverse volte i presupposti per andare a rete, ma oggi il limite è stato proprio nella concretezza. I ragazzi hanno dato il massimo, contro una squadra che si chiudeva e che aveva comunque una buona gamba per rendersi pericolosa nelle ripartenze». La difesa dell'Olbia ha reso innocuo l'attacco della matricola guidato dal capocannoniere Cruz ed è capitolata solo su calcio piazzato. «Non sono sorpreso - dice Mignani riferendosi alla prova della retroguardia - perché lavoriamo da tempo sulla fase difensiva e grande merito va anche al sacrificio compiuto dagli attaccanti. Sapevamo che l'Albalonga dispone di attaccanti di valore e li abbiamo contenuti bene. Avevamo voglia di vincere e abbiamo cercato di accompagnare l'azione offensiva con diversi giocatori esponendoci al contropiede, ma alla fine la partita è stata decisa dal colpo di un singolo». Ciò che ha fatto Pintori e nessuno dei bianchi. «Questa gara si poteva sbloccare più facilmente su calcio piazzato - chiosa il tecnico dei galluresi - abbiamo battuto tanti corner e alcune punizioni dal limite, ma non siamo stati abili a sfruttarli».