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Nunzio Falco, allenatore, Orrolese
«Ho a disposizione un gruppo fantastico, possiamo dire la nostra con tutti»

L'Orrolese scalda il motore, Falco: «Contro il Selargius abbiamo giocato una delle partite migliori, ora testa al Seulo»

In casa Orrolese c'èra tantissima voglia di ripartire dopo l'amarissima retrocessione rimediata al termine della stagione scorsa, e per farlo il club in estate ha scommesso forte su un Direttore Sportivo di assoluto livello come Massimo Sabiu e su un tecnico preparatissimo come Nunzio Falco. L'avvio non è stato sicuramente dei più facili, un aspetto fisiologico, a dire il vero, soprattutto quando si ha a che fare con una squadra profondamente rinnovata, a più livelli, rispetto al recente passato: in questi casi serve del tempo per raggiungere gli equilibri giusti, tant'è che i bianco-rossi hanno centrato la prima vittoria in campionato soltanto al quinto tentativo, in casa del Gonnosfanadiga, ma da quel momento le cose sembrano essersi sbloccate, come confermano peraltro gli ultimi risultati: successo casalingo contro il Sant'Elena, poi il prestigioso pari raccolto ad Arborea, per arrivare infine ai due colpi grossi piazzati contro Monteponi Iglesias, in trasferta, e Selargius, di fronte al proprio pubblico. Oggi intanto è in programma la sfida di recupero, valida per l'ottava giornata: al “Comunale Mario Leoni” arriva il lanciatissimo Seulo del bomber Tore Boi, una gara che mette in palio tre punti pesantissimi e che potrebbe fungere, cosa ancora più importante, come trampolino di lancio in vista dei confronti con tutte le prime della classe, per un finale d'anno che si annuncia già estremamente pirotecnico ed interessante.



«Credo che domenica scorsa, contro il Selargius, la squadra abbia offerto una delle migliori prestazioni dall'inizio dell'anno — dichiara mister Nunzio Falco —: il punteggio finale sarebbe potuto anche essere più rotondo, considerando che abbiamo costruito quattro occasioni nitidissime».
Il risultato, in pratica, non è mai stato in discussione. «Siamo stati bravi a concedere davvero pochissimo, una delle cose principali da sottolineare, senza mai soffrire più di tanto. La sfida si è messa quasi subito nel binario giusto e in seguito abbiamo vanificato ogni loro tentativo di reazione».
Il motore dell'Orrolese incomincia a girare a pieno regime. «Ho dovuto lavorare parecchio per far amalgamare il gruppo: in squadra non ci sono solo ragazzi sardi, ma anche argentini, brasiliani, un nigeriano, un italo-inglese. Un mix di culture diverse, insomma: con queste premesse è normale incontrare qualche difficoltà, soprattutto nelle prime uscite».
In fase di mercato, dunque, non sono mancate le sorprese e i colpi di scena.
«La società ha contattato me e Sabiu intorno al 20 luglio, ma eravamo già in ritardo per operare sul panorama regionale sardo; nonostante tutto non ci siamo persi d'animo, trovando le pedine giuste da inserire in organico attraverso canali diversi, puntando su ragazzi che provengono dall'altra parte del mondo ma che hanno sposato il progetto con un'umiltà e una professionalità incredibile: mi riferisco appunto a Timpanaro, che arriva dall'Argentina assieme a Tabarez, a Nascimento, dal Brasile, e a Medici, a cui si sono aggiunti i fratelli Uccheddu, strappati al San Teodoro, che milita in Serie D. Il nostro DS ha fatto davvero un ottimo lavoro, con le riconferme, inoltre, dei vari Vitellaro, Mura, Piras, Laconi, Murgia, Pendin, Mereu».

La vittoria numero uno in campionato, però, è arrivata dopo un mese. «Non siamo partiti proprio di slancio, normale quando ti ritrovi con una squadra profondamente rinnovata. Eppure nelle quattro partite in avvio siamo caduti solo una volta, in occasione del ko di Villasor, di misura per 1 a 0, peraltro assolutamente giusto; per il resto i tre pareggi possono starci, quanto meno perchè non abbiamo concesso niente ai nostri rivali».

Il segreto che sta dietro a questo periodo positivissimo è piuttosto semplice.
«I ragazzi scendono al campo con tanta volontà, si mettono a disposizione con il massimo dell'impegno, discorso che vale anche per chi non trova tanto spazio. Posso dirlo senza problemi: ho a che fare con un gruppo splendido, remiamo tutti dalla stessa parte; tra la società, davvero serissima, giocatori, tecnico e Direttore Sportivo c'è grandissima armonia; un aspetto che alla lunga fa la differenza».
La rotta per il futuro è già tracciata. «Ora ci concentreremo sulle prossime due partite, condensate a pochi giorni l'una dall'altra, cercando di sgomberare la testa da tutti i pensieri inutili: sarebbe controproducente fare calcoli in questo momento».
Il prossimo avversario è di quelli tosti: il Seulo è sicuramente uno dei clienti più ostici da affrontare in questo momento, con Boi che rappresenta il pericolo numero uno. «Sappiamo benissimo che Tore è un giocatore fortissimo, sta facendo cose incredibili, ma con una naturalezza disarmante; un ragazzo che in questa categoria fa tranquillamente la differenza. Non sarà facile tenerlo a bada, ma ci proveremo in ogni modo: anche domenica ha siglato due reti in casa della capolista, ma noi non gli stenderemo di certo il tappetto rosso davanti, anzi».
Per quanto riguarda l'attacco, invece, mister Falco può contare su un potenziale notevole.
«Anche noi abbiamo le nostre punte di diamante: Timpanaro, Nascimento e Vitellaro; tra l'altro devo ancora decidere che formazione schierare, considerando poi che la rosa ci permette di avere diversi cambi di qualità; tutti i ragazzi a disposizione ci daranno una grossa mano per sopperire alle varie assenze, dopo le espulsioni rimediate domenica».

All'orizzonte c'è la super-sfida con la regina del torneo San Marco, che inaugurerà un dicembre decisamente scoppiettante, che prevede tra l'altro gli scontri con tutte le candidate per il salto. «Vogliamo arrivarci al top della forma, ma per farlo dovremo lavorare sodo, senza stare a guardare la classifica. Dal punto di vista atletico, comunque, stiamo discretamente bene, ci sono tutte le carte in regola, insomma, per centrare gli obbiettivi posti dalla società ad inizio stagione, che sono piuttosto chiari: disputare un torneo molto tranquillo e magari riuscire a giocarsela contro tutti, in qualsiasi campo. Credo che si possa arrivare tra le prime sei, sognare poi non costa niente, anche se Carbonia, La Palma e soprattutto San Marco stanno correndo fortissimo, discorso comunque che vale anche per Arborea, Villamassargia e perché no, Orrolese. Piazzarsi al terzo posto non sarà affatto semplice, ci sono tantissime pretendenti, insomma, anche se molte compagini preferiscono nascondersi; staremo a vedere come andranno le cose».

In questo articolo
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2018/2019
Tags:
Promozione
Girone A